World War Z: il finale del film doveva essere molto diverso perché è stato cambiato?
Stando alla prima versione del film il finale sarebbe dovuto essere molto diverso da quello visto sul grande schermo
Il finale di World War Z, zombie movie con Brad Pitt uscito nel 2013, doveva essere molto diverso. Andiamo a scoprire come era in origine e perché poi è stato cambiato con uno be diverso. Brad Pitt interpreta il personaggio principale, un padre di famiglia che durante lo scoppio di un’epidemia zombie riesce grazie alle sue conoscenze a mettere in salvo la propria famiglia. Il protagonista come in un classico One Man Show si rimbocca le maniche e inizia a cercare un modo per salvare il mondo. Dopo alcune peripezie l’uomo arriva in un edificio che non è nient’altro che l’ultimo baluardo scientifico dell’intera umanità.
Qui grazie ad un atto estremamente eroico e coraggioso capisce come sconfiggere il virus e riportare la situazione alla normalità. Il film si chiude con alcune immagini che fanno vedere come gli zombie siano stati sconfitti e come l’uomo si stia riprendendo la Terra. Questo finale ottimista, eroico e pieno del classico spirito americano però non era stato preventivato. In origine il film si sarebbe dovuto chiudere con un finale più cupo.
Il finale di Wordl War Z sarebbe dovuto essere ben diverso da quel che abbiamo visto
In origine il protagonista Gerry Lane insieme alla soldatessa Segen invece che volare verso il centro di ricerca dell’OMS vola verso Mosca. Qui, attraverso un salto temporale, scopriamo che l’uomo ha continuato la sua lotta contro gli zombie senza poter più entrare in contatto con la sua famiglia. Lane si accorge che a causa del freddo tipico dell’inverno russo gli zombie si muovono più lentamente; un elemento fondamentale per poterli sconfiggere e debellare di conseguenza la minaccia. Riuscito a tornare in contatto con sua moglie il protagonista scopre che la moglie ha dovuto instaurare una relazione con un paracadutista interpretato da Matthew Fox per tenere al sicuro sé stessa e i suoi figli. Lane decide così di ritornare negli Stati Uniti insieme a Segen e un personaggio di nome Simon per riabbracciare la propria famiglia.
Dopo aver visto il film con questo finale sia Pitt che i dirigenti della Paramount hanno espresso dei dubbi a riguardo, giudicando il finale come “frettoloso e incoerente”. Per porre rimedio alla situazione la Paramount ha ingaggiato Damon Lindelof per riscrivere così la sceneggiatura, causando un importante aumento del budget. Nonostante tutto il film ha avuto un buon successo, portando la produzione a ipotizzare un sequel.