Painkiller: la storia vera del farmaco sui cui è basata la miniserie Netflix

La nuova miniserie Netflix racconta il dramma della dipendenza da oppiodi negli Stati Uniti a seguito della diffusione dell'OxyContin

Painkiller (qui il trailer e qui la nostra recensione) è la nuova miniserie articolata in 6 episodi approdata in catalogo Netflix lo scorso 10 agosto e, al momento in cui scriviamo, si trova al primo posto degli show più visti. Tra thriller e legal drama, la serie racconta la vera storia dell’epidemia di oppioidi che ha interessato gli Stati Uniti negli anni Novanta a seguito della diffusione dell’OxyContin. Prescritto per dare sollievo ai pazienti con dolore acuto e ampiamente utilizzato in ambito oncologico, l’OxyContin – messo a punto dalla Purdue Pharma e ancora oggi in commercio – ha provocato la morte di circa mezzo milione di persone negli Stati Uniti. Painkiller si basa su due opere letterarie: il libro Pain Killer di Barry Meier e l’articolo firmato per il New York Times da Patrick Radden Keefe dal titolo The Family That Built The Empire of Pain. Barry Meir è accreditato nella serie come consulente e produttore, Patrick Radden Keefe come produttore esecutivo.

Diretta da Matthe Berg ha per protagonisti Matthew Broderick, nel ruolo dell’ex presidente della Purdue Pharma, e Uzu Aduba in quello dell’investigatrice del procuratore distrettuale che indaga sulle cause profonde della micidiale dipendenza dal farmaco.

Painkiller.

Painkiller. Blue Harp, Film 44, Grand Electric, Jigsaw Productions.

Che cos’è l’OxyContin e quante vittime ha causato negli Stati Uniti – Painkiller, la storia vera dietro la miniserie Netflix

L’OxyContin è un farmaco appartenente alla classe degli oppioidi, che agisce grazie al principio attivo dell’ossicodone e ha una potenza ed efficacia simili a quelli della morfina. Tra gli effetti collaterali del farmaco la cui tragica storia vera è raccontata in Painkiller vi sono sonnolenza, nausea, vertigini e, soprattutto, forte dipendenza. Negli anni Novanta l’OxyContin viene commercializzato dalla Purdue Pharma della ricca e potente famiglia Sackler e prescritto frequentemente dai medici degli Stati Uniti, anche perché la casa farmaceutica aveva completamente omesso di menzionare tra gli effetti collaterali il rischio dipendenza. L’OxyContin veniva venduto e prescritto come farmaco completamente sicuro e se assunto correttamente, col giusto dosaggio e ridotto gradualmente, non rappresenta un pericolo.

Se assunto in dosi eccessive, se interrotto senza diminuire gradualmente il dosaggio o preso in concomitanza con altri farmaci, droghe o alcolici, è pericoloso al punto di diventare fatale. La Purdue Pharma è arrivata a corrompere farmacisti e medici di base, promuovendo l’OxyContin come un farmaco pressoché miracoloso e sicuro, privo di effetti collaterali. Le conseguenze, come spiegato in Painkiller, sono state devastanti. Tra il 1996 e il 2019 l’OxyContin ha causato la morte di circa mezzo milione di persone negli Stati Uniti. Sebbene le prescrizioni di tale farmaco siano nettamente diminuite, la dipendenza da oppioidi è ancora un problema scottante. Gli Stati Uniti sono il Paese con il consumo più alto del farmaco (più di 51 tonnellate consumate solo in Nord America). In Italia l’utilizzo di questo farmaco è meno diffuso, ma dal 2010 è il principale responsabile della gran parte delle dipendenze.

Painkiller.

Painkiller. Blue Harp, Film 44, Grand Electric, Jigsaw Productions.

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