Intervista a Montse Alcoverro, Ursula della soap opera spagnola Una vita
FilmPost incontra Montse Alcoverro, attrice interprete di Ursula nella popolare soap opera spagnola Una vita, trasmessa in Italia da Canale 5
Un’attrice spagnola decisa, determinata, appassionata. Montse Alcoverro è amata dal grande pubblico per il ruolo di Ursula nella soap opera Una Vita (Acacias 38), trasmessa in Italia da Canale 5. Ma l’artista ha un curriculum colmo di progetti interessanti che l’hanno vista raccontare vari e sorprendenti personaggi al Cinema, in teatro ed in TV.
Nel suo futuro, ha voglia di raccontare personaggi con identità incisive e porta con sè la speranza di essere diretta da giovani registi interessanti. FilmPost incontra Montse Alcoverro ed il suo mondo artistico in questa intervista esclusiva.
FilmPost incontra Montse Alcoverro, protagonista della soap opera spagnola Una vita
Benvenuta, Montse. In Una vita hai interpretato Ursula. Come si costruisce un personaggio così sfumato come il tuo?
Ursula è il risultato di tante ore di studio e preparazione, prima a casa, sulla base delle linee guida date dal management, costruisci il profilo psicologico e poi, davanti allo specchio, lavori sulla parte fisica e trovi per lei il modo di parlare, apparire, camminare.
Cosa pensi ti abbia dato una donna come lei?
Il personaggio di Ursula mi ha dato molte soddisfazioni. Ursula è un personaggio molto versatile che ha preteso molto da me stessa ma che mi ha anche restituito tanto. Un perfetto equilibrio.
Che esperienza hai vissuto sul set?
Fantastico! La squadra di Una Vita, sia tecnica che artistica, è stata eccezionale. Grandi professionisti e grandi colleghi.
Parlando dei tuoi inizi, quando hai capito che saresti diventata un’attrice?
Ebbene, il mio incontro con la recitazione è stato il risultato di un errore. Volevo tornare alla danza contemporanea e siccome non c’erano posti liberi mi sono iscritta a teatro e una volta provato, sono rimasta lì.
C’è un film che ti ha fatto innamorare dell’arte all’inizio della tua carriera?
Senza dubbio Cabaret di Bob Fosse con la meravigliosa Liza Minnelli. Anni dopo, ho interpretato il personaggio di Sally Bowles al Café Teatro Llantiol di Barcellona.
La tua carriera spazia dal cinema, alla televisione, al teatro. Quali sono gli esseri umani che speri di raccontare nel tuo futuro?
Spero di trovare donne vere, con delle identità e che rappresentino la realtà della società in cui viviamo.
C’è ancora molto meno spazio nei progetti per i ruoli femminili. Quanto pensi sia cambiata la narrazione nei confronti delle donne negli ultimi anni?
Siamo in evoluzione ma c’è ancora molta strada da fare. La narrazione cambia man mano che vengono incorporate più donne, sia sceneggiatrici che registe o produttrici all’interno dei progetti. Ovviamente, è anche importante che le donne possano accedere agli organi decisionali sia per sovvenzioni, aiuti e linee guida di istituzioni come televisione pubblica e privata, festival, ecc.
Chi sono invece i registi con cui speri di lavorare? – Invervista a Montse Alcoverro di Una vita
Ci sono molti registi affermati con grandi carriere con cui mi piacerebbe lavorare e non vedo l’ora. D’altra parte, ci sono molti giovani promettenti con un primo film presentato e che mi hanno lasciato con una voglia matta di lavorare nei loro nuovi progetti. Spero che ci siano dei film fantastici.
Quali sono gli artisti che ti ispirano continuamente nel tuo lavoro?
Chiunque sia coerente con ciò che dice e fa. Artisti o meno, sono le persone che mi ispirano.
Si ringrazia Sante Cossentino per Massmedia Comunicazione