Dove la terra trema: recensione del film Netflix con Alicia Vikander
Recensione del nuovo thriller drammatico di Wash Westmoreland targato Netflix
Dopo l’abulico biopic Colette, Wash Westmoreland torna a distanza di un anno con Dove la Terra trema. Adattamento dell’omonimo thriller letterario del 2001, il film è stato presentato in anteprima mondiale al London Film Festival. In quest’opera si denota come il regista riesca sapientemente a rileggere dei temi già presenti nel romanzo e a lui molto cari, come ad esempio il trauma, la gelosia e la colpa. Il film, distribuito da Netflix, rivela una notevole perizia tecnica e riecheggia anche alcuni tratti del cinema indipendente americano. Approfondiamo le tematiche di Dove la terra trema nel prosieguo della nostra recensione.
Produzione targata Netflix, la pellicola arriva sulla piattaforma streaming solo in questi giorni. Presenta un cast di tutto rispetto, dove sicuramente spicca la vincitrice del premio Oscar Alicia Vikander; e inoltre può comunque contare su dei buonissimi attori come Riley Keough e Jack Houston. Il lungometraggio si prefigura come un thriller, ma non disdegna anche i caratteri del dramma e del film poliziesco. Infine l’opera non si ritrae dal proporre anche degli elementi tipici del film erotico, capaci di riprendere in chiavi diverse le atmosfere di pellicole come Vicky Cristina Barcelona o Mademoiselle. In conclusione il film risulta interessante e ben fatto, ma porta con se alcuni piccoli difetti che in parte pregiudicano il risultato.
Indice
- La trama
- La colpa e il trauma
- La gelosia e il triangolo amoroso
- Il lato tecnico
- Considerazioni finali
La trama
Lucy (Alicia Vikander) è una bella ragazza inglese trasferitasi nel 1989 a Tokyo, dove ha iniziato a lavorare come traduttrice.Tuttavia, dopo essere andata a lavoro, viene arrestata dalla polizia giapponese per la scomparsa della sua vecchia amica Lily Bridges (Riley Keough). Qui la ragazza verrà interrogata e incomincerà a riportare alla luce il suo recente passato. I suoi ricordi iniziano con l’incontro tra Lucy e il bel fotografo Teiji (Naoki Kobayashi), il quale inizialmente decide di farle delle foto, ma successivamente verrà attratto dalla protagonista. Lucy invece in principio è riluttante sulla storia d’amore che sta nascendo, ma successivamente decide di sciogliere le sue riserve e in poco tempo si ritrova ad esserne completamente ossessionata.
Nella vicenda si affaccia poi la figura di Lily, la quale come Lucy è espatriata in cerca di aiuto e compagnia. Vedendola bisognosa Lucy decide di aiutarla, cercando di farle sviluppare al meglio il giapponese e provando a integrarla anche tra i suoi amici, in maniera tale che non si senta troppo sola in una metropoli a lei sconosciuta. In questo modo Lily farà la conoscenza di Teiji e da qui partirà una relazione di amicizia, che però non convincerà del tutto Lucy. Quest’ultima pensa infatti che tra i due ci sia del tenero ed è convinta che entrambi la stiano prendendo in giro. Pertanto le vere domande sono queste: che fine ha fatto Lily Bridges? Lily e Teiji sono solo amici o c’è di più? Lucy riuscirà a scoprire la verità?
La colpa e il trauma
I temi più significativi che si possono riscontrare dopo la visione di Dove la terra trema sono sicuramente la colpa e il trauma. Le tematiche sono fortemente legate anche se trovano solo verso la fine della narrazione il loro congiungimento definitivo, lasciandosi prima sviscerare autonomamente.
In primo luogo la tematica del senso di colpa viene prevalentemente messa in gioco dalla figura di Lucy, ma anche altri personaggi riescono sapientemente a evidenziarla. Inoltre tale visione del concetto è molto vicina ad una lettura heideggeriana e jaspersiana. Infatti in questo caso la colpa è vista heideggerianamente come una condizione originaria e incancellabile dell’esistenza, nel senso che se l’uomo può essere imputato di colpa, vuol dire che la possibilità d’esser colpevole è nella sua essenza. In aggiunta, secondo la prospettiva jaspersiana, la colpa qui è presa anche come situazione limite dell’esistenza. Nel senso che ognuno di noi è colpevole o di un’azione o di un’astensione e per questo motivo non esiste l’innocenza, ma solo la colpevolezza.
Tuttavia il dolore della colpa precipita nel preconscio e così facendo si trasforma in trauma. Questa seconda tematica è competenza prevalente della protagonista, la quale nei flashback e in alcuni discorsi ci dimostra di avere delle ferite ancora aperte. Ora il regista decide in questo caso di riprendere parzialmente l’idea freudiana del trauma, cercando di adattarla alla narrazione. Pertanto il personaggio è sicuramente nevrotico, ma non vive il trauma come rimozione di un ricordo. La protagonista non tende a rimuoverlo nell’inconscio, bensì lo rielabora e da quest’ultimo viene condizionata in tutte le sue attività. Le due tematiche si congiungono definitivamente nel finale, dove si nota una ripresa della seconda topica freudiana secondo cui l’Io viene compresso dal Super-io, ovvero la coscienza morale e le regole sociali, e lotta per stabilire un’armonia intrapscichica.
