Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald: recensione del secondo capitolo della saga
Dopo la lunga attesa il momento è finalmente arrivato, ed ecco quindi la nostra recensione di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald
Quando esordì nelle sale cinematografiche nel 2016, Animali Fantastici e dove trovarli fu un successo globale. Non solo rilanciò una saga – quella di Harry Potter – ma diede avvio a un nuovo franchise di spessore. Riportando, tra l’altro, la magia che aveva fatto sognare (e che fa tutt’ora) intere generazioni; incantate dal mondo della magia, sia filmica sia letteraria, sprigionata dalla penna di J.K.Rowling. Eccoci quindi a parlare nella nostra recensione di Animali Fantastici – I Crimini di Grindelwald.
E se il paragone con il primo capitolo è inevitabile, Animali Fantastici 2 sceglie una strada differente da quella già tracciata. I toni più fiabeschi lasciano maggiore spazio ad atmosfere decisamente più cupe (pur rimanendo presenti), ben gestite grazie alla regia di David Yates. E, sopratutto, grazie alla sceneggiatura firmata da J.K.Rowling, la quale ricopre il ruolo di madrina non lasciando nulla al caso, con notevoli rimandi alla saga che l’ha resa celebre in tutto il mondo. Tra elementi da lodare ed altri che, a nostro parere, non convincono, noi di Filmpost.it vi presentiamo la nostra recensione di Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, in attesa delle vostre opinioni.
Indice
La trama – Animali Fantastici I Crimini di Grindelwald recensione
Se nel primo capitolo di Animali fantastici ci si era concentrati di più sulla figura di Newt Scamander, questa volta l’esperto di creature magiche lascia il posto a due dei personaggi più attesi. Albus Silente e Gellert Grindelwald, che per quanto non occupino la maggior parte dello screen time si stagliano sulla scena canalizzando tutta l’attenzione del pubblico. Il film prende avvio proprio dall’evasione del mago oscuro, presentatoci come un leader in ascesa. Grindelwald ha un grande seguito, che sia negli States (come ci era stato mostrato) o in Europa, dove il suo potere ha causato più danni. Ed è proprio in Europa, tra una nebbiosa Londra e una caotica Parigi che l’azione si sposta, seguendo il percorso non solo di Grindelwald, ma anche di Credence, che nella capitale Francese è fuggito. Lasciandosi alle spalle, se vogliamo dirlo, più domande che risposte
E sono queste domande che tormentano Credence a svolgere un ruolo fondamentale nella narrazione del film. Tramite il mistero dell’identità del giovane obscuriale la storia si dirama in più direzioni, raggiungendo individui inaspettati, con rivelazioni che lasciano a bocca aperta (nonostante gli indizi disseminati). E insieme a Credence e Grindelwald, giunto in Francia proprio per corrompere l’obscuriale, a Parigi ritroviamo tutta la vecchia guardia. Newt Scamander in primis; al suo fianco l’irreprensibile babbano (o meglio, no-mag) Jacob e le due sorelle Tina e Queenie Goldstein. Ovviamente, accompagnati da nuovi personaggi, il cui ruolo all’interno della storia non sarà da sottovalutare per molteplici ragioni – che siano queste collegate alla trama, o a un amarcord della saga originale.
E mentre a Parigi seguono i primi scontri, a Londra si viene catapultati nelle atmosfere magiche che con Harry Potter tutti avevano imparato ad amare. Le inquadrature su Hogwarts sono un chiaro espediente per ricollegarci a quella parte sentimentale su cui la saga gioca molto (peccato di averle viste già tutte nei vari trailer); e la figura di un giovane ed elegante Albus Silente, interpretato da un ottimo Jude Law, permette allo spettatore di ritrovarsi a casa.
La sceneggiatura – Animali Fantastici – I crimini di Grindelwald
Sarebbe bello poter dire che Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è un film perfetto. Tuttavia non sarebbe corretto. Per quanto nel complesso risulti essere un film decisamente accattivante e bello da vedere, è impossibile – soprattutto per un fan della saga, che conosce i libri e la cronologia del mondo creato da J.K.Rowling – rimanere impassibile davanti certe mancanze o addirittura errori grossolani.
Partiamo dal principio, quindi la narrazione principale. Sicuramente il soggetto funziona; è ben strutturato e incisivo. Tuttavia, si perde un po’ troppo in spiegazioni che si richiamano più a una scrittura letteraria che a una filmica; dove, solitamente, sta allo spettatore ricostruire i pezzi mancanti con collegamenti logici. Il problema di fondo del film è che non c’è quasi nulla da ricostruire, perché gli elementi ci vengono dati come blocchi unici da prendere per buoni, senza questioni ulteriori. Nonostante questo, lo sviluppo della storia prosegue senza intoppi dall’inizio alla fine, forti anche i “siparietti” (se così vogliamo chiamarli) sentimentali che intervengono a smorzare la tensione.
La storia funziona, dicevamo. Ma è la coerenza che le soggiace ad incorrere in intoppi vistosi. Qui difatti è possibile rilevare errori nella continuità cronologica che i fan della serie hanno imparato ormai a conoscere; elemento che, se può passare inosservato agli occhi di uno spettatore medio, sicuramente non può sfuggire a chi invece con Harry Potter è cresciuto. La problematica di fondo è che sembra passare il secondo piano il fatto che Animali Fantastici non è una saga a sé stante, ma si pone come parte di un multiverso. E come tale deve integrarsi al canone senza causare divergenze con lo stesso. Questo, purtroppo, non avviene in più di una occasione.
