Blockbuster: la recensione della serie tv Netflix con Randall Park
È su Netflix, dal 3 novembre, la serie tv sul famoso franchise di noleggio film
Blockbuster, di cui vi proponiamo la nostra recensione, è la nuova serie tv diretta da Payman Benz, Jackie Clarke, Katie Locke O’Brien e Aleysa Young. In scrittura c’è Vanessa Ramos, autrice di Superstore e Brooklyn Nine-Nine. La serie è disponibile su Netflix dal 3 novembre (qui il trailer). Lo show è ambientato a Bend, una cittadina dell’Oregon, il luogo in cui esiste l’ultimo Blockbuster di tutto il mondo. Il direttore è Timmy Yoon (Randall Park), un uomo gentile e pieno di sogni. Ha iniziato a lavorare in questo videonoleggio da quando andava alle medie.
Appena scopre che il suo esercizio è l’unico in tutto il mondo, studia un piano per non farlo fallire e non perdere il proprio staff, che comprende Eliza (Melissa Fumero), Connie (Olga Merediz), Carlos (Tyler Alvarez), Hanna (Madeleine Arthur) e Kayla (Kamaia Fairbun). La serie è indirizzata agli spettatori che amano le battute e i riferimenti cinematografici e televisivi. Se siete curiosi di conoscere il nostro parere sulla serie, proseguite nella lettura della nostra recensione di Blockbuster.
Indice
- La serie tv è pura nostalgia per i cinefili
- L’amore per il cinema è evidente, ma ancora di più, le storie dei singoli personaggi
- Da una passione per delle videocassette, nasce un’azienda multi-milionaria
La serie tv è pura nostalgia per i cinefili – Blockbuster recensione
Alla base della serie c’è il prendere il giro l’algoritmo delle piattaforme streaming (di cui non si fa nessun nome) e viene sottolineata l’importanza di non perdere il contatto fisico con le persone. Ovviamente, viene elogiata la magia di uscire di casa, alla ricerca di un bel film e magari fare amicizia con i presenti. Sin dalle prime battute dei personaggi si capisce quale sarà il mood dello show. C’è leggerezza, umorismo semplice, così come i protagonisti. Ben scritti, ma, purtroppo, già visti. Così come tutte le dinamiche che si attivano tra loro. Da un certo punto di vista, Percy (J.B. Smoove), proprietario di un negozio per addobbi di feste, dovrebbe essere quello che potrebbe dare una scossa alla storia e ai personaggi. Purtroppo, però, anche lui ha una personalità già vista. L’arco narrativo di tutti i protagonisti è scontato e telefonato. Timmy ha una cotta per Eliza, Connie, la più anziana, lavora lì per non annoiarsi a casa e stare in compagnia, Carlo vuole diventare regista.
Hanna è la ragazza sensibile e un po’ ingenua e Kayla è scaltra e svogliata. Subito chiaro è, quindi, il fine di Blockbuster: creare nostalgia a tutti quei cinefili e non che negli anni 90 frequentavano questo franchise di videonoleggio. Questi negozi erano affollati soprattutto nei fine settimana. Giorni in cui i ragazzi o le famiglie riuniti con amici si divertivano a vedere film sul divano con popcorn e bibite. Nel 2019, però, tutto questo è sparito. Sono arrivate le piattaforme streaming e ogni film e ogni serie tv era alla portata di un click, dal mouse di un laptop o dal telecomando di una televisione. Da ciò che succede al Blockbuster di Timmy e da ciò che accade ai personaggi non è chiaro se ci sarà una seconda stagione. Anche perché ogni storia non ha bisogno di essere più di tanto approfondita.
L’amore per il cinema è evidente, ma ancora di più, le storie dei singoli personaggi – Blockbuster recensione
Nel corso della visione di Blockbuster, è chiaro che, in tutti i 10 episodi della sit-com, il rito del noleggio video era tipico della generazione X e dei primi Millennials. Timmy, infatti, ha passato tutta la sua vita nell’amore per cinema. Quindi, essere il direttore dell’ultimo Blockbuster non è solo un lavoro, ma soprattutto, una sua grande passione. Ecco, perché, lui e il suo staff sono pronti a fare di tutto affinché non venga chiuso l’ultimo famoso videonoleggio al mondo. Si comportano, quindi, in modo tale da far rimanere attivo il rapporto umano perso nell’epoca digitale. Quindi, organizzano feste ed eventi bislacchi, cercando in tutti i modi di coinvolgere la loro intera comunità. L’accento, però, è molto marcato nelle storie personali dei personaggi. Timmy è il sognatore dell’intero gruppo, ha una grande cultura cinematografica. Infatti è bravissimo a consigliare i film ai clienti, anche se non è richiesto.
Eliza, braccio destro di Timmy, è sposata con un suo compagno del liceo e ha una figlia adolescente ribelle. Connie si mette in prima linea se si devono fare dei lavori interni al negozio, come inventario o montare dei gadget. E poi si comporta come se fosse la mamma di tutto lo staff e i clienti affezionati. Carlos studia contabilità, ma solo per far felici i genitori. E’ un immigrato che ha imparato l’inglese guardando serie tv e film. Hanna è una delle persone più fragili della grande famiglia Blockbuster. Ha perso la madre quando era piccola e ha bisogno di prendersi meglio cura di se stessa. Kayla, figlia adolescente di Percy, è l’elemento dello staff che non ama farsi comandare e creare problemi a Timmy. E poi c’è Percy, elegante e pieno di sé, per lui gli affari vengono prima di tutto, ma è anche affezionato al famoso negozio di videonoleggio.
Da una passione per delle videocassette, nasce un’azienda multi-milionaria – Blockbuster recensione
Nonostante tutto questo, bisogna ricordare che la sit-com Blockbuster racconta la vera storia di Sandi Harding, direttrice del vero ultimo noto videonoleggio. Bisogna sottolineare che il franchise Blockbuster è nato nella metà degli anni 80, dopo la crisi del settore petrolifero. David Cook aveva realizzato un sistema informatico per avere sotto controllo gli stoccaggi delle aziende del petrolio. Seguendo il consiglio della moglie Sandy, ha lasciato la catena Video Works, per aprire, nel 1985, il primo Blockbuster. Quindi, negli anni 90, l’azienda è diventata multi-milionaria, sovrastando tutti i piccoli videonoleggi di tutto il mondo. Nel 2004 arriva il boom, infatti, i negozi in tutto il mondo diventano 9000. Questa catena era anche riuscita a firmare dei contratti molto importanti con le maggiori case cinematografiche.
In questa maniera, poteva abbassare i prezzi del noleggio e in cambio poteva avere un diminuzione del prezzo dei canoni di noleggio. Tra il 2007 e il 2008, però, la crisi economica e l’arrivo delle piattaforme streaming hanno portato alla chiusura definitiva di tutti i videonoleggi di Blockbuster. Tranne proprio quello di Sandi, perché è entrata nel circuito Airbnb, per far rivivere a tutti i cinefili nostalgici le serate del fine settimana. Quando si stava in casa, in compagnia, davanti a una VHS o a un DVD.
Blockbuster
Voto - 5
5
Lati positivi
- La scrittura dei personaggi
- L'ambientazione
Lati negativi
- Tutto già visto