La gelosia e il triangolo amoroso
In Dove la terra trema emergono anche due temi fondamentali e molto interessanti come la gelosia e il triangolo amoroso. La gelosia è sicuramente da ricondurre al tema dell’amore e dell’ossessione morbosa di Lucy per Teiji; mentre la tematica del triangolo amoroso si sviluppa in virtù della presenza ingombrante di Lily.
In primis è lampante come l’argomento della gelosia sia trattato in maniera accurata, secondo quella linea che congiunge la derivazione del termine dal greco zelos, il cui significato è quello di rivalità. Infatti è proprio una rivalità – motore del thriller – che si viene ad instaurare tra Lucy e Lily, una rivalità che va dal ballo alla fotogenia. Oltre a ciò è importante evidenziare come il sentimento si sviluppi anche nella paura. La paura di una scissione interiore, la paura della perdita dell’unità e il terrore dell’abbandono. In tal modo diviene facile comprendere la dipendenza emotiva di Lucy, vera e propria causa di tutte le peripezie.
La paura è altresì fondamentale per capire il triangolo amoroso e la sua trattazione nel lungometraggio. Infatti la protagonista ad un certo punto sembra quasi accettarlo e adottare la condivisione del partner. Se tuttavia questo potrebbe risultare paradossale rispetto a quanto detto sopra sulla gelosia, in verità è molto attinente. Effettivamente la gelosia iniziale è mossa da una dipendenza emotiva, che tuttavia porta alla paura dell’abbandono e della distruzione dell’unità. Con il triangolo quindi non si distrugge l’unità, ma se ne crea una nuova e così Lucy non perde il suo equilibrio, ma lo trasforma. Si passa quindi freudianamente da una gelosia competitiva ad una quasi gelosia proiettata, figlia della paura e della dipendenza emotiva e unica soluzione della macro-tematica amorosa del film.
Il lato tecnico: Dove la terra trema recensione
Procediamo nella recensione di Dove la terra trema approfondendo il lato tecnico dell’opera. Tecnicamente la pellicola è ben interpretata, con delle ottime performance da parte di Riley Keough e Naoki Kobayashi. Colpisce però più di tutti Alicia Vikander, capace di un’interpretazione eccellente e con la quale regge agevolmente il peso di tutto il film. La regia è invece buonissima e colpisce più di una volta, riuscendo ad unire perfettamente forma e contenuto. Questa destrezza registica si sposa perfettamente con un encomiabile montaggio, l’unione delle due cose garantisce un prodotto di alto livello. Inoltre è molto interessante il gioco registico tra primi piani, fondamentali per farci entrare dentro lo studio del personaggio Lucy, e i campi lunghi capaci di valorizzare la scenografia. Inoltre è esemplare la scelta di giocare con la messa a fuoco, mezzo che crea una differenziazione chiara e lineare di ciò che viene rappresentato.
La scenografia è molto bella e la ricostruzione della Tokyo degli anni ’80 è convincente, così appunto come la fotografia. Quest’ultima si destreggia perfettamente su una palette prevalentemente fredda e in certi frangenti risulta eminente.Tuttavia bisogna sottolineare come essa ricerchi un punto di vista esterno, quasi da esordienti del Giappone, in modo da farci entrare meglio nella prospettiva straniera della protagonista. Infine la fotografia si pone anche tema del film, argomento che si rifà ad una scomposizione soggetto/persona e vita/morte che bisogna ricondurre al trauma e all’ossessione amorosa. La colonna sonora risulta invece altalenante e solo a tratti aumenta la potenza visiva delle scene. La sceneggiatura del film è invece riuscita solo a metà, non essendo in grado di nascondere dei piccoli problemi come l’abbandono di alcuni personaggi e l’eccessiva verbosità.
Considerazioni finali: Dove la terra trema recensione
È necessario sottolineare come la pellicola si qualifichi come una buonissima opera filmica. Essa è capace di riportare sapientemente in scena le situazioni del romanzo della Jones e allo stesso tempo di costruirsi una sua identità artistica. Il film è anche una commistione di generi, i quali intrecciandosi tra di loro danno più forza alla storia e rendono il progetto di Westmoreland molto ambizioso. Infine è importante menzionare la natura atipica del lungometraggio, il quale, classificato come thriller drammatico e psicologico, non rispetta totalmente gli stilemi classici del genere. Infatti la rilettura di molte situazioni e la capacità del regista di metterle in campo donano al lungometraggio una sua piccola originalità.
Concludendo la nostra recensione di Dove la terra trema possiamo quindi dire che siamo davanti ad un’opera di alto livello e sicuramente d’autore. Tuttavia una parte della critica si è guardata dal dargli un’alta valutazione in virtù di un citazionismo d’interesse. Ora se il citazionismo verso Black Rain di Ridley Scott, produttore esecutivo del film, può si risultare un pò ruffiano, alla fin fine non stona con il tono della rappresentazione e, anche se stonasse, si inserirebbe comunque bene nell’epoca postmoderna vissuta dal cinema contemporaneo. Perciò il film è meritevole dell’appellativo di “piccolo gioiellino” ed è certamente uno dei migliori contenuti rilasciati da Netflix nel corso del 2019.
Dove la terra trema
Voto - 8
8
Lati positivi
- Buone interpretazioni
- Grande regia e fotografia
- Tematiche approfondite
- Grande scenografia
Lati negativi
- Eccessiva verbosità della sceneggiatura
- Colonna sonora altalenante