42° Torino Film Festival, i vincitori dei Premi Collaterali
Tutti i film vincitori dei Premi Collaterali del 42° Torino Film Festival
Mentre il 42° Torino Film Festival si avvia verso la conclusione nella giornata di oggi sabato 30 novembre, sono stati annunciati tutti i vincitori dei Premi Collaterali. Un’edizione ricca di ospiti quella di quest’anno, dedicata a Marlon Brando, che ha visto la presenza di star italiane e internazionali come Sharon Stone, Sarah Jessica Parker ed Alec Baldwin. Vediamo qui di seguito tutti i film vincitori dei Premi Collaterali.
I film vincitori dei Premi Collaterali al 42° Torino Film Festival
PREMIO RAI CINEMA CHANNEL
Acquisizione diritti web e free tv per l’Italia. Miglior film Concorso Cortometraggi a Due sorelle di Antonio De Palo con la seguente motivazione: Un film che fa sentire addosso il freddo e lo strazio di chi nella vita è stata ridotta in schiavitù da colui che invece doveva proteggerla, grande prova dei protagonisti che interpretano il male senza fare sconti, lasciandoci però la speranza della libertà.
PREMIO ACHILLE VALDATA
Miglior film Concorso Lungometraggi a L’Aiguille di Abdelhamid Bouchnack con la seguente motivazione: Per la sua grande universalità. È un film bellissimo, coraggioso e commovente su un tema che si vede poco nel cinema di finzione: l’intersessualità.
PREMIO SCUOLA HOLDEN
Come da tradizione le allieve e gli allievi della Scuola Holden hanno assistito alle proiezioni della quarantaduesima edizione del Torino Film Festival e hanno assegnato il Premio per la miglior sceneggiatura a uno dei lungometraggi in concorso. I lavori della giuria sono stati coordinati dalla docente Sara Benedetti. Premio per la Miglior sceneggiatura a L’Aiguille di Abdelhamid Bouchnack con la seguente motivazione: Grazie a una drammaturgia intensa che procede per azioni, dialoghi mai banali e atti mancati, il film racconta un conflitto di grande potenza che ricade su tutti i personaggi. La regia esalta una sceneggiatura che sa modulare il registro, dall’ironia al dramma, e tenere incollati fino all’ultima scena. Un inno alla libertà di autodeterminarsi contro ogni ostacolo.
Conferite menzioni speciali a Under the Grey Sky di Mara Tamkovich e Ponyboi di Esteban Arango.
PREMIO OCCHIALI DI GANDHI
La giuria della quattordicesima edizione del premio, composta da Loredana Arcidiacono, Dario Carlo Cambiano, Eleonora Camerlo, Melissa Camerlo, Matteo Damiani, Umberto Fulcheri, Anna Monteccone, Isabella Piscopo, assegnato dal Centro Studi “Sereno Regis” (Torino) al film che meglio interpreta la visione gandhiana del mondo, conferisce gli Occhiali di Gandhi a From Ground Zero di AA.VV. e ideato da Rashid Mashawawi con la seguente motivazione: Per aver saputo guardare oltre la vendetta, oltre l’ingiustizia quotidianamente subita, con una pluralità di linguaggi che mostrano la resistenza del popolo palestinese attraverso l’atto creativo e la gioia di stare insieme: per la capacità di raccontare l’atrocità della vita quotidiana senza mai trasmettere messaggi di odio.
Menzione speciale a L’Aiguille di Abdelhamid Bouchnack con la seguente motivazione: Perché denuncia l’ingiusta realtà che vivono quasi sempre le persone intersex, private del diritto di scegliere la propria identità. Per la forza con cui interpella gli spettatori su un tema profondamente divisivo; perché svela i tanti preconcetti che permeano la nostra società.
PREMIO INTERFEDI
La Giuria Interfedi, promossa dalla Chiesa Valdese e dalla Comunità Ebraica di Torino, con il patrocinio del Comitato Interfedi della Città di Torino, e composta da Anna Coisson (Chiesa Valdese), Violet Kimiaee (Comunità Ebraica) e Walter Nuzzo (Comitato Interfedi) attribuisce l’undicesima edizione del “Premio per il rispetto delle minoranze e per la laicità” al film L’Aiguille di Abdelhamid Bouchnack con la seguente motivazione: Con grande efficacia sottolinea il fondamentale diritto della persona alla propria autodeterminazione, denuncia le discriminazioni da parte della società fondate su stereotipi e pregiudizi e richiama alla responsabilità individuale di fede, senza cercare risposte preconfezionate dalla religione di appartenenza.