Criminal: recensione della versione britannica della serie Netflix
Oggi vi presentiamo la nostra recensione di Criminal, serie Netflix incentrata sugli interrogatori, in particolare la versione britannica
L’autunno è da sempre la stagione preferita da Netflix per rilasciare i propri pezzi più pregiati. Fra serie e film, il catalogo di Netflix resta sempre aggiornato. Una delle serie da tenere in considerazione è sicuramente Criminal, di cui vi presentiamo la nostra recensione.
Criminal è una serie peculiare, a partire dal modo in cui è stata distribuita. La serie, infatti, è stata rilasciata in quattro versioni differenti: Regno Unito, Francia, Spagna e Gemania. Questo significa che lo spettatore ha la possibilità di vedere lo stesso format ambientato in quattro nazioni diverse. Quindi, quattro lingue diverse, ma anche quattro approcci differenti alla materia. Ciò su cui si incentra Criminal sono gli interrogatori. Variano i protagonisti e i sospettati, ma il fulcro della narrazione è il botta e risposta fra i poliziotti ed i sospettati di qualche crimine.
Indice
Trama – Criminal: recensione
In questa recensione di Criminal ci focalizzeremo sulla versione UK, quindi Regno Unito, della serie. Per ragioni di lingua sicuramente Criminal UK è quella che raccoglierà più audience, accentrando le attenzioni di un pubblico più vasto. Il primo episodio della prima stagione di Criminal: regno Unito ci porta subito all’interno dell’azione, durante un interrogatorio. Dalla parte del sospettato troviamo Edgar, interpretato dall’acclamatissimo David Tennant. Edgar è un rispettato medico inglese che si ritrova a doversi difendere dall’accusa di aver ucciso la figliastra. È la squadra di investigatori della polizia che si ritrova a doverlo mettere sotto torchio per farlo confessare.
Sin dai primi attimi possiamo intuire che la versione UK non nasconde la propria provenienza geografica. Quello in cui siamo immersi è un contesto fatto di personaggi fortemente british, motivo per cui la visione in lingua originale è quasi obbligatoria. Lo slang e la pronuncia inglese dei protagonisti ci faranno subito immergere al centro dell’azione. I sospettati sono diretti e scritti in modo sapiente infatti i dialoghi e le interazioni di questi sono minuziosamente percepiti dalla camera da presa. Vedremo come sotto una lente di ingrandimento le loro reazioni, il loro modo di atteggiarsi e il loro modo di parlare. Edgar, ad esempio, è un personaggio enigmatico che farà vacillare il pubblico durante la sua deposizione. Ci si porterà a chiedere davvero: è colpevole o innocente?
Gli interrogatori
Il secondo episodio della stagione vede protagonista Stacey, una donna accusata di aver avvelenato il fidanzato della sorella. Ad interpretare Stacey è Hayley Atwell, famosa per il suo ruolo Penny Carter nel Marvel Cinematic Universe. Qui la Atwell dimostra ancora una volta che oltre a possedere una bellezza e un fascino innegabili dimostra un grandissimo talento. L’attrice interpreta un personaggio dalle mille sfaccettature e dall’atteggiamento decisamente combattivo durante l’interrogatorio. Quest’ultimo vedrà gli investigatori messi a dura prova dall’astuzia della giovane donna. Come Tennant nel primo episodio, la verità sul conto della ragazza non verrà a galla se non nel finale dell’episodio.
Il suo modo di reagire e di comportarsi ben esprimono l’impegno degli sceneggiatori nel tratteggiare delle personalità imprevedibili. Come il primo episodio, anche questo dimostra l’abilità degli sceneggiatori di rappresentare la tensione anche se sullo schermo l’azione è nulla. Gli ideatori della serie hanno ben compreso il potere di un dialogo scritto in maniera sapiente e con un ritmo incalzante. E questo è da encomiare se si pensa che tutti gli episodi (di tutte le versioni) si svolgono all’interno della camera dell’interrogatorio. O, al massimo, nell’atrio del distretto.
Crimini e attualità – Criminal: recensione
Ogni versione/stagione di Criminal è composta da tre episodi che durano circa quaranta minuti o poco più. Gli episodi ci mostrano personaggi accusati di vari crimini, alcuni che ben si inseriscono nel contesto attuale. Interessante da questo punto di vista il primo episodio della versione francese, in cui il contesto del crimine è l’attentato terroristico del Bataclan. La serie si dimostra coraggiosa nel reinterpretare e adattare eventi storici così recenti, ma di avere anche rispetto nel trattare la materia. Ritornando a Criminal: UK, il terzo episodio ha un contesto anch’esso di notevole attualità.
Qui ad essere sospettato è Jay, un camionista di origini arabe che è sospettato di aver abbandonato un camion che si presume contenere immigrati clandestini. Proprio come con l’episodio del Bataclan, e forse ancora di più, Criminal crea una storia fittizia intorno ad un fenomeno che, purtroppo, è più attuale e reale che mai. Il fenomeno è quello della disperazione dei tantissimi siriani che cercano di fuggire dalla guerra e muoversi verso l’Europa per salvarsi. Jay è interpretato dal bravissimo Youssef Kerkour, attore marocchino naturalizzato britannico molto apprezzato in Gran Bretagna.
Conclusioni – Criminal: recensione
Come già accennato, le varie versioni della serie compongono dei microcosmi a sé stanti, e si differenziano oltre che per la lingua anche dai vari approcci dei detective. Il set, d’altro canto, resta lo stesso, e farà un certo effetto passare da una versione all’altra e vedere la stessa location con attori di nazionalità e lingua diversa. Questo è sicuramente uno dei tanti pregi di Criminal. Aver creato qualcosa che non è nuovo (basti pensare a quanti format hanno versioni diverse in nazioni diverse) ma averlo fatto con uno stile del tutto peculiare. E avendo, inoltre, distribuito le varie versioni in contemporanea. Questo fa si che il pubblico possa vedere le diverse versioni nell’ordine preferito.
Gli altri pregi della serie sono percepibili sin dai primi minuti. Sia i protagonisti detective sia i sospettati si distinguono per la bravura dei propri interpreti. Nella versione del Regno Unito si nota l’impronta teatrale dei vari attori, e ciò non può che essere un punto a favore. In una serie dove l’azione è nulla, avere degli attori bravi nel reggere una sceneggiatura fatta di lunghi dialoghi è fondamentale. Fortunatamente la produzione ha potuto contare su attori di rilievo come il già citato David Tennant. Criminal è una serie che non va assolutamente persa. Dialoghi scritti quasi matematicamente, ma allo stesso tempo pieni di pathos e tensione; attori talentuosi e personaggi eclettici e pieni di soprese; una regia che sa valorizzare il talento di questi attori e le vicende dei protagonisti: questo è quello che attende chi guarderà Criminal.
Criminal: UK
Voto - 8.5
8.5
Voto
Lati positivi
- Sceneggiatura ottima
- Dialoghi sempre interessanti e incalzanti
- Attori di grandissimo talento
Lati negativi
- L'essere ambientato in una stanza potrebbe non piacere a tutti