The Crown: lo staff della serie è in ansia per le riprese della morte della principessa Diana a Parigi
Lo staff di The Crown sta attualmente girando la sesta stagione della serie. Mentre la quinta stagione della serie Netflix andrà in onda in autunno sulla piattaforma. Negli ultimi giorni, i creativi e i produttori sono in ansia per alcune delle riprese più importanti della storia.
Infatti, nei futuri episodi di The Crown saranno ricreati i momenti fatidici che hanno portato alla morte della principessa Diana in un incidente d’auto a Parigi venticinque anni fa. Elizabeth Debicki interpreta Diana nella quinta e sesta stagione della serie, prendendo così il posto di Emma Corrin, protagonista del quarto capitolo.
The Crown: lo staff della serie è in ansia per le riprese della morte della principessa Diana a Parigi
Peter Morgan, creatore di The Crown, ha chiarito che l’incidente in sé non verrà filmato e non verrà mostrato nella serie. Questo notizia è stata confermata a Deadline. Una fonte della produzione Netflix ha rivelato a Deadline: ”Temevamo di arrivare a questo punto. Il conto alla rovescia è di due settimane e mentre andiamo avanti con calma è giusto riconoscere che c’è una certa ansia; una sensazione palpabile di essere leggermente in bilico. Voglio dire, c’è una sensibilità da bomba che circonda tutto questo”.
Il 31 agosto 1997, Diana e il fidanzato Dodi Al-Fayed ebbero un incidente. La coppia era su una Mercedes-Benz, guidata da Henri Paul, un agente di sicurezza del The Ritz. Seduto accanto a lui c’era Trevor Rees-Jones, consulente per la sicurezza. La Mercedes ebbe uno scontro con un’altra auto. Rees-Jones è stato l’unico sopravvissuto all’incidente. Dodi e Paul furono uccisi sul colpo. Diana era viva ma morì quattro ore dopo. La presunta collisione tra la Mercedes-Benz e una Fiat all’ingresso del Pont de l’Alma non verrà filmata e non verrà mostrata in The Crown. La serie mostrerà gli eventi prima e dopo lo scontro. La fonte ha raccontato: “È la rincorsa: l’auto che lascia il Ritz dopo mezzanotte con i paparazzi all’inseguimento e poi le conseguenze con l’ambasciatore britannico in Francia che entra in azione con il Foreign Office e poi le successive conseguenze costituzionali”.