Migliori nemici: l’incredibile storia vera del film di Robin Bissell con Sam Rockwell
La trama e le vicende reali raccontate nel film di Robin Bissell con Taraji P. Henson e Sam Rockwell
Migliori nemici (The Best of Enemies il titolo originale) è un film del 2019 scritto e diretto da Robin Bissell ed è l’adattamento cinematografico del libro The Best of Enemies: Race and Redemption in the New South di Osha Gray Davidson. In Italia non ha avuto distribuzione in sala, ma ha goduto di un buon successo oltreoceano. Protagonisti sono Taraji P. Henson e Sam Rockwell, rispettivamente nel ruolo di Ann Atwater e Claiborne Paul Ellis. Migliori nemici racconta un’incredibile storia vera: la storia dell’amicizia tra un’attivista afroamericana (Henson) e un membro del Ku Klux Klan (Rockwell) sullo sfondo di una lotta contro la segregazione razziale. Vediamo qui di seguito la storia vera di Migliori nemici.
La trama e le vicende reali – Migliori nemici storia vera
Le vicende si svolgono nel 1971 in North Carolina. Qui non esistono leggi che tutelino gli afroamericani e presto nella città di Durham scoppiamo rivolte e tumulti, provocati dall’ostinato rifiuto dei bianchi di accogliere nelle loro scuole studenti neri. Si sceglie la via della mediazione e del confronto e il futuro delle istituzioni scolastiche sarà deciso nel corso di un dibattito. A fronteggiarsi sono Ann Water, un’attivista afroamericana, e CP Ellis, uno dei membri più attivi del Ku KLux Klan locale. Questa a grandi linee la trama di Migliori nemici, che racconta una storia vera davvero singolare.
Nella città di Durham Ann Atwater è sempre stata attiva in ambito sociale, occupandosi in particolare di tutti coloro che avevano problemi abitativi. Nonostante una sentenza del 1954 avesse stabilito l’incostituzionalità della segregazione razziale nelle scuole, nel 1971 essa era ancora in atto. Per gestire la transizione verso la fine della segregazione, venne indetta in quell’anno a Durham una sorta di assemblea durante la quale tutti i cittadini potessero esprimere la propria opinione. A presiedere l’incontro furono proprio Atwater ed Ellis. I due accettarono con estrema riluttanza – e per evidenti ragioni – di lavorare insieme. L’attivista afroamericana e il capo locale del Ku Klux Klan inizialmente si odiavano ma col passare del tempo finirono addirittura per diventare amici. Alla fine dell’assemblea venne prese una serie di misure per risolvere i problemi di intolleranza e la segregazione nelle scuole. Atwater ed Ellis rimasero amici fino alla morte di lui, nel 2005.