Becoming: recensione del documentario su Michelle Obama
Un intimo e interessante viaggio nella vita dell'ex First Lady
“There is none like you”: è con questa frase ricorrente che si apre Becoming – La mia storia, il documentario Netflix su Michelle Obama di cui vi proponiamo la nostra recensione. L’ex First Lady della Casa Bianca è in macchina e ascolta della musica e questa frase, sebbene presa da una canzone dedicata a Dio, calza a pennello per la storia. Perché è proprio l’unicità ad essere al centro di Becoming. Il documentario è tratto dall’omonimo libro di mémoires che Michelle Obama ha scritto per raccontare la sua storia. Uscito a novembre 2018 il libro l’ha portata in un lungo, estenuante ma anche profondamente illuminante, tour in giro per l’America.
Ed è proprio da qui che il documentario inizia, raccontandoci chi è questa donna, perché ha deciso di scrivere questo libro e cosa vuole fare della sua vita ora. Una storia che Netflix ha aggiunto al suo catalogo e che ci regala una prospettiva certamente inedita di questa donna; ci mostra quel lato che non ci è stato possibile vedere prima, ma soprattutto che lei decide di mostrarci. Un interessantissimo spunto di riflessione, un esempio da seguire e un prodotto valido. Ma analizziamolo meglio nella nostra recensione.
Indice:
- La trama
- Non essere fuori posto
- Michelle, Barack e gli Obama
- Una nuova vita
- Considerazioni tecniche
- Considerazioni finali
La trama – Becoming, la recensione
Il documentario racconta semplicemente Michelle Obama. Una storia, la sua, che parte dal South Side di Chicago degli anni 60 fino al 2018-19 in cui si è interamente dedicata al tour del libro. L’ex First Lady si racconta con fascino, carisma e semplicità. Lo fa davanti a folle oceaniche che hanno riempito stadi e palazzetti, così come si è raccontata nel libro. Il documentario porta lo spettatore nel backstage e sui palchi al fianco della donna e dei suoi moderatori, scelti personalmente. La narrazione poi non esclude nessun momento della sua vita; dal rapporto con la famiglia alla sua adolescenza e giovinezza; l’università; l’incontro con Barack e la loro famiglia; gli otto anni alla Casa Bianca e infine questa nuova parentesi della sua vita in cui incontra i suoi lettori e tantissimi giovani, per cui è un’ispirazione. Un prodotto che ci fa entrare di soppiatto nella sua incredibile storia.
Becoming. Netflix, Higher Ground ProductionsNon essere fuori posto
Una delle tematiche più interessanti e che rappresenta un ottimo spunto di riflessione all’interno del documentario, è l’idea di far parte di qualcosa. Michelle durante il tour ha incontrato numerosi gruppi di lettori di tutte le età, ma ammette di aver grandi aspettative e di essere profondamente interessata al dialogo con i più giovani. Alcuni di questi le chiedono chiaramente come possano sentirsi parte del mondo in cui vivono. Michelle Obama è cresciuta nel South Side di Chicago, considerato un luogo difficile per la criminalità e culla di grande varietà etnica. Negli anni 70 molti bianchi lasciarono la zona a causa della presenza dei neri e la famiglia di Michelle visse a pieno questo periodo. Lei sa quindi cosa significhi non essere riconosciuti, essere ignorati e considerati indegni. La cosa che l’ex First Lady suggerisce ai giovani è di essere sempre se stessi.
Manda un messaggio estremamente importante nello spiegare che tutti, indipendentemente dal colore della pelle, appartengono ad un luogo e sono importanti. A coloro che non si sentono rappresentati e invisibili, Michelle spiega che l’invisibilità dipende da loro stessi. Solo se si è in grado di trovare la propria strada, di riconoscere che la propria voce esiste e ha lo stesso valore di quella degli altri, allora non ci si sentirà più invisibili. In prima persona ha sperimentato duri colpi a cui non ha però permesso di scalfirla profondamente, ma che ha usato come incentivo. Nessuno ha l’autorità e il diritto di dire ad un’altra persona cosa questa può o non può fare, soprattutto in nome del colore della pelle o di qualunque altro elemento che lo renda “diverso”. Dotata di determinazione e di passione, Michelle afferma e dimostra in prima persona che chiunque può raggiungere l’obiettivo che si è prefisso.
