L’Esorcista: il produttore de Il Credente affronta lo status del sequel
Jason Blum non vuole affrettare il prossimo capitolo della nuova trilogia de L'esorcista
Il film L’Esorcista: Il Credente di David Gordon Green non ha raggiunto il successo finanziario o critico ottenuto dal suo precedente Halloween nel 2018. Ciò ha causato ritardi nel prossimo sequel, intitolato L’Esorcista: L’Ingannatore, con il produttore Jason Blum che esprime fiducia nel fatto che alla fine il tutto si svilupperà. Inizialmente programmato per uscire nei cinema nell’aprile del 2025, il film ha perso quella data di uscita, ma potrebbe ancora arrivare l’anno prossimo a condizione che Blum trovi un nuovo regista per guidare il progetto. Green aveva precedentemente indicato la possibilità di abbandonare L’Ingannatore, notizia che è stata ufficialmente confermata lo scorso gennaio.
Jason Blum ha dichiarato con The Direct: “Faremo sicuramente un altro film su L’Esorcista, ma volevo più tempo per capire quale forma avrebbe assunto. Non ho ancora idea di cosa sarà”.
Il risultato medriocre de L’Esorcista: Il Credente
Il Credente ha ricevuto il 22% di recensioni positive, in contrasto con il 79% di recensioni positive di Halloween. Il film ha incassato 136,3 milioni di dollari in tutto il mondo, rispetto ai 260 milioni di dollari di incasso di Halloween. Tuttavia, è importante notare che Green aveva affrontato il franchise precendente in modo molto diverso, con un piano a lungo termine per far rivivere la serie, mentre il suo coinvolgimento ne L’Esorcista era principalmente alimentato dalla passione per il film originale e dalla collaborazione con Blumhouse che gli ha aperto le porte della serie.
In una precedente intervista a IGN, Green aveva dichiarato: “Non avevo particolarmente intenzione di continuare con l’horror. Avevo detto molto in tre film e stavo riflettendo su cosa sarebbe successo dopo, ma [L’Esorcista] era un’opportunità troppo straordinaria per lasciarsela sfuggire… Potremmo esercitare nuovi muscoli, provare qualcosa di diverso e utilizzare i nostri strumenti drammatici in ambienti horror”.