Resident Evil, ufficiale il nuovo reboot: guerra di offerte tra gli Studios
Il regista dell'acclamato Barbarian, Zach Cregger, è legato al progetto che riporterà in vita Resident Evil in maniera fedele al videogioco
La notizia di un nuovo reboot di Resident Evil è ufficiale e il nome del regista e sceneggiatore legato al progetto ha già scatenato quella che è la prima importante guerra di offerte tra gli Studios dell’anno. Lo sviluppo del progetto è stato infatti affidato a Zach Cregger, acclamato regista e sceneggiatore di Barbarian. Come riferisce un report di The Hollywood Reporter, Cregger si occuperà di riportare sullo schermo in una vesta nuova il franchise di Resident Evil, con la produzione di Constantin Film e PlayStation Productions. La partecipazione di Zach Cregger ha scatenato l’interesse dei distributori e in particolare vi sono quattro Studios, tra cui Warner Bros. e Netflix, che si stanno contendendo il reboot in una guerra di offerte.
Zach Cregger riporterà in vita Resident Evil con grande fedeltà al videogioco e alle radici horror
Conosciuto in Giappone come Biohazard, il franchise videoludico di successo Resident Evil ha già dato vita a una saga cinematografica composta di sei film con protagonista Milla Jovovich tra il 2002 e il 2016. Nel 2021 è stata la volta di Resident Evil: Welcome to Raccoon City, diretto da Johannes Roberts e ancora nel 2022 Netflix ha sviluppato una serie TV live-action cancellata dopo una sola stagione. Su THR si legge che il reboot di cui si occuperà Zach Cregger come sceneggiatore e regista riporterà il film alle sue radici horror con una grande fedeltà alla serie principale videoludica che risale al 1996.
Nonostante le reazioni non proprio entusiastiche da parte della critica, i film di Resident Evil con Milla Jovovich hanno ottenuto un ottimo successo al botteghino portando la saga a diventare una delle più popolari di sempre tra quelle tratte da videogiochi. Non stupisce quindi che il nuovo progetto abbia suscitato grande interesse tra gli Studios, alimentato anche dal coinvolgimento di un regista il cui esordio da “solista” dietro la macchina da presa è stato acclamato tanto dal pubblico quanto dalla critica. [Fonte: THR]