Michelle, Barack e gli Obama – Becoming, la recensione
L’altra grande parentesi che Michelle non può non affrontare nel suo libro è l’incontro con Barack. Il loro rapporto è un altro dei punti che vorremmo approfondire nella nostra recensione di Becoming. Prima di essere conosciuti universalmente come gli Obama, sono stati Michelle e Barack. Incontrati per motivi di lavoro, dopo del tempo hanno cominciato a frequentarsi. La cosa che abbiamo apprezzato del racconto è stata la reciprocità nel loro rapporto. Michelle ha voluto essere, fin da subito, alla pari di suo marito. Sebbene Barack avesse una personalità molto forte e determinata questo non ha spinto Michelle ad essere semplicemente un accessorio del marito. La sua voce ha sempre contato quanto quella di Barack, i suoi desideri sono validi quanto quelli di lui. Alla base del rapporto c’è fiducia, desiderio di spronarsi a vicenda e un profondo rispetto. Anche il loro, come tutti i matrimoni non è stato perfetto.
Questo ha indubbiamente permesso loro di occupare la Casa Bianca non come moglie e marito, ma come una squadra. Barack non è mai stato da solo durante questa parentesi, lui aveva il suo ruolo e Michelle il proprio come First Lady. Una compagna che non si è limitata ad occupare la sedia vicino a quella del Presidente nelle cerimonie pubbliche, ma che ha, attivamente, scelto di dare un senso a quel ruolo. Ogni azione, ogni dichiarazione che entrambi facevano veniva sottoposta a scrutinio ed entrambi hanno cercato di instillarvi significati profondi. Tutto questo ha contribuito a creare su di loro delle pressanti aspettative spingendoli a vivere in uno stato di allerta continua. Un evento, quello dell’elezione presidenziale, chiaramente sconvolgente, che ha sradicato la loro vita ma che al contempo ha concesso loro l’onore più grande che potessero avere, realizzato in quegli otto anni con serietà e coscienza.
Una nuova vita
Il viaggio di Becoming, lo abbiamo già visto nella nostra recensione, non è solo il tour per la presentazione di un libro, ma è anche un percorso per colei che lo ha scritto e i suoi lettori. Dopo otto anni alla Casa Bianca con un determinato tenore di vita, responsabilità e aspettative, Michelle si è trovata come tutte le persone che chiudono un capitolo della loro vita. Non si può tornare indietro a chi si era prima, che ci piaccia o meno, non siamo più gli stessi. Soprattutto dopo un evento così significativo come quello che lei e la sua famiglia hanno vissuto. Ed è così che l’ex First Lady della Casa Bianca diventa esattamente come i suoi lettori più giovani. Anche lei sta cercando di capire cosa vuole fare nella vita, dopo che quella parentesi che l’ha resa chi è oggi, è finita. Una parentesi intensa ma pur sempre qualcosa di non definitivo.
Il messaggio è applicabile a tutti: non smettere mai di imparare e di diventare chi si vuole essere, non importa l’età. Il segreto è proprio questo. Una lezione di umiltà e soprattutto di grande maturità. Il cambiamento, la capacità di rimettersi sempre in gioco, sperimentare, tutto questo è ciò che ci rende diversi. Ci permette di scoprire cose nuove e di sperimentare nuove versioni di noi stessi. La sua è una storia di crescita costante e di rinnovamento. Una storia che riesce a coinvolgerci perché raccontata con parole semplici, un tono che ci rassicura e che allo stesso tempo ci scuote. Spinge i suoi lettori a mettersi sempre in discussione fino a quando non si è sicuri di aver trovato la propria voce e il coraggio di alzarla per dimostrare al mondo che questi esistono. Un racconto di speranza e di accettazione di se stessi.
