Detective Pikachu: recensione del film Pokémon con Ryan Reynolds

Arriva finalmente nelle sale di tutti i cinema uno dei film più attesi del 2019

Benvenuti nella nostra recensione di Detective Pikachu, film dell’omonima serie videoludica Pokémon. La pellicola è diretta da Rob Letterman, un regista di sicuro affidamento date le sue esperienze passate. Dirigendo ben due film per la DreamWorks, I fantastici viaggi di Gulliver (2010) e Piccoli brividi (2015) ha acquisito le conoscenze necessarie per confrontarsi con un prodotto non di facile approccio. L’aver già lavorato con pellicole dove personaggi in carne e ossa interagiscono con creature in CGI ha permesso a Letterman di confezionare un ottimo prodotto. La pellicola che vede Ryan Reynolds prestare la sua voce e la sua espressività a Pikachu uscirà nelle sale cinematografiche italiane il 9 maggio. Rita Ora oltre che recitare in una piccola parte ha realizzato anche Carry On, una delle canzoni che compongono la colonna sonora del film.

La visione del film è da considerare d’obbligo per tutti i figli della generazione Game Boy; più in generale Detective Pikachu si presenta come un prodotto indirizzato ad un pubblico giovane e ai fan della saga. Nonostante la storia non sia tratta da uno dei videogiochi principali della saga ma da uno spin off il risultato è sorprendente. L’abilità mostrata nel mescolare vecchio e nuovo ha infatti fornito la possibilità di offrire un’immagine nuova dei Pokémon. E, al contempo, di giocare con il fattore nostalgia. Detective Pikachu rappresenta di fatti il primo film live action che vede protagonisti i mostriciattoli tascabili ideati dalla Nintendo; ad oggi la Nintendo aveva deciso di realizzare solo film animati attraverso tecnica tradizionale.

Indice

Trama – Detective Pikachu recensione

Tim Goodman, interpretato da Justice Smith (Jurassic World – Il regno distrutto), è il protagonista della storia ambientata nella futuristica metropoli di Ryme City. La vita del giovane viene sconvolta in tenera età dalla prematura scomparsa dell’amata madre. Il padre di Tim per non pensare al dolore causato dalla perdita inizia a dedicarsi interamente alla sua carriera di detective di città; questo lo porta a trascurare il loro rapporto spingendo il ragazzo ad andare a vivere con la nonna. Una volta adulto il ragazzo è diventato oramai un uomo disilluso, a differenza di tutti i suoi coetanei infatti non vuole fare l’allenatore ma l’assicuratore. A spezzare la sua monotonia arriva una tragica notizia, il padre sembra essere infatti scomparso in un terribile incidente. Inizia così la sua particolare avventura nella moderna Ryme City, luogo apparentemente idilliaco dove umani e Pokémon vivono insieme in armonia.detective pikachu recensione

Il primo incontro è con un tenero quanto curioso esemplare di Pikachu con il quale riesce a comunicare inaspettatamente senza problemi. Il Pokémon soffre di una misteriosa amnesia che lo porta a voler scoprire di più sul suo passato e su chi è veramente; soprattutto perché ritiene di essere collegato al padre di Tim avendone scritto il nome nella parte interna del suo cappello. Superata l’iniziale sorpresa i due scoprono di avere più di qualcosa in comune e che le loro vite sono legate più di quanto mai potessero immaginare. Nella loro indagine si imbattono quindi in Kathryn, aspirante giornalista accompagnata da un tenero quanto pericolosissimo esemplare di Psyduck. Lo strano gruppo si ritroverà invischiato in un intricato caso che potrebbe cambiare per sempre le loro vite e quelle di tutti gli esseri umani.

Detective Pikachu recensione del film Pokémon

I fan sparsi in tutto il mondo alla notizia dell’uscita di un adattamento live action dei Pokémon si sono divisi in due fazioni. C’era chi temeva l’ennesimo flop dell’accoppiata cinema-videogame e chi invece non aspettava altro che di vedere realizzato un sogno d’infanzia. Senza timori si può dire che Detective Pikachu non tradisce le attese che trailer dopo trailer si so venute a creare. La pellicola si presenta come il perfetto connubio tra ciò che ogni appassionato immaginava potesse essere un film Pokémon e le esigenze cinematografiche. Pikachu stesso rappresenta un ottimo esempio: dal punto del design è perfettamente coerente con la tradizione ma al contempo la sua inaspettata parlantina rappresenta un’ottimo mezzo per accattivarsi le platee. La lezione impartita dalla Marvel è stata sicuramente ben recepita, alternare momenti di pathos ad altri prettamente umoristici è il modo più semplice per creare un perfetto prodotto di intrattenimento.detective pikachu recensione

Una menzione speciale va ai personaggi, o per meglio dire Pokémon, secondari come Ludicolo, Mr Mime e Psyduck. Ognuno di loro viene molto ben caratterizzato e soprattutto il papero giallo risulta essere fedele alla sua controparte animata. Lo stesso trattamento non è stato riservato ai personaggi umani, piatti e non tutti ben approfonditi. Un altro punto debole di un progetto a conti fatti comunque vincente è la trama, sebbene lineare e non molto complessa. Le critiche mosse al film infatti si focalizzano su alcuni passaggi che risulterebbero essere troppo forzati. Gli eventi evolvono sì in modo naturale ma in certo qual senso obbligato, visto che le cose sembrano accadere perché debbano farlo. Per reggere il confronto con il comparto tecnico e visivo probabilmente si sarebbe dovuto prestare più attenzione agli snodi principali dell’intreccio narrativo.

