Tenet: la spiegazione del finale del film di Christopher Nolan

Proviamo ad orientarci nelle complessità di Tenet, forse il film concettualmente più intricato e sfidante nella filmografia di Christopher Nolan

Spettacolare, intrigante, complesso. Tenet (qui la nostra recensione) è uno di quei film che, a visione conclusa, lascia quasi più domande che risposte e una serie di pezzi da ricostruire come in un puzzle particolarmente complicato. Soprattutto in termini di (non) linearità temporale. Del resto Christopher Nolan è noto per la sua tendenza a modellare e piegare il tempo in funzione delle storie che porta sullo schermo, in equilibrio su una linea immaginaria che va dall’intrigante fino ad arrivare al limite della comprensibilità. Ed è per questo che vi proponiamo la spiegazione del finale di Tenet. Il penultimo film di Christopher Nolan è un labirinto in cui è facile perdersi. Proviamo dunque a fare un po’ di chiarezza, soprattutto per quel che riguarda la concezione del tempo, analizzando alcuni punti e concetti fondamentali. [ATTENZIONE SPOILER!]

La trama in breve – Tenet spiegazione del finale

Il film inizia col Protagonista (John David Washington), che viene reclutato da un’organizzazione segreta, chiamata Tenet, la cui missione è quella di prevenire una futura catastrofe che coinvolgerebbe l’umanità intera. Il Protagonista intraprende una serie di missioni per scongiurare l’utilizzo di armi che sfruttano tecnologie in grado di invertire il corso del tempo. Dietro il commercio di queste armi vi è l’oligarca russo Andrei Sator (Kenneth Branagh). Sator ha un piano: invertire l’entropia del mondo cancellando l’umanità del presente in modo che quella del futuro possa salvarsi da una catastrofe climatica.

Per mettere in atto il suo piano ha bisogno dell’ultimo pezzo dell’Algoritmo, un dispositivo creato nel futuro in grado di invertire il tempo a livello globale. L’Algoritmo è stato precedentemente diviso dalla sua ideatrice in nove pezzi spediti in altrettanti luoghi sicuri. Aiutato da Neil (Robert Pattinson), il Protagonista dovrà viaggiare nel tempo e fermare il piano di Sator prima che sia troppo tardi. Questa, in breve, la trama di Tenet (qui il trailer).

tenet spiegazione del finale

Warner Bros. Pictures, Syncopy Films

Inversione

Quello dell’inversione temporale è un concetto fondamentale nella comprensione di Tenet. L’inversione permette ai personaggi di manipolare il corso del tempo, consentendo loro di muoversi avanti o indietro a seconda della “direzione” che prendono. Se un personaggio che si muove in avanti passa attraverso i portali di inversione (nel film sono chiamati tornelli), da quel momento in poi si muoverà indietro nel tempo. Se un personaggio “invertito”, e che quindi si muove all’indietro nel tempo, passa attraverso il tornello, da quel momento in poi si muoverà in avanti.

In parole povere, i tornelli sono dei dispositivi che permettono alle persone e agli oggetti di passare da una realtà in cui la direzione del tempo si muove in maniera lineare ad un’altra in cui il tempo si muove in maniera invertita. Ogni volta che si attraversa un tornello la direzione si inverte. Tenet introduce quindi il concetto di persone e oggetti invertiti, che si muovono indietro nel tempo e per questo sembrano muoversi al contrario per coloro che invece procedono in avanti. Nel film vediamo personaggi e oggetti che si muovono al contrario, ma per una persona invertita il movimento appare del tutto normale e lineare.

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Warner Bros. Pictures, Syncopy Films

Titolo palindromo, palindromo il film – Tenet spiegazione del finale

Tenet è una parola palindroma, ovvero che si può leggere sia da sinistra che da destra. E una delle chiavi fondamentali per comprendere il film di Nolan sta proprio qui. Titolo palindromo, palindromo il film. La parola Tenet è una di quelle che compongono il quadrato del Sator (il nome del villain di Kenneth Branagh), un’iscrizione composta dalle parole SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS.

A metà del film, nel cuore dell’azione, comincia l’inversione. I personaggi si muovono in avanti, ma in realtà stanno procedendo indietro nel tempo. Ed ecco che noi spettatori riviviamo quanto visto fino a quel momento da una prospettiva diversa. Il Protagonista e Neil si muovono indietro nel tempo per scongiurare l’attuamento del piano distruttivo di Sator che, malato terminale di cancro, ha deciso che la sua fine deve coincidere con quella dell’umanità. Muovendosi all’inverso i due si ritrovano a combattere in una città russa fantasma per impedire a Sator e ai suoi uomini di mettere insieme l’Algoritmo e distruggere il mondo.

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Warner Bros. Pictures, Syncopy Films

La battaglia, la tenaglia temporale e la rivelazione finale – Tenet spiegazione del finale

La battaglia nella città russa è una tenaglia temporale. Il Protagonista e Neil usano il tempo e l’entropia sia nella direzione lineare che in quella invertita. Il Protagonista è nella squadra Rossa (a tempo lineare), Neil in quella Blu (invertita). Quando Neil si accorge che il Protagonista sta andando incontro a morte certa, decide di abbandonare la linea temporale invertita, tornare in quella lineare e salvarlo. Il Protagonista, Neil e Ives (Aaron Taylor-Johnson), un altro alleato della squadra Rossa, si dividono l’algoritmo e promettono di non incontrarsi mai più. Fine? Non proprio. Il Protagonista nota una striscia rossa sullo zaino di Neil e si accorge che questi è l’uomo misterioso che gli ha già salvato la vita durante l’assalto al Teatro dell’Opera di Kiev visto nel prologo del film. A missione compiuta Neil fa una rivelazione al Protagonista. È stato il Protagonista del futuro a ingaggiare Neil ed è stato lo stesso Protagonista a creare l’organizzazione segreta Tenet.

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Warner Bros. Pictures, Syncopy Films

 

 

 

 

 

 

 

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