A Star Is Born: recensione del film con Bradley Cooper e Lady Gaga
Bradley Cooper per la prima volta alla regia con A Star is Born ci racconta una storia di amore e successo
Presentato in anteprima mondiale alla 75° Mostra del Cinema di Venezia nella sezione Fuori Concorso A Star is Born, film di cui vi presentiamo la recensione, vede protagonista l’inedita coppia formata da Bradley Cooper e Lady Gaga. Per lui si tratta del primo film in cui oltre che recitare firma anche la regia, per la popstar si tratta invece del primo ruolo da protagonista. Bradley Cooper, è anche co-sceneggiatore e produttore, Lady Gaga, invece, riprende il ruolo già portato sullo schermo da attrici come Janet Gaynor, Judy Garland e Barbra Streisand. Il film era in produzione dal 2011 per conto della Warner Bros. e all’inizio Clint Eastwood si sarebbe dovuto occupare della regia mentre Beyoncé avrebbe dovuto interpretare la protagonista. Sappiamo poi come invece è andata. A Star Is Born è stato proiettato anche al Toronto International Film Festival.
Non si tratta proprio di una novità, A Star is Born è la rilettura di una storia d’amore e musica portata sullo schermo per ben tre volte. L’ultima, alla quale Cooper si è liberamente ispirato per la sua versione, è quella del 1976 interpretata da Barbra Streisand e Kris Kristofferson. Pare che per il provino di A Star is Born, durato ben otto ore, Bradley Cooper abbia imposto a Lady Gaga di struccarsi dicendole: “Togliti tutto il trucco, ti voglio naturale”. E così a miss Stefani Germanotta, regina del trasformismo, non è rimasta altra scelta che disfarsi di tutti i trucchi e gli artifici e togliersi la maschera. In questo modo la Lady della musica pop ci regala la più significativa e vera delle sue performance.
Indice
Trama – A star is born, la recensione
Jackson Maine (Bradley Cooper) è un musicista country rock che ha raggiunto il successo pagando però un caro prezzo. Non molla mai la bottiglia e non disdegna nemmeno le droghe. Per non parlare dei demoni del passato che lo tormentano. In un bar dove si esibiscono delle drag queen incontra Ally (Lady Gaga), che ha una bellissima voce, compone canzoni struggenti ma, dice lei, non ha mai sfondato nello showbiz perché non abbastanza avvenente per i canoni del mondo dello spettacolo. I due si innamorano e lui decide di farla diventare una cantante. La invita dunque ad esibirsi con lui sul palco per qualche duetto. Il video di loro due che cantano insieme impazza sul web e un manager dello spettacolo contatta Ally e le promette che farà di lei una star. Il decollo della carriera di Ally renderà Jackson geloso e incapace di reagire, tanto da spingerlo a cadere a picco nel vortice dell’alcolismo.
No, non è un musical
La musica è una cifra importante del film, tanto da aprirlo. La prima scena infatti è ambientata proprio sul palco con Jackson e la sua band mentre suonano le loro canzoni a tutto volume. Ma attenzione non si tratta di un musical. Il film è incentrato sui due protagonisti, sul loro rapporto con la musica e su cosa voglia dire per loro. La loro sarà una continua ricerca delle giuste parole comporre canzoni e per esprimere loro stessi. “La musica non è altro che una scala di dodici note che si ripetono in ottave diverse. È sempre la stessa storia. Che si ripete all’infinito. Quello che può fare un’artista è dare al pubblico la sua personale interpretazione di quelle note”, dice Jackson nel film.
E si capisce subito che per i due protagonisti la musica è vita ed è solo quando cantano che gli attori danno il meglio di sé. Così come i personaggi che interpretano dopotutto. Tutte le musiche e le canzoni del film sono originali, compresa la bellissima The Shallow (vincitrice del premio Oscar per la miglior canzone). Bradley Cooper per rendere al meglio sul set si è preparato per un anno intero allenandosi con un vocal coach; un ulteriore aiuto è poi arrivato da Lady Gaga che ha costretto Cooper “a tirare fuori il cantante che è in lui”. E, beh, missione compiuta. Un plauso particolare ai testi e agli arrangiamenti delle canzoni, sentire per credere.
L’incredibile chimica tra i due protagonisti- A star is born, la recensione
È davvero “nata una stella”: la Lady Gaga attrice che vestendo gli inediti panni da protagonista mette in scena un personaggio intenso. Il confine tra artista e persone si fa sempre più labile nel corso della pellicola, facendo trasparire, forse, la vera Stefani Germanotta. “Non sono mai entrata negli standard richiesti dal mondo dello spettacolo, all’inizio tutti mi hanno chiesto di rifarmi il naso, di rifare questo o quello. Ma essere fuori dal canone non mi dispiace, anzi”, ha affermato la stessa Lady Gaga. E nel film la vediamo proprio al naturale, con i lineamenti marcati e il naso con cui è nata, liberi dal make up e dalle luci puntate per coprire ogni minimo difetto.
Coraggiosa anche la scelta che fa Bradley Cooper di esordire alla regia, correndo un bel rischio nel reinterpretare una love story di culto romantica e al contempo drammatica come quella di A Star is Born. Scelta che a posteriori si è rivelata azzeccata. Grazie ad una regia semplice e senza eccessi, Cooper si è limitato a riportare sullo schermo l’incredibile chimica nata sul set giorno dopo giorno tra lui e Lady Gaga. E quando due attori appaiono sinceri sullo schermo diventa facile per chi guarda abbandonarsi alle emozioni.
A Star Is Born
Voto - 7
7
Voto
Lati positivi
- La chimica tra Lady Gaga e Bradley Cooper
- Le musiche e i testi originali delle canzoni del film
Lati negativi
- Si tratta di una love story di culto e forse non stupirà chi conosceva già la storia