WandaVision: un video anteprima di ciò che accadrà nei prossimi episodi
Un trailer di cosa accadrà nei restanti episodi della serie Marvel disponibile su Disney+
La Marvel ha rilasciato online un video anteprima di ciò che accadrà nei prossimi episodi di WandaVision, serie di cui sono disponibili i primi quattro episodi su Disney+. Lo show, composto da 9 episodi, racconta la storia di Wanda Maximoff/Scarlet Witch che affronta il trauma di aver perso Visione dopo gli accadimenti di Avengers: Infinity War. WandaVision è la prima serie TV della cosiddetta fase 4 del MCU e la trama si svolge dopo gli eventi narrati nel film Avengers: Endgame. Questo significa che la presenza di Visione è un’incongruenza in termini narrativi ed è necessario giustificare come possa essere ancora vivo. A vestire i panni dei due eroi troviamo nuovamente Elizabeth Olsen e Paul Bettany. La serie è diretta da uno dei registi di Game of Thrones Matt Shakman, mentre lo sceneggiatore è lo stesso di Black Widow e Captain Marvel, Jac Schaeffer.
WandaVision: il trailer dei prossimi episodi della serie
Ecco il trailer di ciò che accadrà nei prossimi episodi di WandaVision:
La sinossi ufficiale di WandaVision:
Bettany torna come Visione e Olsen nella parte di Wanda Maximoff – due esseri dotati di superpoteri che vivono le loro vite di periferia ideali e iniziano a sospettare che non tutto sia come appare.
Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, ha recentemente rilasciato alcune dichiarazioni in cui spiega il motivo per cui WandaVision è stato realizzato come serie tv e non come film:
Wanda e Visione sono due personaggi straordinari dei fumetti, e abbiamo avuto l’opportunità di tratteggiarli senza riuscire ad approfondirli nei film. Vengono interpretati da bravissimi attori che però nei film hanno potuto esprimere il loro potenziale in maniera limitata. Puntare i riflettori su questi attori che interpretano questi personaggi è stata la ragione principale che ci ha spinto a realizzare WandaVision. Il modo in cui l’abbiamo realizzata è dovuto, in gran parte, al fatto che da bambino ho passato tantissimo tempo davanti alle sitcom. Sono abbastanza vecchio da ricordare quando Nick at Nite era una novità, qualcosa di davvero originale. Ho visto tantissimo anche di quello, e mi sono legato psicologicamente a quel tipo di personaggi fittizi.