Tutto il mio folle amore: la storia vera che ha ispirato il film di Gabriele Salvatores
La storia di Franco e Andrea Antonello, che ha ispirato il film di Gabriele Salvatores con Claudio Santamaria e Giulio Pranno
Tutto il mio folle amore (qui la nostra recensione) è il film di Gabriele Salvatores con protagonisti Claudio Santamaria e Giulio Pranno rispettivamente nei panni di Willi e Vincent Manzato. Accanto a loro, nel cast, anche Valeria Golino e Diego Abatantuono. Il film è ispirato a una storia vera, quella raccontata nel 2012 da Fulvio Ervas nel romanzo Se ti abbraccio non aver paura: la storia di Franco e Andrea Antonello. Tutto il mio folle amore è stato presentato fuori concorso alla 76ª Mostra del Cinema di Venezia per poi debuttare in sala il 24 ottobre del 2019; ha ricevuto 5 candidature ai Nastri d’argento del 2020 e, nello stesso anno, Valeria Golino ha avuto una nomination come Miglior attrice non protagonista ai David di Donatello. Potete vedere il trailer del film in calce al nostro articolo, di seguito la trama e la storia vera cui è ispirato.
La storia di Franco e Andrea Antonello, che ha ispirato il film di Gabriele Salvatores Tutto il mio folle amore
La storia vera su cui si basa Tutto il mio folle amore e che è al centro del romanzo di Fulvio Ervas è quella di Franco e di suo figlio Andrea, cui a tre anni viene diagnosticato l’autismo. Subito dopo la diagnosi, i genitori di Andrea vivono un momento di difficoltà, senza sapere inizialmente come affrontare la situazione. Pian piano i loro sforzi negli anni e tutti i passi che compiono giorno dopo giorno si concentrano sullo scopo di rendere Andrea, che nel film è interpretato da Giulio Pranno, sempre più autonomo. Il viaggio raccontato in Tutto il mio folle amore è solo una delle diverse esperienze che negli anni hanno legato e legano tutt’ora Franco a suo figlio. Nella realtà Franco e Andrea partono per un lungo viaggio in moto che li porta nel Sud degli Stati Uniti; nel film di Salvatores gli spazi attraversati da padre e figlio sono quelli dei Balcani. Ospite a Oggi è un altro giorno su Rai Uno nel 2020, Franco Antonello ha raccontato di come una volta all’anno si conceda ancora con suo figlio un lungo viaggio e di quello che, nella relazione con gli altri, è uno degli aspetti che gli provoca maggior rabbia e frustrazione.
“Mio figlio è una persona normale, come tutti noi. Che vede, che capisce, che si rende conto del suo stato e non ti dico la rabbia che mi fa quando vedo le persone che si rivolgono a questi ragazzi trattandoli come persone strane, come persone che stanno al di fuori della società”. Per occuparsi del figlio, Franco Antonello ha lasciato il suo lavoro di imprenditore e ha dato vita a una fondazione che si occupa di ragazzi autistici. Oggi Andrea Antonello ha 29 anni, vive da solo in una casa vicina a quella dei suoi genitori e lavora nella fondazione del padre.