Intervista a Susy Del Giudice nel cast de I fratelli De Filippo di Sergio Rubini
FilmPost incontra Susy Del Giudice, interprete di Luisa De Filippo nel film di Sergio Rubini I Fratelli De Filippo
È l’inizio del Novecento, i tre fratelli Peppino, Titina ed Eduardo, vivono con la bella e giovane madre, Luisa De Filippo. In famiglia un padre non c’è, o meglio si nasconde nei panni dello “zio” Eduardo Scarpetta, il più famoso, ricco e acclamato attore e drammaturgo del suo tempo. Scarpetta, pur non riconoscendo i tre figli naturali, li ha introdotti fin da bambini nel mondo del teatro. Alla morte del grande attore, i figli legittimi si spartiscono la sua eredità, mentre a Titina, Eduardo e Peppino non spetta nulla. Ai tre giovani, però, “zio” Scarpetta ha trasmesso un dono speciale, il suo grande talento
I Fratelli De Filippo è un film di Sergio Rubini con protagonisti: Mario Autore, Domenico Pinelli, Anna Ferraioli Ravel, Biagio Izzo, Susy Del Giudice. Nel cast troviamo anche Marisa Laurito, Marianna Fontana e Maurizio Casagrande e Giancarlo Giannini. Susy Del Giudice interpreta Luisa De Filippo, la madre dei tre fratelli. La pellicola racconta la storia di una ferita familiare che si trasforma in arte. E di tre giovani, che, unendo le loro forze, riescono a dar vita ad un modo del tutto nuovo di raccontare la realtà con uno sguardo che arriva fino al futuro.
Intervista a Susy Del Giudice
In che modo hai costruito il personaggio di Luisa De Filippo?
Ho costruito il mio personaggio, con meticolosa attenzione. Luisa De Filippo è stato un perno importante per i De Filippo. Studiavo di notte. Il tutto coronato poi dalla bravura di un grande maestro come Sergio Rubini.
Secondo te, che tipo di madre è stata con i suoi figli?
Una madre da prendere come esempio. La mamma per antonomasia. Ha sacrificato se stessa per i figli. Sempre attenta e presente. Un po’ tutte noi mamme dovremmo prendere spunto da lei. Ha saputo educare e imporre regole di vita, restando sempre un passo indietro.
Cosa ti ha donato un personaggio femminile del genere?
Tanto. Non la ringrazierò mai abbastanza. Adesso guardo mia figlia con occhi diversi.
Quali sono i consigli che Sergio Rubini ti ha dato per interpretare, al meglio, Luisa?
Sergio Rubini ha voluto che si facessero le prove a tavolino. Bisognava essere pronti molto tempo prima di andare sul set. Ed aveva ragione. Un consiglio che mi ha dato, è stato quello di guardare i tre figli con occhi diversi. Tenendo sempre presente il debole che aveva per Eduardo.
Che atmosfera si respirava sul set?
Un’atmosfera magica. Tutti uniti con un solo obiettivo. Portare a casa un filmone…
L’arte è il centro vitale di questa pellicola. Ma cosa rappresenta per te?
L’arte è il centro vitale di questa pellicola, senza alcun dubbio. Ma l’arte è e deve essere un centro vitale per la vita di ognuno di noi. Senza l’arte si vive da “puverielli”.
Quali sono i ruoli che speri di raccontare nel tuo futuro?
Sono stata fortunata, ho raccontato ( soprattutto a teatro) tanti ruoli di spessore, completamente diversi l’uno dall’altro. Mi piacerebbe raccontare un’eroina di tanti secoli fa.
Quali sono, invece, i registi con cui vorresti lavorare e perché?
Con tutti, da Paolo Sorrentino a Ferzan Özpetek. Ho sete di dare e una voglia matta di “rubare” dai loro insegnamenti.
L’ultimo film che hai visto al cinema, quale è? Cosa ti ha emozionato di quella storia?
Tra pandemia e lavoro, purtroppo al cinema ci sono andata pochissimo, l’ultimo film è stato Benvenuti in casa Esposito. Ho riso dall’inizio alla fine. Avevo bisogno, come tutti del resto, di un po’ di leggerezza, e il film ha centrato l’obiettivo.
Quali sono le attrici, le registe e le artiste che ti donano forza nell’affrontare il tuo mestiere?
Una su tutte è Isabelle Huppert, un genio in assoluto. Mi incanto ogni volta che la guardo. Quest’estate ha portato in teatro Il giardino dei ciliegi. Cosa dire? Chapeau, Isabelle.
Se la tua vita fosse un film, quale titolo, tra i tuoi preferiti, sceglieresti?
Una giornata particolare di Ettore Scola. Questo film, per me, rappresenta la rivincita di una donna qualunque.