The Killer, spiegazione e significato del finale del film di David Fincher
Il finale di The Killer prepara il terreno per una vendetta definitiva che, però, non avviene. Perchè? Proviamo a fare chiarezza
The Killer, ultimo film diretto da David Fincher presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia (qui la nostra recensione) è finalmente su Netflix. Basato sulla graphic novel francese di Alexis Nolent e Luc Jacamon, ha per protagonista un ottimo Michael Fassbender nel ruolo dell’assassino senza nome che dà il titolo al film. Fassbender, artefice di una prova pressoché perfetta, sembra nato per interpretare quella parte, cui dà vita con meticolosità in ogni minimo dettaglio. La storia è quella di un sicario freddo e spietato che non ha mai sbagliato un colpo e che invece fallisce l’ultima missione diventando a sua volta un bersaglio. Ma qual è la spiegazione e il significato del sorprendente finale di The Killer? [ATTENZIONE: da qui in poi seguono GROSSI SPOILER sul finale di The Killer]
Cosa succede nell’ultimo capitolo del film? The Killer spiegazione e significato del finale
Per The Killer si può parlare di un finale sorprendente perché in apparenza anticlimatico e piuttosto in contrasto col tenore delle azioni compiute dal protagonista in tutto il film. Dopo il fallimento della sua missione a Parigi nel primo capitolo, il sicario torna nella Repubblica Dominicana dove scopre che la sua compagna Magdala è stata vittima di una brutale aggressione: qualcuno ha messo una taglia su di lui. Si mette quindi sulle tracce di tutti coloro per cui è diventato un bersaglio da eliminare e li uccide uno ad uno. Compreso Hodges, l’avvocato che gli ha affidato per conto di un cliente la missione di Parigi e con cui collabora da tempo.
Nell’ultimo capitolo del film il sicario si reca a Chicago dove si trova faccia a faccia col Cliente che ha messo una taglia su di lui. Il Cliente, un miliardario di nome Claybourne, gli rivela di essere nuovo nel business degli assassini su commissione e che è stato Hodges a suggerirgli l’idea di mettere in atto un piano di ritorsione, senza che lui ne conoscesse bene le conseguenze. Claybourne afferma di non avere nulla di personale contro il sicario che, convinto di ciò, decide di lasciarlo vivere ma ad una condizione. Qualora Claybourne dovesse anche solo pensare di mettere un’altra taglia su di lui o sulla sua compagna lo ucciderà. Nel finale di The Killer il sicario torna nella Repubblica Dominicana a godersi il riposo su una bella spiaggia insieme alla sua compagna.
Perché il sicario risparmia il Cliente? The Killer spiegazione e significato del finale
Per Claybourne e Hodges il sicario doveva pagare per la mancanza di attenzione rivelatasi fatale nel portare a termine il compito di uccidere l’obiettivo a Parigi. Lasciarlo vivere sarebbe stato troppo pericoloso per entrambi, sia perché a conoscenza di troppi dettagli sull’obiettivo sia perché consapevole della taglia messa sulla sua testa. Hodges è la mente del piano messo concretamente in atto da Claybourne. Ma allora perché sul finale di The Killer il sicario decide di risparmiarlo? Può essere che l’assassino interpretato da Fassbender senta che il Cliente non rappresenti per lui una minaccia concreta e che è più vantaggioso tenerlo in pugno con la minaccia di farlo fuori non appena pensi anche solo di provare a regolare nuovamente i conti. Dopo tutto, come confermato dallo stesso David Fincher in un’intervista per GQ, il Cliente non ha idea di dove viva il sicario, contrariamente a tutti quelli che ha già ucciso nel corso del film.
Ma è la stessa narrazione ad essere disseminata di indizi su quella che, probabilmente, è la ragione reale della scelta del sicario. Il killer risparmia il Cliente perché sa di non essere più quello di prima. All’inizio di The Killer Michael Fassbender ripete ossessivamente un mantra – “Attieniti al piano, non improvvisare, non fidarti di nessuno…” – cui non ha saputo tener fede fino in fondo durante l’ultima missione. Quando poi Magdala è diventata un bersaglio sono state le emozioni a guidare le sue azioni e non la fredda razionalità. Alla fine del film il sicario si rende conto di aver ucciso abbastanza, di essere andato incontro ad una evoluzione personale e che è il momento di fermarsi. Per sempre? La graphic novel da cui The Killer è tratto ha un mucchio di storie che potrebbero essere adattate in un eventuale sequel al momento non ancora confermato.