Scream 6: i registi del film rivelano l’easter egg che nessuno ha notato

I registi di Scream 6, Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett rivelano che c’è un sottile easter egg che potrebbe essere volato sotto il radar. Dopo il successo del sequel legacy dello scorso anno, Bettinelli-Olpin e Gillett tornano per continuare la storia di Sam (Melissa Barrera) e Tara (Jenna Ortega) in Scream 6, che porta l’azione a New York City. I film di Scream hanno sempre caratterizzato divertenti easter egg, ma la puntata più recente lo porta a un livello completamente nuovo.

In una recente intervista con ComicBook.com, Bettinelli-Olpin e Gillett affrontano i numerosi easter egg del film, che includono una serie di sottili cenni di costumi. Quello che il pubblico potrebbe non aver notato, tuttavia, è un riferimento alla prima collaborazione cinematografica del duo di cineasti, segmenti di V/H/S del 2012: “Per quanto riguarda le cose che le persone non hanno davvero colto, ce n’è uno in particolare che riguarda la nostra prima antologia di lungometraggi, V/H/S. Abbiamo vestito Tara, il personaggio di Jenna e le sue amiche come i personaggi di V/H/S“.

Scream 6 ha molte altri easter egg

Oltre ai costumi V/H/S, Scream 6 presenta anche una serie di altri divertenti richiami e riferimenti. In una delle scene di apertura del film, ad esempio, Jason Takes Manhattan viene riprodotto su uno schermo sullo sfondo, un riferimento allo spostamento del franchise nell’ambientazione a New York City. Un altro che il pubblico potrebbe aver perso è “Abe’s Snake“, il nome della bodega in cui Ghostface attacca le sorelle Carpenter. Il nome è un riferimento allo pseudonimo che il creatore del franchise, Wes Craven, usava durante la realizzazione di film per adulti negli anni ’70.

Altri richiami includono quelli che ruotano attorno al lavoro di Jenna Ortega al di fuori del franchise, in particolare il suo ruolo di Mercoledì Addams. Ad esempio include alcune piccole statuette della famiglia Addams nell’ufficio del Dr. Stone (Henry Czerny). Durante una sequenza successiva del film, orde di persone  vengono viste in una stazione della metropolitana. Una notevole inclusione di costumi nella sequenza è un riferimento a uno dei film precedenti di Bettinelli-Olpin e Gillett, Ready or Not, con un extra vestito inequivocabilmente come il personaggio di Samara Weaving. .