Love, Death & Robots: il trailer e la data di uscita della seconda stagione
I nuovi episodi della serie antologica prodotta da David Fincher arriveranno su Netflix il prossimo 14 maggio
Netflix ha finalmente rilasciato il trailer della seconda stagione di Love, Death & Robots, annunciando che i nuovi episodi della serie antologica prodotta da David Fincher e Tim Miller arriveranno il 14 maggio 2021. Ma non solo: il colosso dello streaming ha infatti comunicato di aver rinnovato la serie per una terza stagione, in uscita con tutta probabilità nel 2022. Nel trailer ci vengono mostrate sequenze d’azione e spettacolari paesaggi, ad atmosfere più raccolte e personali, mostrando amori, morti, strani robot che lavorano come dogsitter, pianeti dalle caratteristiche uniche e atmosfere natalizie. La prima stagione di Love, Death & Robots era composta da diciotto puntate, ognuna con una durata variabile dai cinque ai quindici minuti.
Love, Death & Robots: il trailer e la data di uscita della seconda stagione
Ecco il trailer italiano della seconda stagione di Love, Death & Robots, in arrivo su Netflix il 14 maggio:
L’antologia animata per adulti torna più carica di prima, tra giganti nudi, demoni del Natale e robot impazziti. Da consumare irresponsabilmente. Volume 2 disponibile dal 14 maggio.
https://www.youtube.com/watch?v=xXs2P7A1vws
Love, Death & Robots è una serie antologica d’animazione, che racconta storie “vietate ai minori” con diversi stili d’animazione, che spaziano dall’anime alla CG. La serie è creata da Tim Miller, autore di Deadpool, insieme a David Fincher, Jennifer Miller e Joshua Donen, tutti autori che hanno lavorato anche ai nuovi episodi. Miller aveva presentato la serie affermando:
Love, Death & Robots è il progetto dei miei sogni, in grado di fondere il mio amore per l’animazione con storie meravigliose. Film, romanzi e storie di pura fantasia mi hanno ispirato per anni; ma fino ad ora erano rimasti relegati alla cultura di nicchia dei secchioni e dei nerd, di cui facevo parte. Sono terribilmente eccitato perché finalmente il panorama dell’intrattenimento è cambiato abbastanza da permettere ai contenuti animati per adulti di diventare parte integrante di una conversazione culturale più ampia.