Shelley Duvall è morta: addio all’indimenticabile Wendy di Shining
Shelley Duvall si è spenta nel sonno all'età di 75 anni
Shelley Duvall, indimenticabile interprete di Wendy in Shining e attrice con una lunghissima carriera e più di 50 film alle spalle tra cui 7 diretti dal suo mentore Robert Altman, è morta all’età di 75 anni nella giornata di giovedì 10 luglio nella sua casa a Blanco, in Texas, a causa di complicazioni legate al diabete. Duvall è morta pacificamente nel sonno, così come ha confermato a The Hollywood Reporter Dan Gilroy, suo compagno di vita dal 1989. «La mia amata, dolce compagna di vita e amica ci ha lasciati – ha dichiarato Gilroy – Ultimamente ha sofferto troppo, ora è libera. Vola via, splendida Shelley».
Addio a Shelley Duvall, l’iconica Wendy di Shining aveva 75 anni
Nel novembre del 2016 Shelley Duvall, ospite di una puntata del talk show Dr. Phil, aveva rivelato di soffrire di disturbi mentali: «Sono molto malata e ho bisogno di aiuto» aveva confessato. Prima di lasciare Hollywood per tornare nel suo nativo Texas a metà degli anni Novanta, Shelley Duvall aveva già alle spalle una carriera come attrice costellata dei ruoli più disparati, nonché un’esperienza come produttrice di successo di uno show per bambini per la tv via cavo. Mentre frequentava il college, Duvall è stata scoperta da Robert Altman e il suo staff che le ha proposto di sottoporsi a un provino, che si è concretizzato nel debutto sul grande schermo, nel 1970, con Anche gli angeli uccidono (Brewster McCloud). Altman ha diretto Shelley Duvall in altre sei occasione ma uno dei ruoli più iconici dell’attrice è stato quello di Wendy in Shining di Stanley Kubrick. A proposito di questo ruolo, Duvall ha spesso dichiarato di essere stata messa a dura prova, con ritmi estenuanti e una grande pressione.
Oltre a Robert Altman e Stanley Kubrick, Shelley Duvall ha collaborato anche con registi del calibro di Woody Allen (Io e Annie, 1977) Terry Gilliam (I banditi del tempo, 1981), Tim Burton (Frankenweenie, 1984), Steven Soderbergh (Torbide ossessioni, 1995) e Jane Campion (Ritratto di signora, 1996). [Fonte: THR]