The Penguin: una seconda stagione è possibile per il gangster di Gotham

The Penguin potrebbe tornare ancora una volta tra intrighi e criminalità a Gotham

Inizialmente pensata come una serie limitata, The Penguin potrebbe riservare altre sorprese agli spettatori. Nonostante i piani originali per una sola stagione, il grande successo della serie, con le interpretazioni acclamate di Colin Farrell e Cristin Milioti, ha spinto Warner Bros. Discovery e HBO a valutare la possibilità di una continuazione. In una recente intervista con Entertainment Weekly, Matt Reeves, regista di The Batman, e la showrunner di The Penguin, Lauren LeFranc, hanno rivelato che le discussioni per una seconda stagione sono già in corso, accennando alla possibilità di un’espansione per la storia di Gotham.

The Penguin potrebbe tornare ancora una volta tra intrighi e criminalità a Gotham

the penguin

DC Studios, Warner Bros. Television

LeFranc e Reeves hanno anche spiegato che The Penguin fungerà da ponte diretto verso il prossimo capitolo cinematografico, The Batman II. Ma la sorprendente accoglienza riservata alla serie ha fatto sì che Warner Bros. Discovery e HBO iniziassero a riconsiderare l’idea di limitarla a una sola stagione. Nella loro recente chiamata sugli utili, la società ha infatti riferito che The Penguin ha attratto un pubblico vasto, all’altezza di altre grandi serie come The Last of Us e House of the Dragon. La critica ha elogiato in particolare la performance di Farrell nei panni del sinistro Oswald Cobblepot, alias Penguin, e quella di Milioti nel ruolo della spietata Sofia Falcone, consolidando il successo della serie nelle settimane successive alla première.

Reeves ha confermato che lui, LeFranc, Dylan Clark (suo partner nella produzione) e Farrell hanno già cominciato a discutere una possibile seconda stagione. Tuttavia, il regista ha voluto sottolineare che il ritorno di The Penguin deve essere meritato, ribadendo che “l’idea di rivisitare la storia significa che dobbiamo mantenere lo stesso standard.” Reeves ha affermato che le discussioni sono ancora preliminari, ma che la qualità della narrazione è per lui essenziale, poiché ogni nuova stagione dovrebbe soddisfare le elevate aspettative generate dalla prima.

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