Queer potrebbe finalmente far guadagnare a Daniel Craig la tanto attesa nomination all’Oscar
L'attore di James Bond, Daniel Craig, è sempre più vicino al meritatissimo Oscar grazie alla sua incredibile interpretazione in Queer di Luca Guadagnino
Meglio conosciuto per il suo iconico ruolo come l’abilissimo agente segreto James Bond, l’attore inglese Daniel Craig non ha mai ricevuto una nomination all’Oscar, nonostante una carriera lunga e prestigiosa. Tuttavia, il film Queer di Luca Guadagnino lo vede protagonista di una storia complessa e ricca di emozioni, che potrebbe finalmente valergli il tanto desiderato Oscar.
Da quando ha lasciato alle spalle il personaggio di James Bond nel 2021, Craig ha stupito il pubblico con la sua versatilità e la profondità delle sue interpretazioni. Dal carismatico detective Benoit Blanc nella serie Knives Out di Rian Johnson ad un ruolo carico di politica in Kings, il suo percorso cinematografico sembra più che degno di una nomination all’Oscar. Ora, dopo la première nordamericana di Queer al Toronto International Film Festival, Craig sembra più vicino che mai al meritato riconoscimento. Il film affronta temi delicati e potenti come l’isolamento, la tossicodipendenza e la sessualità, offrendo a Craig la possibilità di dimostrare la sua incredibile capacità di esprimere emozioni.
Queer, tratto dal romanzo breve incompiuto del poeta beat William S. Burroughs, racconta la storia di William Lee, un espatriato in fuga a Città del Messico dopo un arresto per droga. Lì incontra Eugene Allerton, un giovane studente interpretato da Drew Starkey di Outer Banks, con cui sviluppa un legame profondo e intimo, arricchito da scene cariche di tensione erotica. Interpretare tali relazioni richiede un alto grado di impegno e vulnerabilità, e la capacità di Craig di affrontare questa sfida, lodata anche dal suo co-protagonista Starkey, non fa che confermare il suo straordinario talento come attore. Un trailer di Queer, acquisito da A24 e previsto per l’uscita negli Stati Uniti entro la fine dell’anno, è già disponibile.
La politica potrebbe contribuire a snobbare ancora una volta Daniel Craig e Queer agli Oscar
È inevitabile riconoscere che diversi fattori influenzano le nomination agli Oscar, e molti di questi sono di natura politica. L’esplicita rappresentazione sessuale nel film di Guadagnino potrebbe scoraggiare gli elettori più conservatori dell’Academy dal prendere in considerazione la performance di Craig. Sebbene in passato i ruoli LGBTQ+ abbiano ricevuto nomination e premi, la maggior parte di essi non ha incluso scene sessualmente esplicite, come dimostrano l’interpretazione premiata di Brendan Fraser in The Whale o la nomination di Benedict Cumberbatch per il ruolo di Alan Turing in The Imitation Game.
Allo stesso modo, nonostante una carriera di grande prestigio, Guadagnino non è mai stato nominato all’Oscar come miglior regista. I suoi film, caratterizzati da contenuti espliciti o violenti, sembrano non essere ben accolti dall’Academy, nonostante le ottime recensioni di opere come Chiamami col tuo nome, Suspiria e Challengers.
Sembra quindi che lo stesso tipo di atteggiamento conservatore possa penalizzare sia Guadagnino che Craig nella corsa agli Oscar, indipendentemente dalla loro indiscutibile bravura. Anche in questa stagione dei premi, potrebbe essere difficile rompere questo schema. Tuttavia, nonostante Craig meriti da tempo un riconoscimento ufficiale per il suo talento, il supporto di fan, colleghi e registi non viene scalfito dalle dinamiche politiche. In sintesi, Craig continua a distinguersi come uno dei migliori attori della sua generazione.