El correo: recensione del film spagnolo di Netflix
Diretto da Daniel Calparsoro e con volti noti del piccolo scherma internazionale, El correo è disponibile su Netflix: la nostra recensione
Diretto da Daniel Calparsoro, El correo è un film spagnolo che si muove tra Madrid, Bruxelles, Ginevra e Marbella, toccando le città di Parigi e Hong Kong, nel mondo della criminalità e del riciclaggio del denaro. Con nel cast Arón Piper, Luis Tosar, Laura Sepul e María Pedraza, El correo (qui il trailer) è un film leggero e carico di dinamismo, che si segue con piacere e senza troppe sorprese. È disponibile nel catalogo Netflix di maggio 2024 a partire dal 10 maggio.
Indice
Trama – El correo, la recensione
Iván ha 30 anni, i suoi genitori hanno un ristorante con cui riescono a malapena a sopravvivere, induriti e arrabbiati ricordando i tempi d’oro. Anche lo stesso Iván ha nostalgia di quel periodo, quando era solo un bambino e vedeva suo padre come un eroe. Piuttosto che passare del tempo nel loro ristornate, Iván ha un lavoro come parcheggiatore in un lussuoso club sportivo di Madrid. Attratto da quel mondo sfarzoso e sontuoso al quale aspira. Con tenacia, determinazione e una grande sicurezza in sé e nelle proprie capacità, Iván inizia a farsi strada nel mondo della criminalità internazionale.
Spostando grandi quantità di contante a Bruxelles e Ginevra, arrivando fino alla Costa del Sol. Iván lavora a tutti gli effetti come corriere, la sua ricchezza prende piede, ma lui non si ferma lì. Entra in contatto con imprenditori plurimiliardari, con banchieri, politici e avvocati, tutti coinvolti nel riciclaggio di denaro. L’ambizione e l’avidità di Ivan lo porteranno poi a dover fare delle scelte rischiose e coraggiose, e a prendere decisioni che gli cambieranno la vita prima che sia troppo tardi.
Il dinamico ritmo del mondo del lusso – El correo, la recensione
El correo è una parabola di vita del giovane Iván, del suo occhio per gli affari e della spirale della criminalità che lo travolge e acceca. Arón Piper, storico volto dell’acclamato show Élite dove interpretava Ander, ben rappresenta un ragazzo che letteralmente perde la testa quando il suo denaro raggiunge cifre esorbitanti. Ma la sua aspirazione non ha nessun altro intento se non quello di divertirsi e godersi la vita, tra feste estreme, droga, viaggi in jet privati e rapporti con l’alta società criminale. La caratterizzazione del personaggio e la sua backstory rendono El correo un film estremamente semplice, dalla trama elementare, un prodotto spagnolo leggero, che non utilizza né l’azione né la suspence per impreziosire un racconto con non manca di essere avvincente. El correo è infatti costituito da un buon ritmo e un’interpretazione che forse non entusiasma, ma che rende ogni figura credibile. Almeno nel suo ruolo all’interno della storia.
È il mondo del lusso, tra feste vip in locali dove l’alcol scorre in corpo senza sosta e suite esclusive in hotel a 5 stelle. Ivàn propone continue soluzioni e continui nuovi patti, accordi, facendosi un nome, diventando un volto, ma del tutto disinteressato alla popolarità. Lui vuole avere un contante infinito per potersi permettere tutto ciò che vuole, per non dover mai rinunciare a nulla. E questa sua fame insaziabile di continue opportunità di vivere al massimo non si ferma neanche di fronte a possibili problemi con la legge, a operazioni che puntano ad arginare il riciclaggio del denaro, che è una delle sue principali fonti di guadagno. Mosso da ingenuità e frenesia, per Iván non ha alcun senso passare le sue giornate a cercare di condurre una vita onesta, stimando e ammirando solo chi, in qualsiasi modo, può permettersi tutto. Tra la performance di Arón Piper e una criminalità esente da eccessiva violenza o dal mietere vittime, Iván non è un villain, né un personaggio negativo, anzi, l’empatia del pubblico è assicurata.
Conclusioni – El correo, la recensione
El correo si segue con facilità, è godibile e frizzante in alcuni momenti, con una buona regia che mai perde la sua armonia e una fotografia che regala scene brillanti, dalle tinte di colori scintillanti e caldi, vivaci e variopinte, proprio come è la vita del protagonista. Dalle sfumature thriller, è la commedia il genere che definisce El correo, sicuramente arricchito di sequenze che ricordano l’heist movie, l’action e il gangster movie, ma che poi nel complesso con questi non hanno nulla a che fare.
L’attenzione non si perde durante la visione del film e si è abbastanza coinvolti fino alla fine. Non ci sono da aspettarsi grandi colpi di scena o svolte entusiasmanti. Per certi versi El correo somiglia a una storia di formazione, dove la crescita è nell’ambito dell’illegalità e la vera trasformazione non è sicura: Iván potrebbe rimanere per sempre invischiato in quel mondo.
El correo
Voto - 7
7
Lati positivi
- Buona interpretazione
- Movimentato e dinamica nella narrazione
Lati negativi
- Pochi colpi di scena e nessuna suspence