Winona Ryder riflette sull’amore per il cinema classico e la frustrazione verso i giovani attori: “C’è così tanto da imparare dal passato”
Winona Ryder: un'icona di Hollywood che invita le nuove generazioni a riscoprire la magia del cinema classico
Winona Ryder, icona del cinema dagli anni ’80, ha attraversato decenni nell’industria cinematografica, passando da essere la più giovane sul set a diventare una veterana di Hollywood. Grande appassionata di cinema, Ryder ha recentemente espresso la sua frustrazione per la mancanza di interesse verso i film classici da parte delle nuove generazioni di attori.
Winona Ryder: un’icona di Hollywood che invita le nuove generazioni a riscoprire la magia del cinema classico
Durante un’intervista con il Los Angeles Times, l’attrice ha dichiarato di essere delusa dall’apatia di molti giovani attori nei confronti dei grandi film del passato. Ci sono però delle eccezioni: ha menzionato Finn Wolfhard, suo co-protagonista in Stranger Things, come un giovane attore con una passione per il cinema, in particolare per l’attore Elliott Gould, il che la riempie di orgoglio. Tuttavia, altri giovani colleghi sembrano poco entusiasti quando ricevono consigli sui film, spesso criticando la durata delle pellicole.
“Non voglio sembrare disperata” ha spiegato Ryder, “ma alcuni semplicemente non sono interessati ai film. La prima cosa che chiedono è: ‘Quanto dura?'”
In un’intervista con Esquire, Ryder ha rivelato di aver addirittura “pianto” sul set di Stranger Things dopo aver scoperto che nessuno dei giovani attori sapeva cosa fosse un disco in vinile. Questo episodio l’ha portata a riflettere su come l’interesse per la musica, e in particolare per il cinema classico, sembri sempre più lontano per le nuove generazioni. Ha notato che i suoi tentativi di incoraggiare i co-protagonisti a guardare vecchi film vengono talvolta percepiti come condiscendenti, anche se il suo intento è solo di aiutare.
“Penso che i social media abbiano cambiato tutto, e so di sembrare vecchia” ha ammesso Winona Ryder. “Ne sono molto consapevole. Una parte di me pensa: ‘Cavolo, sono come il vaudeville a questo punto?’ Tipo [imitando una voce da anziana], ‘Ehi, ragazzi, abbassate la musica!’ Ma credo fermamente che ci sia una tale ricchezza nella storia del cinema e della fotografia. Non sto dicendo che dovremmo tornare indietro, ma spero davvero che la generazione più giovane trovi il tempo di studiare tutto questo.”