I personaggi – Animali Fantastici I crimini di Grindelwald: recensione
Come accennato in precedenza, nel film spiccano senza ombra di dubbio due personaggi. Da una parte Gellert Grindelwald, mago oscuro il cui retroscena è celebre grazie alla saga principale (soprattutto quella letteraria); dall’altra Albus Silente, uno dei più grandi maghi di tutti i tempi, introdotto in questo secondo capitolo per la prima volta. Grazie alle brillanti interpretazioni dei due attori – le migliori dell’intero film – i due maghi dal passato interconnesso si stagliano con prepotenza sulla scena, canalizzando gran parte dell’attenzione del pubblico senza particolari difficoltà.
Il Silente di Jude Law è una persona composta, elegante; diversa dall’eccentrico Silente che ci viene presentato nei libri di Harry Potter, ma sicuramente ben inserito in questo contesto. Law riesce, poi, con poche mosse e sguardi canalizzati nei primi piani tanto cari a Yates a filtrare senza problemi l’essenza del personaggio; il suo tormento viene esplicitato in maniera discreta, in pieno stile Silente.
Johnny Depp d’altro canto si riprende dalle critiche ricevute per il breve cameo del primo capitolo. Ne I Crimini di Grindelwald dà vita a un personaggio carismatico, che riesce ad incutere timore grazie anche alla sua presenza scenica.
E se questi due personaggi acquistano spessore, ne perdono un po’ i protagonisti del primo capitolo. Newt, Jacob, Tina e Queenie, pur essendo ancora tra i protagonisti, risultano più marginali. Questo anche in virtù di una coralizzazione del cast che va ampliandosi, dando più rilievo anche a personaggi nuovi. I quali, come il fratello di Newt, Leta Lestrange o ancora la maledictus Nagini ci restituiscono delle interpretazioni convincenti, decisamente da apprezzare. Così come quella di Ezra Miller nel ruolo di Credence, che per quanto poco sfruttato ha saputo mantenere la scena con facilità. Di fondo è possibile affermare che la gestione del cast è stata portata avanti con successo, anche se qualche caratterizzazione (prima tra tutte quella di Queenie) ne ha risentito.
Aspetti tecnici
Visivamente parlando Animali Fantastici 2 è un film che sorprende. I duelli, gestiti in maniera tale da non risultare pesanti o eccessivi, catturano lo sguardo con una facilità disarmante. Costringendo lo spettatore a tenere gli occhi fissi sullo schermo e a trattenere il fiato per tutto il tempo in cui essi prendono atto. Allo stesso tempo, gli effetti speciali utilizzati per dar vita alle creature magiche reggono il confronto con la straordinaria resa scenica del primo capitolo della saga.
La regia è molto adatta alla costruzione del film; per quanto tenda a sviluppare un movimento un po’ troppo sontuoso ed estetizzante nel primo quarto d’ora, per poi regolarizzarsi su un ritmo decisamente meno pretenzioso. Yates riesce, con inquadrature ben gestite e numerosi primi piani (anche in soggettiva) a rendere Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald non solamente un film sulla magia, ma una pellicola che conserva gran parte della sua componente umana. La fotografia ci restituisce belle panoramiche, soprattutto tra Londra e Parigi, e dei toni scuri che senza dubbio ben si adattano alla pellicola. Il montaggio appare dinamico; a tratti, forse, anche troppo. Come se qualche scena fosse stata eliminata in ultima istanza. Restituendo in certe scene l’idea che ci sia qualcosa che manchi.
Considerazioni finali – Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald, la recensione
Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald è un film complesso. E soprattutto è un film diverso a seconda dello spettatore. Se chi si accinge ad andare al cinema è qualcuno che conosce Harry Potter come lo conoscono tutti, come un “fan occasionale”, potremmo dire, la visione gli lascerà senza dubbio qualcosa di diverso rispetto a chi invece è entrato in sala pieno di aspettative. E soprattutto pieno di conoscenza del mondo creato da J.K.Rowling.
Chi tra di voi fa parte di questa seconda categoria, non potrà fare a meno di apprezzare il film, il quale si presenta in ogni caso caratterizzato da una grande potenza visiva e riesce a intrattenere dall’inizio alla fine. Tuttavia, è anche probabile che all’apprezzamento segua una qualche forma di amarezza. Quasi un sentimento di disillusione per una storia che poteva fare di più con qualche accortezza narrativa; ma che senza dubbio non deluderà nei capitoli successivi. I quali risulteranno essere meno di transizione di questa seconda pellicola; il cui merito è stato quello di risistemare tutti gli interpreti dividendoli in due fazioni. Fazioni che, come la storia insegna, saranno destinate a scontrarsi in un’epica battaglia finale che, si spera, non tradirà le aspettative.
Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald
Voto - 6.5
6.5
Lati positivi
- Ottima interpretazione di tutti gli attori
- Visivamente dà spettacolo
- Storia che ti cattura dall’inizio alla fine
Lati negativi
- Film di evidente transizione
- Problemi di sceneggiatura
- Poco incisivo