Terry Gilliam: il regista colpito da un malore mentre era a Londra
Il regista statunitense colpito da un malore a Londra. A rischio la sua presenza a Cannes?
Il regista statunitense Terry Gilliam, pare sia stato colpito da un malore lo scorso weekend mentre si trovava a Londra, dove è tutt’ora ricoverato. Stando a quanto riportano vari siti nessuna notizia al momento è certa. C’è chi parla di infarto, chi di ictus. Quel che è certo, è che le sue condizioni di salute non sono affatto buone. Potrebbe quindi saltare la sua partecipazione al Festival di Cannes 2018.
Il regista il 19 maggio doveva presenziare alla giornata di chiusura del Festival di Cannes, presentando L’uomo che uccise Don Chisciotte. A voler essere superstiziosi però, si conferma la fama di film maledetto, in quanto si tratta di una pellicola che Gilliam cerca di concludere da vent’anni. Contrattempi di natura legale e dispute ancora aperte con il produttore Paul Branco avevano resa incerta la presenza di Gilliam a Cannes. Ora ci si augura il meglio per il regista di Minneapolis.
Terry Gilliam: il regista colpito da un malore mentre era a Londra
Terry Gilliam è stato colpito da un malore, ma poche sono ancora le notizie al riguardo. Il regista britannico 77enne che avrebbe dovuto essere presente al Festival di Cannes per la chiusura con L’uomo che uccise Don Chisciotte, sarebbe stato ricoverato a Londra dopo un ictus. A riportarlo è il quotidiano francese Nice Matin, che annuncia anche come ora la sua presenza al Festival è in forte dubbio.
L’arrivo di Gilliam sulla Croisette era molto atteso, anche per via dei suoi commenti negativi nei confronti del movimento #MeToo. Solo poco tempo fa, Gilliam aveva detto come fosse preoccupato delle numerose denunce di molestie sessuali, additandole come un qualcosa soggetto alle regole di massa. Il visionario regista di Brazil aveva suscitato così enorme scalpore, inimicandosi molte personalità di spicco di Hollywood. Sarebbe stato interessante vederlo alle prese con una giuria formata da molte donne, guidata da Cate Blanchett, tra le fondatrici di #MeToo.