Sesame Street: introdotti due nuovi personaggi che parleranno di razzismo
Wesley ed Elijah Walker, padre e figlio, permetteranno di parlare della vita della comunità nera in America
In Sesame Street, programma televisivo educativo diventato famoso per la partecipazione dei pupazzi Muppet, verranno introdotti Wesley ed Elijah Walker, padre e figlio, che parleranno della vita della comunità nera in America. A dare la voce a Wesley sarà Bradley Freeman Jr, che ha svelato di aver ottenuto la parte mentre faceva compere natalizie:
Ho letto l’e-mail più o meno sette volte per assicurarmi che avevo ottenuto la parte. Ho detto sì e poi mi sono reso conto che in realtà non avevo scritto nulla nel testo quindi ho dovuto inviare una seconda e-mail per accettare e poi ho mandato un messaggio in cui dicevo ‘Semplicemente per assicurarmi che sappiate che accetto questa parte’.
L’attore ha aggiunto:
Non credo di riuscire ancora a credere totalmente che ho questo mio personaggio totalmente nuovo e originale nello show.
Sesame Street: introdotti due nuovi personaggi che parleranno di razzismo
Kay Wilson Stallings, vice presidente di Sesame Workshop, ha dichiarato:
Dopo la scorsa estate all’insegna dei disordini razziali e con l’omicidio di George Floyd, come organizzazione abbiamo deciso che l’unico modo che potevamo usare per smantellare il razzismo era di essere coraggiosi ed espliciti. Le persone stanno lavorando a distanza, provano molte emozioni ed è come se tutti fossero arrivati alla stessa conclusione. Se non ne parlerà Sesame Street, chi affronterà la questione? Tutti abbiamo pensato ‘Sì, dobbiamo fare qualcosa’ e il primo modo per affrontare la questione è che dobbiamo definire il razzismo per i bambini di tre anni.
Nello show verrà inoltre introdotta Naomi, la madre di Wesley. Il personaggio viene descritto come pieno di immaginazione, divertente e pronto ad aiutare gli amici assicurandosi che si sentano amati, al sicuro e a proprio agio. Bradley Freeman Jr. ha spiegato:
Più recito più lo conosco. Alle volte si perde un po’ nelle sue emozioni perché proviene da una famiglia che comunica apertamente quello che prova, è in grado di comunicare ma è anche un bambino di cinque anni. Alle volte non riesce a mantenere il controllo sulle emozioni e può essere arrabbiato o triste. E in quei momenti si affida al padre e ai suoi amici per assicurarsi di trovare la miglior soluzione possibile.