Un’ombra negli occhi: la drammatica storia vera del film Netflix
L'Operazione Cartagine, la storia vera del film Un'ombra negli occhi
Un’ombra negli occhi è disponibile su Netflix dallo scorso 9 marzo e, al momento in cui scriviamo, è al terzo posto nella classifica dei film più visti dagli abbonati italiani. Si tratta di un dramma storico diretto dal regista danese Ole Bornedal che racconta una storia vera, un evento tragico e poco conosciuto occorso durante la Seconda Guerra Mondiale. Un’operazione militare culminata in un bombardamento a Copenhagen che ha causato un numero impressionante di vittime, in particolare bambini. Un evento che riporta alla memoria quanto sta accadendo nell’immediata attualità.
L’Operazione Cartagine – La storia vera del film Un’ombra negli occhi
Un’ombra negli occhi prende avvio con l’Operazione Cartagine, nome con cui viene identificato un attacco contro l’occupazione nazista in Danimarca finito nel dimenticatoio della Storia per oltre 70 anni. Nella Danimarca occupata era attivo un movimento di Resistenza, principalmente organizzato in maniera non violenta. L’introduzione della legge marziale nell’agosto del 1943 portò alla formazione di una Resistenza armata, la cosiddetta Danske Modstandsbevaegelse. La maggior parte dei partigiani catturati venivano tradotti allo Shellus, un vero e proprio quartier generale della Gestapo, al centro di Copenhagen. Lì i prigionieri venivano interrogati e torturati. Nel 1944 la Resistenza danese iniziò a chiedere con insistenza il bombardamento e la distruzione dello Shellus da parte della Royal Air Force. Allo Shellus erano inoltre conservati documenti e informazioni sulla Resistenza danese.
In un primo momento la Royal Air Force si rifiutò di condurre l’operazione, a causa della posizione dello Shellus, nel pieno centro della città. Il rischio di colpire decine di civili era troppo grande. Il raid aereo venne successivamente pianificato ugualmente e l’operazione prese avvio il 21 marzo del 1945. Lo Shellus fu distrutto, furono liberati 18 prigionieri e le attività naziste contro la Resistenza furono interrotte. Nel corso del raid, per errore, un aereo si schiantò contro una scuola cattolica per ragazze, l’Institut Jeanne D’Arc. Nella seconda e terza ondata, diversi bombardieri attaccarono la scuola, scambiandola per il loro obiettivo. Il giorno seguente un aereo da ricognizione valutò i risultati dell’operazione scoprendo che l’edificio di 6 piani era stato completamente raso al suolo. Gli aerei che colpirono lo Shellus causarono la morte di 55 soldati tedeschi, 47 impiegati danesi e 8 prigionieri. Impressionante il bilancio delle vittime del bombardamento all’Institut Jeanne D’Arc: 125 morti di cui 86 bambini. Una strage dimenticata, raccontata nel film disponibile su Netflix Un’ombra negli occhi.