Wonka: un attore affetto da nanismo critica il casting di Hugh Grant come Oompa-Loompa
George Coppen, un attore affetto da nanismo, crede che Wonka avrebbe dovuto scegliere un vero nano per gli Oompa-Loompas
George Coppen, un attore affetto da nanismo, ha richiamato Wonka per aver scelto un non nano come Oompa-Loompa. Coppen ha visto il casting di Hugh Grant nei panni dei dipendenti di Willy Wonka come un passo indietro per le persone con nanismo. “Molti attori con nanismo si sentono come se fossimo stati espulsi dall’industria che amiamo”, ha detto. “Molte persone, me compreso, sostengono che ai nani dovrebbero essere offerti ruoli quotidiani in fiction e soap opera, ma non accade mai. Una porta viene chiusa, ma si sono dimenticati di aprire la successiva”.
George Coppen critica Wonka per aver scelto Hugh Grant come Oompa-Loompa
George Coppen ha anche notato che i precedenti adattamenti della storia di Roald Dahl hanno scelto attori con nanismo per Oompa-Loompas con Deep Roy nel ruolo nel film di Tim Burton del 2005 e George Claydon, Malcolm Dixon, Rusty Goffe, Ismed Hassan, Noman McGlen, Angelo Muscat, Pepe Poupee. “Gli hanno allargato la testa in modo che sembri più grande. Ho pensato: che diavolo gli hai fatto?”. L’attore è meglio conosciuto per il suo ruolo di Sweet Cupid in The School for Good and Evil di Netflix. Anche suo padre, Willie Coppen, era un attore affetto da nanismo ed è apparso in film come La storia infinita, Willow e Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi.
Il regista di Wonka Paul King ha recentemente condiviso i suoi pensieri sul casting di Grant come Oompa-Loompa, affermando che mentre il pubblico potrebbe inizialmente dubitare del CGI utilizzato per dargli vita, pensa che alla fine rimarranno colpiti dallo sforzo. “Grant sembra fantastico”, ha detto. “Ma poiché è CG, sembra terribile finché non sembra buono. E poi dici, ‘Ah, perfetto!’ È un miracolo”. Il regista ha anche continuato a spiegare che ha scelto di mantenere l’aspetto iconico introdotto dal film del 1971 perché è un vero fan e non voleva giocherellare troppo con la grafica del franchise.