007: Road To a Million, la recensione del reality game di Prime Video ispirato a James Bond

La nuova serie reality Amazon Original è un'avventura di impronta cinematografica in giro per il mondo in cui gli sfidanti affrontano prove ispirate all'universo di James Bond

Se siete amanti dei reality game e, soprattutto, di James Bond forse dovreste sapere che dal 10 novembre 007: Road to a Million è disponibile su Prime Video. Creata dagli stessi produttori della saga cinematografica e presentata dall’attore Brian Cox questa serie traspone, infatti, nelle dinamiche di un gioco a metà strada tra Pechino Express e Celebrity Hunted tutto l’universo bondiano, disseminando di riferimenti ed easter eggs ogni episodio, con l’intento di riproporre lo spirito alla base dei film tratti dai romanzi di Ian Fleming.

In quest’ottica non potevano allora che essere le location a farla da padrone negli otto episodi del game show Amazon Original, riflettendo uno degli elementi più riconoscibili dell’estetica bondiana. Ecco allora i concorrenti contendersi il premio attraverso ogni angolo del globo, in ogni stato o località che abbia solcato il mitico agente con licenza di uccidere. Alle prese con sfide di abilità o corse contro il tempo le nove coppie di concorrenti dovranno così dimostrare di essere all’altezza del compito assegnatogli e dell’ambito premio finale di un milione di sterline. Un gioco di chiara ascendenza cinematografica ma che non scorda il suo statuto di reality. Con tutti i pro e i contro che questo comporta.

Indice:

Il gioco – 007 Road To a Million recensione

Nove coppie eterogenee (“uno spaccato della Gran Bretagna di oggi”), sette paesi, 10 domande disseminate in giro per il mondo e un montepremi sempre più alto in palio. La coppia che arriva alla fine vince un milione di sterline. Semplice no? In teoria. Perché in 007: Road to a Million non conta tanto la meta ma il viaggio. Ecco allora i concorrenti alle prese con vulcani da scalare, foreste da attraversare, enigmi da risolvere, in balia delle regole di un villain senza scrupoli (Brian Cox) e con il solo sostegno del proprio compagno di viaggio.

Nel mezzo, location più o meno iconiche legate alla saga cinematografica, situazioni ricorrenti nel mondo bondiano e sfide mano a mano sempre più impegnative. Un’avventura che si dispiega tra oggetti di scena e prove di chiara derivazione bondiana prendendo la forma di un action corale con personaggi ordinari immersi in situazioni più grandi di loro. Chi vincerà?

007 Road To a Million recensione

007: Road To a Million. 72 Films

James Bond è stato qui

Dalla Matera di No Time to Die, alle Higland scozzesi di Skyfall, dalla Venezia di Casino Royale alla foresta amazzonica di Operazione spazio, passando per la Giamaica di Licenza di uccidere e le Alpi svizzere di Al servizio segreto di Sua Maestà. Tocca decine di località e almeno tre continenti Road to a Million, rivivendo le mille avventure dell’agente segreto più famoso del mondo. Un reality che è anche un viaggio nei luoghi bondiani più celebri e iconici. Quasi un documentario per appassionati (la funzione X-Ray di Prime qui è fondamentale e funge da vera e propria guida) più che una sfida o una gara a premi.

Sta probabilmente in questo la maggior differenza tra Road to a Million e altri programmi simili. In una cinefilia attenta ai fan della serie e al suo spirito tanto quanto alle dinamiche (ben più risapute) del gioco a premi. È così che prende vita un ibrido a metà strada tra la rievocazione e il quiz, tra una confezione decisamente cinematografica (le riprese, i colpi di scena, i cliffhanger) e i più triti luoghi comuni del reality (le confessioni, i momenti di commozione, le sfide contro se stessi).

007 Road To a Million

007: Road To a Million. 72 Films

Un reality dall’anima (moderatamente) action

Sono proprio le dinamiche da reality a essere immerse a forza nel mondo di 007. Un mondo disseminato di citazione ed easter eggs tutti da scoprire, dalle valigette contenenti le domande per i concorrenti ai mezzi di trasporto per attraversare le location più disparate, dagli oggetti di scena (le auto, i drink, gli abiti, i gadget, i gioielli) alle situazioni ricorrenti, comprese le sfide che di volta in volta vengono proposte ai partecipanti.

Tra i rettili di Vivi e lascia morire, la tarantola di Licenza di uccidere e le arrampicate di Si vive solo due volte, tra le corse sui tetti dei treni di Skyfall, la cassa sommersa di Operazione tuono e i piranha di Si vive solo due volte, è così che Road to a Million fa proprio (fino a un certo punto, non siamo a Takeshi’s Castle) lo spirito action e adrenalinico dei suoi film di riferimento, cercando di contaminare e movimentare le dinamiche ormai stantie dell’ennesimo reality show. Ecco allora alle citazioni infinite accompagnarsi anche un’attenzione maggiore per la messa in scena, attraverso inquadrature curate, immancabili shaky cam e suggestive riprese aeree.

007 Road To a Million recensione

007: Road To a Million. 72 Films

Un mix riuscito?

Quello che ne esce è un programma dalla struttura solida ed equilibrata che però non rinuncia agli aspetti più risaputi del suo genere di appartenenza. Dalle confessioni dei concorrenti davanti alla macchina da presa alle dinamiche di coppia più disparate, tra mariti in cerca di riscatto, padri desiderosi di recuperare il tempo perduto e fratelli pronti a sostenersi contro le avversità, tutto finisce così col sembrare inevitabilmente troppo “scritto” e prevedibile. Anche se il fascino delle location e l’inventività (altalenante) delle situazioni riescono comunque a mantenere viva l’attenzione.

E se la struttura della serie potrebbe sembrare a tratti ridondante (le ambientazioni tornano ciclicamente, le dinamiche tra i concorrenti sono basilari e le sfide non sempre sono coinvolgenti o si differenziano di molto l’una dall’altra), l’idea alla base non è delle più infelici. Perché quello che 007: Road to a Million sa fare (pur senza mai nominare esplicitamente James Bond) è rimandare continuamente alla saga cinematografica, ridestando, per lo meno, l’interesse nei suoi confronti.

007: Road To a Million

Voto - 6

6

Lati positivi

  • L'idea di costruire un reality game attorno alla saga di 007 funziona, soprattutto per la varietà delle location
  • La scarsa originalità delle sfide è bilanciata da una regia di chiara impronta cinematografica

Lati negativi

  • Le dinamiche da reality, con i concorrenti “scritti” per essere prima di tutto personaggi, sono troppo accentuate e tolgono quel poco di autenticità che avrebbe fatto bene al programma
  • Le decine e decine di citazioni a lungo andare potrebbero sembrare un giochino fine a se stesso, lasciando la vera essenza di Bond fuori dalla serie

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