Considerazioni tecniche
Dal punto di vista tecnico Becoming, documentario oggetto della nostra recensione, racconta la storia in una piacevole ora e mezza. Al livello della costruzione della narrazione ci sono delle alternanze di piani temporali. Ci sono sequenze esclusivamente da documentario con foto di famiglia prese dal periodo dell’infanzia. Si alternano anche frammenti video della campagna elettorale di Barack e degli anni alla Casa Bianca. Lo spettatore è riportato al presente con spezzoni in cui è la stessa Michelle che parla alla telecamera ovunque si trovi, in macchina o altrove. Poi frammenti tratti dal tour stesso; il backstage con il suo ufficio stampa e tutti i responsabili dietro le quinte; gli incontri con i lettori, seguendo anche le storie di alcuni di loro. Ma anche scene tratte dalle varie tappe del tour, interviste con i moderatori, che si alternano da Oprah Winfrey a Stephen Colbert.
Non sono mancati anche gli interventi dell’ex Presidente, delle figlie e della famiglia di Michelle, che le sono stati vicini in questa avventura. La colonna sonora è perfettamente in linea con i messaggi positivi che ha lanciato nel libro e che ha amplificato con il tour, scelte davvero ad hoc. L’unica critica che ci sentiamo di fare è legata alla conclusione, alquanto affrettata. Per come è stata raccontata, toccando molte tematiche, avremmo apprezzato un modo diverso di concludere la narrazione, magari meno brusco. Per il resto è un documentario volto ad esaltare la figura di questa donna incredibile che non ha solo ottenuto visibilità, ma che ha saputo tenersela stretta e utilizzarla in maniera produttiva ed efficace. I palazzetti affollati e la reazione delle persone dimostrano quanto lei e la sua famiglia siano entrati nel cuore di una parte di America che si è sentita rappresentata e rispettata.
Considerazioni finali – Becoming, la recensione
Concludendo la nostra recensione di Becoming – La mia storia, ne consigliamo caldamente la visione. Il documentario non è solo una trasposizione del tour del libro, ma è anche un’ottima occasione per riflettere su quelle tematiche che Michelle tratta nella sua opera. Dimostra il suo interesse nei confronti delle minoranze, nei confronti dei giovani che rappresentano il futuro del Paese. Una riflessione che sebbene sia fatta in America può essere applicata anche al nostro Paese. Qui dove sono proprio i giovani quelli che non sono valorizzati come meriterebbero. Un prodotto che ci fa riflettere anche sullo stato delle minoranze, su chi è diverso e su come anche oggi nel nostro Paese questo sia considerato (purtroppo ancora da molti) un pericolo. Un’esortazione a capire che tutti hanno una storia. Tutti hanno una vita che deve essere rispettata e non disprezzata solo perché diversa da quella della maggioranza.
Una storia scorrevole, interessante e illuminante che ci mostra quanto questa donna abbia fatto e quanto ancora voglia fare. Con questo documentario Michelle ha raccontato, per ciò che ha potuto, alcuni momenti di quegli otto anni vissuti nella Casa Bianca. Quanto sia stato difficile ma anche importante il loro ruolo, la prima coppia di Presidente e First Lady, nera. Il racconto mostra una donna, prima che una madre e un moglie. Una persona che dà valore a chi ha di fronte, che lo guarda negli occhi e lo ascolta. Riesce ad ispirare e a far emozionare con la sua semplicità, la sua determinazione, il suo carisma e la sua ironia. Uno spaccato su alcuni aspetti della vita di una persona che ha riscosso approvazione e sostegno in tutto il mondo e che non sarà ricordata solo come la moglie di un presidente, ma in primis come una donna.
Becoming
Voto - 7
7
Lati positivi
- Una storia che fornisce ottimi spunti di riflessione
- Narrazione ottimista e intelligente
Lati negativi
- Conclusione affrettata e brusca