Smile 2 potrebbe essere all’orizzonte: Parker Finn ha firmato un accordo con Paramount Pictures

Smile 2 potrebbe trasformarsi ben presto in realtà. Parker Finn, regista del film horror che nel 2022 ha terrorizzato il pubblico e ottenuto ottimi incassi al botteghino, ha infatti appena finalizzato un accordo con Paramount Pictures. La notizia arriva da The Hollywood Reporter e sebbene non siano stati divulgati dettagli riguardo questo accordo, sembra che un sequel di Smile rappresenti una delle priorità maggiori. In Smile (qui la nostra recensione) Sosie Bacon interpreta una psichiatra del pronto soccorso che viene perseguitata da un’entità che si manifesta deformando il volto delle persone in un orribile sorriso inquietante. Adattamento di un cortometraggio dello stesso Finn dal titolo Laura Hasn’t Slept, il film avrebbe dovuto uscire direttamente su Paramount+. Gli ottimi risultati delle proiezioni di prova hanno portato poi all’uscita al cinema e il film è diventato l’horror con gli incassi migliori del 2022, guadagnando più di 200 milioni di dollari in tutto il mondo.

Quale direzione potrebbe prendere Smile 2?

Incassi e riscontri del pubblico alla mano, la possibilità dello sviluppo di Smile 2 è parsa quasi sin da subito abbastanza probabile. E ora l’accordo di Parker Finn con Paramount Pictures, che prevede che il regista si concentri su vari progetti di genere horror, conferma la concretezza di questa possibilità. Ma quale direzione potrebbe prendere il sequel di Smile, soprattutto alla luce del fatto che l’entità malvagia ha fatto strage di personaggi nel primo film? Potrebbe concentrarsi sul personaggio di Joel, il poliziotto ed ex compagno della dottoressa Rose Cotter (Sosie Bacon) interpretato da Kyle Gallner. Oppure l’azione potrebbe ruotare attorno a un personaggio tutto nuovo e potrebbe svolgersi anni prima (o dopo) gli eventi di Smile. Sta di fatto che, grazie anche a una campagna di marketing virale da brivido, il film di Parker Finn ha fatto molto parlare di sé, riuscendo a conquistare anche buona parte della critica.
[Fonter: The Hollywood Reporter]