Shelley Duvall su Shining: “Il mio corpo si ribellava, piangevo ogni giorno”
L'attrice torna a parlare del turbolento rapporto con Stanley Kubrick sul set
Non tutti forse sanno che il rapporto tra Shelley Duvall e Stanley Kubrick sul set di Shining fu molto più che turbolento. Più volte l’attrice ha esternato tutto il malessere provato sul set, soprattutto a causa del trattamento ricevuto da un genio visionario e pignolo come Kubrick. Recentemente è tornata a parlare dell’argomento, sottolineando ancora una volta come ciò che ha sperimentato in quei mesi ancora la tormenta.
In particolare ha rievocato la celebre scena che la vede protagonista insieme a Jack Nicholson. La Duvall doveva difendersi dalle minacce sempre più pressanti di Jack Torrance:
Fu una scena difficilissima, ma finì per essere una delle migliori del film. Piango perché lavorammo circa 3 settimane per girarla. Tutti i giorni. Jack fu bravissimo, è davvero spaventoso. Posso solo immaginare cosa provino le donne che affrontano davvero situazioni del genere.
Shelley Duvall torna a parlare delle difficoltà incontrate sul set di Shining
Stanley Kubrick riprendeva spesso la Duvall che dal canto suo ne ha risentito molto sia a livello fisico che mentale. Il loro rapporto arrivò a toccare punte di nevrosi tali che l’attrice ha manifestato segni di un esaurimento nervoso che ancora oggi non riesce a scrollarsi del tutto di dosso. Un’esperienza a detta della Duvall infernale. La sua mente non era pronta a ciò che Kubrick le chiedeva, al punto che il suo stesso corpo cercava di ribellarsi.
Dopo un po’ il tuo corpo si ribella. Ti dice: ‘Smettila di trattarmi così. Non voglio piangere ogni giorno’. E alle volte bastava questo pensiero a ridurmi in lacrime. Svegliarsi il lunedì mattina e realizzare di dover piangere tutto il giorno perché lo script diceva così… Mi dicevo: ‘Oh no, non posso, non ce la faccio’. Eppure lo facevo. Non so come ma lo facevo. Me lo disse anche Jack. Mi disse: ‘Non so come tu riesca a farlo’.