Oppenheimer di Christopher Nolan arriva in Giappone: le reazioni controverse del pubblico
Oppenheimer in Giappone: reazioni differenziate tra applausi e critiche, riflessioni e scontri
Oppenheimer, il film trionfatore agli Oscar, ha finalmente debuttato nei cinema giapponesi dopo un ritardo di 8 mesi rispetto alla sua uscita negli Stati Uniti. La pellicola diretta da Christopher Nolan ha suscitato reazioni contrastanti e diverse critiche riguardo alla rappresentazione dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki. Inizialmente incerto, il rilascio in Giappone è stato confermato da Bitters End, partner di Universal, nonostante i precedenti dibattiti sul trattamento di eventi così delicati per il pubblico giapponese.
Oppenheimer in Giappone: reazioni differenziate tra applausi e critiche, riflessioni e scontri
Le opinioni sul film sono state variegate, con alcuni spettatori che hanno elogiato la visione di Christopher Nolan, mentre altri hanno ammesso di provare un certo disagio durante la proiezione. Nolan stesso ha difeso la sua scelta narrativa, affermando che allontanarsi dalla dura realtà dei fatti sarebbe stato un tradimento nei confronti della storia, in quanto il protagonista venne a conoscenza dei bombardamenti tramite le notizie radiofoniche, proprio come il resto del mondo.
Alcuni cinema giapponesi hanno posto avvisi ai loro ingressi, avvertendo il pubblico delle scene di test nucleari e delle immagini che potrebbero evocare i danni provocati dalle bombe atomiche. Le opinioni degli spettatori riportate dalla BBC spaziano da chi ha apprezzato la rappresentazione di Cillian Murphy nel ruolo dello scienziato contrito, a chi è stato disgustato dalla glorificazione dell’uso delle armi atomiche.
Le reazioni della comunità di Hiroshima sono state contrastanti: mentre alcuni hanno lodato il film come un capolavoro degno dell’Oscar, altri hanno criticato la mancanza di un’adeguata rappresentazione dell’orrore delle armi nucleari. Masao Tomonaga, sopravvissuto ai bombardamenti, ha trovato il film un potente messaggio contro le armi nucleari, pur notando la mancanza di immagini dei sopravvissuti. Toshiyuki Mimaki, a capo di un gruppo di sopravvissuti, ha invece espresso la sua delusione per l’assenza di una rappresentazione completa della storia, compresa quella delle vittime.
Infine, un sopravvissuto di Nagasaki ha invitato il pubblico a vedere il film, sottolineando l’importanza di comprendere gli effetti devastanti delle armi nucleari sulla vita reale, un tema cruciale in un’epoca in cui molti sembrano dimenticare la loro pericolosa potenza.