Sharon Stone rivela di avere avuto 9 aborti: il drammatico racconto dell’attrice
"Noi, come donne, non abbiamo uno spazio per discutere la profondità di questa perdita"
Sharon Stone è da sempre una voce forte quando si tratta di tematiche sociali di scottante attualità, una donna che non ha paura di “metterci la faccia” quando si tratta di fornire una testimonianza che contribuisca a risvegliare le coscienze, a sollevare discussioni, a creare una rete di supporto e solidarietà. La tematica in questo caso è quella dell’aborto e in particolare le discussioni e le proteste sollevate dalla decisione della Corte Suprema americana di ribaltare la sentenza del 1973 Roe vs Wade. Tramite Instagram, l’attrice sessantaquattrenne ha commentato un post di People raccontando di aver perso 9 figli per altrettanti aborti spontanei. Nel commento in questione Stone non solo ha condiviso la propria drammatica esperienza, ma ha voluto sottolineare come la nostra sia ancora una società fondamentalmente maschilista in cui “la salute e il benessere femminile sono affidati alla cura di una ideologia negligente, ignorante e oppressiva”.
Sharon Stone: “Noi, come donne, non abbiamo uno spazio per discutere la profondità di questa perdita”
“Noi, come donne, non abbiamo uno spazio per discutere la profondità di questa perdita” scrive Sharon Stone su Instagram. “Ho perso nove figli a causa di aborti spontanei. Non è una cosa da poco, né dal punto di vista fisico né da quello emotivo, eppure siamo portate a pensare che sia qualcosa da sopportare da sole e in segreto, come se fosse un fallimento. Invece di ricevere quella compassione e quell’empatia che sono così necessarie”. Stone prosegue soffermandosi su una considerazione circa la società ancora maschilista in cui viviamo, soprattutto in materia di salute e benessere femminile. “La salute e il benessere femminile sono affidati alla cura di una ideologia maschilista, negligente nel migliore dei casi, ignorante e di fatto violentemente oppressiva”. Sharon Stone ha già preso posizione più volte in materia di diritti delle donne. E per quanto riguarda l’educazione dei suoi tre figli – adottati nel 2000, 2005 e 2006 – ha scelto di crescerli tenendoli lontani dal maschilismo e dalle idee patriarcali.