Aspetti tecnici – Detective Pikachu recensione

Lo scoglio principale da superare nella realizzazione di un film ispirato ad un videogioco è rispettare le caratteristiche dei personaggi; e, soprattutto, adattarli al mondo cinematografico. Questa spada di Damocle ha spesso portato alla rovina pellicole ispirate ad altre celebri saghe videoludiche. Ciò che quindi sorprende di Detective Pikachu è la cura con cui sono stati realizzati i diversi Pokémon e l’attenzione mostrata nel cercare di trasporli nel modo più fedele possibile. Il manto di ogni singola creatura, pensato nei minimi dettagli, sorprende e ammalia per l’elevata resa grafica. La cosa acquisisce ancor più valore se si pensa che sono stati pensati da zero; i Pokémon infatti sia nell’anime che nel videogioco presentano tutti più o meno la stessa texture. Le interazioni tra gli effetti visivi e l’uomo è resa in modo eccezionale, soprattutto quelle tra il protagonista e il suo partner elettrico giallo.

Lo stesso purtroppo non si può dire per le ambientazioni, in più di un’occasione i personaggi si muovono in spazi palesemente fittizi. Questo però non inficia minimamente la visione della pellicola che può essere giudicata più che positivamente nella sua totalità. Ryan Reynolds non solo doppia Pikachu ma lo interpreta nel senso più classico del termine. Ciò è reso possibile dagli enormi passi in avanti fatti dalla tecnica motion capture. Nell’immagine postata dallo stesso attore canadese si possono notare i marcatori utilizzati per catturare ognuna delle sue espressioni. Il risultato finale è di così forte impatto da aver lasciato senza parole lo stesso protagonista che ha dichiarato:

Quando guardo Pikachu vedo tutte le mie micro espressioni facciali; vedo come hanno imparato a mappare bene ogni lieve cambiamento del mio volto. Provo uno strano senso di malessere quando lo osservo perché guardando lui vedo me, ma non sono io.

Esperimento riuscito o esperimento fallito?

Concludiamo questa recensione di Pokémon: Detective Pikachu sottolineando come si possa considerare a tutti gli effetti un esperimento ben più che riuscito; può infatti vantarsi di essere uno dei film tra quelli ispirati ad un videogioco meglio riusciti degli ultimi anni. Il sapiente mix di ingredienti nostalgici e innovativi offre a tutti gli spettatori la possibilità di godere di un’esperienza unica. Il pubblico più giovane può trovare degli elementi in cui identificarsi e potersi avvicinare ad un brand che sembra ormai essere tornato in auge.

Gli spettatori più grandi invece avranno l’opportunità di vedere trasposto sul grande schermo un pezzo della loro infanzia; Detective Pikachu riesce nel suo intento in un modo che i fan forse nemmeno avevano immaginato. Le piccole citazioni all’anime, alle carte collezionabili e al videogioco disseminate qui e là colpiranno sicuramente i fan di più lunga data.pokemon

Le perplessità iniziali sul doppiaggio di Pikachu affidato a Ryan Reynolds si dissolvono come in una bolla di sapone. Chiunque temesse in una sorta di versione in miniatura di Deadpool può stare tranquillo, lo spirito proprio della serie viene mantenuto fino in fondo. Ovviamente il topo giallo non risparmia battute e osservazioni sarcastiche ma sempre nei limiti di un prodotto family friendly. I difetti presenti nella trama potrebbero infastidire gli spettatori più esigenti ma diciamocelo, quale prodotto Pokémon ha mai avuto nell’intreccio il proprio punto di forza? Tutto è perfettibile ovviamente, ma di fronte ad un maestoso Mewtwo che domina la città dall’alto si potrebbe anche chiudere un occhio. Scherzi a parte questa è una tematica su cui gli sceneggiatori sicuramente si concentreranno nell’eventualità di un secondo capitolo della storia. Le premesse sono buone, si può quindi confidare in un futuro roseo per Detective Pikachu e il suo partner.

Detective Pikachu

Voto - 7.5

7.5

Lati positivi

  • Rappresentazione dei Pokémon
  • Perfetto mix di nostalgia e novità

Lati negativi

  • Forzature nella trama

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