Woody Allen ospite a Propaganda Live si mostra senza filtri: “Il politically correct una sciocchezza, l’IA una grande minaccia”
Woody Allen è stato ospite di Diego Bianchi a Propaganda Live, programma in prima serata su La7
Nella serata di venerdì 6 ottobre, il programma Propaganda Live ha trasmesso l’intervista di Diego Bianchi a Woody Allen. Quest’ultimo, regista, sceneggiatore e attore, ha presentato il suo cinquantesimo film, intitolato Coup de Chance durante l’ottantesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.
Woody Allen ospite a Propaganda Live su La7
Il titolo del suo ultimo lavoro ha portato l’intervista a riflettere sul concetto di fortuna. Il regista si è descritto come una persona estremamente fortunata, poiché è entrato nel mondo del cinema in un periodo particolarmente propizio, quando negli Stati Uniti si stava assistendo all’emergere improvviso del cinema indipendente, un fenomeno inesistente precedentemente.
La conversazione tra Woody Allen e Diego Bianchi si è estesa anche a coinvolgere l’intera nazione americana, che il regista ha descritto come incredibilmente fortunata e generosa. Secondo Allen, gli Stati Uniti si impegnano al massimo per aiutare e accogliere coloro che sognano il cosiddetto “sogno americano.”
Riguardo allo sciopero degli attori e degli sceneggiatori, il regista ha evitato di esprimere opinioni sugli aspetti economici, preferendo concentrarsi sull’aspetto dell’intelligenza artificiale (IA). Ha dichiarato che non è accettabile utilizzare l’IA per duplicare il volto, il corpo e l’immagine di un attore senza il suo consenso, considerando questa pratica come una grave minaccia, soprattutto dal punto di vista professionale. In tal senso, si è schierato al 100% a favore degli scioperanti e dei sindacati nell’affrontare la questione dell’IA.
Woody Allen ha sostenuto con veemenza la piena libertà degli artisti e ha lasciato la decisione di guardare o meno un determinato prodotto al pubblico, respingendo l’idea del politically correct e della censura. Secondo lui, le generazioni future rideranno e condanneranno le censure e il politically correct delle generazioni precedenti. Tuttavia, ha osservato che la situazione attuale non sembra essere molto diversa, con richieste di censura per opere letterarie che sono state lette per secoli, ritenendo questa tendenza assurda.