L’Abbaglio: Toni Servillo assieme a Ficarra e Picone nel poster del film di Roberto Andò

Il film arriverà nei cinema dal 16 gennaio

Toni Servillo è in compagnia di Ficarra e Picone nel poster ufficiale di L’Abbaglio, nuovo film diretto da Roberto Andò, che torna al cinema dopo il successo di La stranezza. Il cast vede anche Tommaso Ragno (nei panni di Giuseppe Garibaldi), Giulia Andò (Assuntina), Leonardo Maltese (Ragusìn), Vincenzo Pirrotta (Sovrastante), Clara Ponsot (Rose), Aurora Quattrocchi (la madre che piange), Filippo Luna (Sindaco di Sambuca), Rosario Lisma (Parroco di Sambuca), Giovanni Anzaldo (Bosco), Claudio Collovà (Giuseppe La Masa), Andrea Gherpelli (veterano bergamasco), Federico Pasquali (giovane ligure), Matteo Bianchi (giovane toscano), David Meden (giovane veneto), Daniele Gonciaruk (Nino Bixio), Pascal Greggory (Jean Luc Von Mechel) e Giulia Lazzarini (Maddalena Orsini). Sarà nelle nostre sale cinematografiche dal 16 gennaio.

L’Abbaglio: Toni Servillo assieme a Ficarra e Picone nel poster del film di Roberto Andò

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1860. Giuseppe Garibaldi inizia da Quarto l’avventura dei Mille circondato dall’entusiasmo dei giovani idealisti giunti da tutte le regioni d’Italia, e con il suo fedele gruppo di ufficiali, tra i quali si nota un profilo nuovo, quello del colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini. Tra i tanti militi reclutati ci sono due siciliani, Domenico Tricò, un contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale, un illusionista. Sbarcati in Sicilia, a Marsala, i Mille iniziano a battersi con l’esercito borbonico, di cui è subito evidente la preponderanza numerica. In queste condizioni, per il generale appare pressoché impossibile far breccia nella difesa nemica e penetrare a Palermo. Ma quando è quasi costretto ad arretrare, Garibaldi escogita un piano ingegnoso. Affida una manovra diversiva al colonnello Orsini, che mette in piedi una colonna di feriti con uno sparuto gruppetto di militi, cui viene affidato il delicatissimo compito di far credere a Jean-Luc Von Mechel, comandante svizzero dell’esercito regio, che il generale stia battendo in ritirata all’interno dell’isola. Inizia così una partita a scacchi giocata sul filo dell’imponderabile, il cui esito finale sarà paradossale e sorprendente.

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