Extrapolations – Oltre il limite: recensione della nuova miniserie di Apple Tv+
Extrapolations è la nuova serie di Apple Tv+ con un cast stellare che mette in guardia sul cambiamento climatico e punta i riflettori sullo stile di vista dei ricchi imprenditori
Temperature in costante aumento che alimentano gli incendi in ogni Paese della Terra, la privatizzazione dell’acqua, i ghiacciai che si sciolgono come un sottile strato di neve al sole, il mondo sta collassando esattamente come ci hanno avvertito scienziati ed esperti.
È questo l’incipit di Extrapolations – Oltre il limite, la nuova serie di Apple Tv+ (qui il trailer) – uscita con appuntamento settimanale dal 17 marzo – con un cast stellare che vuole mettere in guardia sui pericoli reali del cambiamento climatico. Il produttore esecutivo, scrittore e regista Scott Z. Burns (The Report) ha voluto mostrare, con Extrapolations, i reali pericoli a cui andremo incontro e, in modo onesto quanto brutale, cosa accadrà alla e sulla Terra tra il 2037 e il 2070.
Indice
Trama – The Extrapolations – Oltre il limite, la recensione
Extrapolations non va per il sottile e ci presenta un’aspra critica al modo in cui viviamo, ma soprattutto allo stile di vita di imprenditori e miliardari che trovano qualsiasi modo, in qualsiasi contesto, per riempire ancor di più i loro conti in banca. Da una parte ci sono gli e le attiviste che protestano per l’imminente decisione del governo statunitense di fare accordi con il miliardario Bilton per i brevetti per la purificazione dell’acqua a patto di accettare di non adottare nessuna soluzione per raffreddare la temperatura della Terra, che sta raggiugendo il punto di non ritorno. Principalmente i giovani corrono nelle piazze per protestare, fanno comizi e si danno fuoco come gesto estremo in una situazione in cui l’atto del singolo non sono sufficienti.
Dall’altra parte ci sono i ricchi che sembrano continuare a vivere nel mondo delle meraviglie, in un luogo fatato in cui l’unica cosa che continua a essere importante sono i profitti, il denaro e il potere anche se è a discapito di tutto il resto. Così mentre un ragazzo si suicida dandosi fuoco davanti a un attonito Nicholas Bilton (Kit Harington, conosciuto soprattutto per aver interpretato Jon Snow ne Il Trono di Spade), Junior – un ricco imprenditore – siede su un masso al Polo Sud indossando una semplice felpa, in un ambientazione che somiglia a un semplice luogo di montagna piuttosto che un ghiacciaio. E non è il solo.
Una serie cruda, ma realistica – The Extrapolations – Oltre il limite, la recensione
Come in molte altre produzioni – soprattutto degli ultimi anni dove questo topic sta tornando in auge – i ricchi e i poveri sono divisi non soltanto dalla quantità di soldi in loro possesso, ma soprattutto dalla bussola morale che li guida. I ricchi sono principalmente uomini adulti gretti, disonesti e disinteressati a quello che sta accadendo attorno a loro, anche se le disgrazie coinvolgono anche i loro affetti.
Ogni episodio si focalizza su anni differenti – tra il 2037 e il 2070 – mostrando in modo crudo e onesto quali sono le conseguenze delle azioni che le aziende, gli imprenditori, i governi e anche i singoli hanno adottato per decenni. Per questo i personaggi (interpretati da nomi importanti e noti nell’industria statunitense come il già nominato Kit Harington, Edward Norton, Meryl Streep, Marion Cotillard, Tobey Maguire, Sienna Miller) sono così ridicoli, parodie di loro stessi a cui è stata eliminata la parte comica.
Quel che resta sono personaggi da biasimare in quella che è una produzione non solamente pessimistica, ma realistica dello stato d’emergenza che stiamo vivendo.
Distanza tra realtà e finzione – The Extrapolations – Oltre il limite, la recensione
In modo crudo Extrapolations cerca di aprire gli occhi a chi sta guardando assottigliando il più possibile la distanza tra la finzione e la realtà ampliando le notizie che ci toccano da vicino e il modo in cui vengono comunicate negli articoli o nei telegiornali, le parole più ricorrenti nei comizi e durante le manifestazioni e gli avvisi che continuano a risuonare come un’inquietante ninna nanna.
Ad ampliare questo aspetto la miniserie si lascia andare a continui confronti tra il mondo animale e quello umano in cui gli uomini non ne escono vincitori. Il mondo animale, sebbene sia regolato dalla legge del più forte e non mosso dalla moralità umana, viene esaltato e messo su un piedistallo enfatizzando l’inadeguatezza con cui l’umanità ha preso le redini del pianeta, distruggendolo senza rimorsi.
Conclusione – The Extrapolations – Oltre il limite, la recensione
Extrapolations si delinea come una serie necessaria per il periodo storico che stiamo vivendo, ma da un punto di vista puramente narrativo – seppure potente – non riesce a fare quello in cui altre serie tv e film sono riusciti prima di lei. Come ad esempio Black Mirror, che mette in guardia sull’uso della tecnologia in modo più consapevole, in modo più incisivo.
Il problema principale della serie è l’utilizzo di messaggi potenti, ma che spesso non riesce pienamente a gestire non andando in profondità quanto dovrebbe.
La critica sociale che muove è aspra e indirizzata a una categoria precisa di persone: quelle che hanno il controllo, quelle che possono davvero cambiare le cose e fare scelte giuste. Extrapolations così mette in guardia il pubblico su qualcosa che stiamo vivendo, ma che viene spesso sottovalutato.
Extrapolations - Oltre il limite
Voto - 7.5
7.5
Lati positivi
- La rappresentazione cruda di un'emrgenza reale
- Come vengono rappresentate le due fazioni: la gente comune e i chi ha il potere
Lati negativi
- Alcuni scivoloni mancano del mordente necessario per una serie con questi presupposti