Tre piani: le differenze tra il libro e il film di Nanni Moretti
Proviamo ad individuare le differenze tra il film e il romanzo
Tre piani è il penultimo film di Nanni Moretti che si trova dal 20 aprile al cinema con il suo nuovo progetto: il Sol dell’avvenire. Questa sera su Rai 3 andrà in onda il film che è stato in concorso a Cannes 2021 ma che a dispetto di quello che ci si aspettava da Moretti stesso si è rivelato leggermente diverso dai suoi lavori precedenti. Tre piani è infatti il primo film che il regista realizza basandosi su una sceneggiatura non scritta da lui ma tratta da un romanzo, in questo caso quello dello scrittore israeliano Eshkol Nevo.
Il cast del film è decisamente ricco di nomi già conosciuti e apprezzati dal pubblico italiano. Oltre a Moretti ci sono: Margerita Buy, Alessandro Sperduti, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Denise Tantucci e Tommaso Ragno. Scopriamo quali sono le principali differenze tra film e libro e se queste hanno influenzato il successo sottotono di Tre Piani.
Tre piani: differenze tra film e libro
Il romanzo di Nevo racconta le vicende degli inquilini di una palazzina a Tel Aviv divisa appunto in 3 piani. Al primo abitano due giovani genitori con la loro bambina che spesso affidano ad una coppia di anziani che abitano loro di fronte; un giorno però nell’uomo comincia a farsi strada il sospetto che l’anziano posso aver molestato la figlia. Al secondo una donna con due figli che cresce da sola per via del lavoro dell’uomo al terzo una ex giudice in pensione che ha vissuto tra l’amore per un marito perduto e un figlio che ha tagliato i ponti con loro. Nel film invece Moretti ha cambiato alcune cose, a partire dall’ambientazione che è spostata a Roma, tra piazza Mazzini e il Tevere, dove si trasferisce quella boria borghese.
La cosa però non è la stessa perché l’ambientazione a Tel Aviv è strettamente legata ad un periodo di grande tumulto nel paese, che invece a Roma non viene reso. In più c’è stato un cambio temporale in cui la storia si racconta in 5 mesi seguiti da altri 5 mesi. Mentre il racconto è ben strutturato, non solo con i tre piani ma anche con la lettura freudiana che vede 3 strati come quelli dell’anima, Es, Io e il Super Io, il film non affronta questa riflessione che avrebbe potrebbe approfondire i personaggi. L’adattamento si sa non è mai un lavoro semplice da realizzare cercando di non distaccarsi dalla fonte e rimanerne fedeli il più possibile. Da non perdere quindi Tre piani stasera su Rai 3.