Studio Ghibli: l’apertura del parco rimane fissata per il 2022
Nonostante il Coronavirus, il parco a tema dello Studio Ghibli dovrebbe aprire nel 2022
Nonostante i ritardi nella costruzione causati dalla pandemia del Coronavirus, i lavori per il parco a tema dello Studio Ghibli stanno procedendo in Giappone tanto che l’apertura resta fissata all’autunno del 2022. I lavori erano partiti a inizio 2020 per poi fermarsi, per circa due settimane, fra aprile e maggio. Nonostante ciò, Hideaki Omura, governatore della prefettura di Aichi, ha confermato che il parco dello Studio Ghibli aprirà nel 2022 come da programma. Lo Studio Ghibli Park sarà realizzato in un’area di oltre 200 ettari al Monicoro Park – nella città di Nagaya- luogo che nel 2005 ospitò l’Expo è sarà dedicato numerosi film dello Studio come Il mio vicino Totoro, la Città Incantata e Il Castello errante di Howl.
Stando alle informazioni note finora, le prime tre aree che verranno inaugurate sono chiamate: Seishun no Oka (“Collina della gioventù”), Ghibli no Osouko (“Magazzino Ghibli gigante”) e Dondoko Mori (“Foresta Dondoko”). Circa un anno dopo, è prevista l’apertura di ulteriori due zone chiamate Mononoke no Sato (“Villaggio Mononoke”) e Majo no Tani (“Valle della strega”).
Studio Ghibli: l’apertura del parco rimane per il 2022
Lo Studio Ghibli, Inc. è uno studio cinematografico di film d’animazione giapponese, noto soprattutto per essere il produttore delle opere di Hayao Miyazaki e Isao Takahata.
Molto popolare in Giappone, i suoi film sono tra i più visti nella storia del Sol Levante. Gran parte delle opere dello studio ha vinto premi nel campo dell’animazione, tra cui l’Anime Grand Prix; inoltre sono stati acclamati dalla critica sia giapponese sia occidentale, al punto che il critico Roger Ebert ha classificato Il mio vicino Totoro e Kiki – Consegne a domicilio tra i più bei film per bambini mai realizzati, e Janet Maslin del New York Times ha definito Princess Mononoke una pietra miliare del cinema d’animazione. Nel 2002, La città incantata vinse l’Oscar al miglior film d’animazione, diventando il primo film anime a vincere un Academy Award.