Mulan: il film è ora boicottato anche per motivi politici
Non si placano le polemiche su Mulan, oggetto di boicottaggio ora anche per diversi motivi politici
Non si placano le polemiche su Mulan – live action disponibile a pagamento su Disney+ – che ora è anche oggetto di boicottaggio per motivi politici. Tutto è iniziato dopo che Liu Yifei, attrice di Wuhan che interpreta proprio la protagonista della pellicola, la scorsa estate si era schierata dalla parte della polizia cinese durante le rivolte scoppiate a Hong Kong nel 2019. L’attrice aveva dichiarato:
Sostengo la polizia di Hong Kong, ora potete picchiare anche me. Che disgrazia per Hong Kong!
Le parole di Liu Yifei hanno portato alla nascita di un movimento online che, con l’hastag di #BoycottMulan, ha preso piede soprattutto in Thailandia, Taiwan e nella stessa Hong Kong. Nelle ultime ore, si è aggiunta un’ulteriore polemica legata ai titoli di coda del film. Come ha fatto notare la scrittrice Jeanette Ng in un tweet lunedì scorso, nei credits di Mulan compare un “ringraziamento speciale” al Publicity Department of CPC Xinjiang Uyghur Autonomous Region Committee, ala della propaganda del Partito Comunista cinese nello Xianjang, dove si stima che oltre un milione di musulmani Uyghur siano stati inviati nei campi di rieducazione. Nei titoli di coda di Mulan si ringrazia anche l’Ufficio di Publica Sicurezza di Turpan, municipalità nello Xinjiang, sanzionato dagli Stati Uniti lo scorso ottobre per violazione dei diritti umani.
Mulan specifically thank the publicity department of CPC Xinjiang uyghur autonomous region committee in the credits.
You know, the place where the cultural genocide is happening.
They filmed extensively in Xinjiang, which the subtitles call “Northwest China”#BoycottMulan pic.twitter.com/mba3oMYDvV
— Jeannette Ng 吳志麗 (@jeannette_ng) September 7, 2020
Mulan: il boicottaggio del film Disney per motivi politici
Come fa presente il giornalista del Washington Post Isaac Stone Fish sul suo profilo Twitter:
What's wrong with thanking Xinjiang? Well, More than a million Muslims in Xinjiang, mostly of the Uighur minority, have been imprisoned in concentration camps. Disney worked with regions where genocide is occurring, and thanked departments that are helping implement it.
— Isaac Stone Fish (@isaacstonefish) September 7, 2020
Cosa c’è di sbagliato nel ringraziare lo Xinjiang? Ebbene, più di un milione di musulmani nello Xinjiang, la maggior parte della minoranza uigura, sono stati imprigionati nei campi di concentramento. La Disney ha lavorato con le regioni in cui si sta verificando il genocidio e ha ringraziato i dipartimenti che stanno aiutando a realizzarlo. Per fare Mulan, la Disney ha lavorato con quattro dipartimenti di propaganda nella regione cinese dello Xinjiang, luogo di un genocidio contro i musulmani.
In seguito alle informazioni sui rapporti tra Disney e diversi enti governativi dello Xinjiang, il noto attivista di Hong Kong Joshua Wong – che già aveva chiesto di boicottare il film dopo le dichiarazioni di Liu Yifei – si è di nuovo schierato contro il film.
Vedendo Mulan, si è potenzialmente complici delle incarcerazioni di massa dei musulmani uiguri.
It just keeps getting worse! Now, when you watch #Mulan, not only are you turning a blind eye to police brutality and racial injustice (due to what the lead actors stand for), you're also potentially complicit in the mass incarceration of Muslim Uyghurs. #BoycottMulan https://t.co/dAMgZ6PWTD
— Joshua Wong 黃之鋒 ? (@joshuawongcf) September 7, 2020