Oppenheimer: 10 curiosità da conoscere prima di vedere il film
Il nuovo film di Christopher Nolan in 10 curiosità e dettagli che (forse) non conoscete
Oppenheimer sta finalmente per arrivare in sala e l’hype che gira attorno all’ultima epica opera di Christopher Nolan è più che giustificato. Un regista tra i più influenti nel panorama contemporaneo e un cast con una selezione di star tra le più impressionanti a memoria recente per un film che promette al pubblico che, una volta uscito dalla sala, non sarà più lo stesso. Tra i trailer e lo spettacolare Opening Look recentemente rilasciato ce n’è più che a sufficienza per arrivare al cinema con una dose altissima di aspettative. Ma se volete saperne di più e arrivare al cinema forti di più informazioni possibili ecco un elenco di 10 curiosità da conoscere prima di vedere il film.
L’opera da cui è tratto Oppenheimer ha vinto un Premio Pulitzer
L’ultimo film di Christopher Nolan è tratto dalla monumentale biografia Oppenheimer – Trionfo e caduta dell’inventore della bomba atomica. Un’opera dettagliatissima, tra vita privata e carriera del fisico teorico, che ha richiesto agli autori Kai Bird e Martin J. Sherwin un lavoro lungo 25 anni. Nel 2006 il racconto della parabola del moderno Prometeo considerato il padre della bomba atomica ha vinto il premio Pulitzer.
È il film più lungo di Christopher Nolan, nonché il primo vietato ai minori dai tempi di Insomnia
Oppenheimer è il primo biopic firmato dal regista britannico ed è anche il primo titolo nella sua filmografia ad essere vietato ai minori dai tempi di Insomnia (2002). La Motion Pictures Association of America ha assegnato al film un rating PG-17 per scene di sesso, nudità e linguaggio forte. Anche il minutaggio è da primato: 180 minuti che fanno di Oppenheimer il film più lungo di Nolan (il precedente detentore del record era Insterstellar, con una durata pari a 2 ore e 49 minuti).
Nel film non viene fatto uso di CGI
Che Christopher Nolan sia un amante del realismo cinematografico non è certo un mistero e nel film che racconta la creazione della prima bomba atomica il regista britannico ha scelto di non ricorrere alla CGI. Per settimane, online, si sono rincorse ironiche speculazioni sul fatto che Nolan avesse addirittura fatto esplodere un vero ordigno atomico per ricreare il famoso Trinity Test. Ovviamente non è successo niente del genere, ma il lavoro svolto per ricreare l’esplosione avvenuta durante il test è stata frutto di un impegnativo lavoro “artigianale” (trovate qui la spiegazione completa).
L’uso dei bianco e nero e dei colori
Come abbiamo visto nei trailer, in Oppenheimer vi è un alternarsi di scene in bianco e nero e a colori e questa scelta ha un significato ben preciso. Nolan ha scritto la sceneggiatura del film in prima persona, un dato di per sé piuttosto inusuale. La narrazione si muove tra due piani, un piano soggettivo e un altro oggettivo, e questa dicotomia si traduce anche nelle scelte di fotografia. Le scene in bianco e nero rappresentano l’oggettività (la Storia) mentre quelle a colori sono quelle soggettive, raccontate con il punto di vista del protagonista.
Sarà necessario scegliere un buon posto in sala (e Christopher Nolan ha l’indicazione perfetta)
Scegliere un buon posto, quando si va al cinema, è piuttosto importante anche se spesso non vi si dedica particolare attenzione. Per Oppenheimer occorrerà fare una scelta un po’ più ragionata e a suggerire il posto perfetto in sala è proprio Christopher Nolan. In un video condivido da NowThis il regista dà l’indicazione precisa da seguire prima di comprare il biglietto: “Preferisco un posto centrale, circa a tre quarti della sala partendo dall’alto. In questo modo ci si trova proprio sopra la linea centrale a livello di altezza. Il punto di vista è grandioso e il suono, i bassi in particolare, è avvolgente”.
“Sono diventato Morte, il distruttore di mondi”
Mentre assisteva alla prima detonazione di un ordigno nucleare, durante il Trinity Test il 16 luglio del 1945, J. Robert Oppenheimer aveva in mente una passo delle scritture indù: “Sono diventato Morte, il distruttore di mondi”. Si tratta di una citazione del verso più noto della Bhagavadgītā, un testo sacro tra i più diffusi tra i fedeli dell’Induismo. Pur non essendo mai stato un seguace del credo, il fisico ne era rimasto affascinato durante i suoi studi ad Harvard. La citazione in questione compare al verso 32 del testo sacro, in un dialogo tra Khrishna e il principe guerriero Arjuna in cui il Dio ricorda al soldato il suo dovere di combattere.
Alcuni membri del cast non sapevano quale personaggio avrebbero interpretato in Oppenheimer
A raccontarlo è stato lo stesso Christopher Nolan nel corso di un’intervista. Alcuni attori non hanno saputo quale sarebbe stato il ruolo a loro affidato fino alla chiusura dei rispettivi contratti di ingaggio. Oltre a Cillian Murphy nel ruolo principale, il cast di Oppenheimer comprende una vera e propria parata di star hollywoodiane tra cui Emily Blunt, Robert Downey Jr., Florence Pugh, Matt Damon, Casey Affleck e Gary Oldman.
L’intensa preparazione di Cillian Murphy per il ruolo da protagonista
Per Cillian Murphy diventare Oppenheimer non è stato certo lavoro di poco conto. Murphy ha letto e interiorizzato la monumentale biografia di Bird e Sherwin di cui il film è adattamento e si è dedicato allo studio della Bhagavadgītā. Non solo, come confermato anche dalle co-star Emily Blunt e Matt Damon nel corso della promozione del film precedente lo sciopero degli attori, Murphy è arrivato a saltare diversi pasti e fumare sigarette finte per emulare le abitudini del fisico teorico. In più, per un lungo periodo di tempo, è uscito pochissimo limitando al minimo le interazioni sociali.
Robert Pattinson ha “contribuito” alla nascita del film
Se Christopher Nolan ha deciso di dedicare un film a J. Robert Oppenheimer è anche grazie a Robert Pattinson che, come riporta THR, alla fine delle riprese di Tenet ha regato al regista una raccolta dei discorsi del fisico dopo Hiroshima e Nagasaki. Nolan è rimasto affascinato da quei discorsi, dalle loro implicazioni e dalla persona che li aveva pronunciati e ha pensato che sarebbe stato interessante far sperimentare agli spettatori quel che lo scienziato aveva provato in quei momenti.
Il cast di Oppenheimer ha vissuto insieme nel New Mexico
Se gli scienziati che hanno lavorato al Manhattan Project si sono trasferiti a Los Alamos per lavorare alla bomba atomica, anche il cast di Oppenheimer ha creato la propria piccola comunità andando a vivere insieme in un hotel nel New Mexico durante le riprese. Emily Blunt ha descritto l’esperienza come simile a quella di “un campo estivo”, mentre Cillian Murphy non ha potuto prendere parte a molti dei momenti di svago insieme ai colleghi a causa dell’enorme pressione derivante dal dover interpretare il ruolo principale.