Firestarter: recensione del film con Zac Efron tratto dal romanzo di Stephen King

L'incendiaria di Stephen King è andato incontro a un nuovo adattamento cinematografico prodotto dalla Blumhouse

Tra le tante opere di Stephen King adattate per il grande e piccolo schermo c’è il romanzo L’incendiaria del 1980, diventato nel 1984 un film con una giovanissima Drew Barrymore intitolato Fenomeni paranormali incontrollabili. Non particolarmente apprezzato dalla critica, la pellicola ha generato poi una miniserie sequel nel 2002 e quest’anno un remake cinematografico. L’opera in questione è Firestarter, di cui vi presentiamo la recensione. Il film, prodotto dalla Blumhouse, è diretto dal regista Keith Thomas (The Vigil) e ha come protagonista Zac Efron, affiancato da Ryan Kiera Armstrong, la quale interpreta il ruolo che fu di Drew Barrymore. John Carpenter, che doveva inizialmente dirigere la pellicola del 1984, si è occupato della colonna sonora insieme al figlio Cody e a Daniel A. Davies.

La storia è quella della piccola Charlie, la quale possiede il potere di generare il fuoco grazie alla forza del pensiero. I suoi genitori Andy e Vicky dovranno proteggerla da un’agenzia federale interessata a sfruttare le sue straordinarie capacità. Se l’unione tra il materiale letterario del Re del Brivido e uno dei Re Mida dell’horror hollywoodiano faceva ben sperare, il risultato finale invece finisce per riservare una delusione cocente come le fiamme scatenate dalla giovane protagonista. Firestarter è una pellicola piatta e dimenticabile, che non riesce veramente a esaltare il romanzo di partenza o a migliorare il precedente film degli anni Ottanta. Vediamo perché in questa recensione di Firestarter (qui il trailer). Uscito nelle sale a maggio 2022, il film è ora disponibile per gli abbonati a Sky e NowTv.

firestarter recensione

Firestarter. Blumhouse Productions, Angry Adam Productions, BoulderLight Pictures, Universal Pictures, Weed Road Pictures

Indice

La trama – Firestarter recensione

Charlie (Ryan Kiera Armstrong) è una ragazzina speciale che possiede poteri straordinari: grazie alla forza della mente è in grado di generare il fuoco in ogni forma distruttiva possibile. Una capacità sorprendente e potente che, tuttavia, Charlie non riesce a controllare totalmente ed è quindi costretta a reprimere. I suoi genitori Andy (Zac Efron) e Vicky (Sydney Lemmon) conoscono il suo segreto sin da quando lei era ancora in fasce e sono anche l’origine di questi poteri: delle scelte fatte in passato hanno donato poteri telepatici e telecinetici alla coppia, che si sono poi trasmessi alla loro figlia. All’età di undici anni Charlie sente però che qualcosa sta cambiando e che il suo potere, “la cosa brutta”, è sempre più difficile da controllare.

Un giorno a scuola, in seguito all’ennesima presa in giro da parte dei suoi compagni, la ragazzina in preda alla rabbia esplode in una furia distruttrice che fortunatamente non ferisce nessuno, ma rivela le sue capacità. Questo evento pone così sulle sue tracce un’organizzazione governativa interessata a sfruttare i suoi poteri e renderla un’arma di distruzione di massa. Per trovarla si serve di un killer professionista, Rainbird, il quale possiede anche lui capacità fuori dal comune. Inizia così per Charlie e la sua famiglia una fuga da un passato oscuro e da gente totalmente senza scrupoli.

firestarter recensione

Firestarter. Blumhouse Productions, Angry Adam Productions, BoulderLight Pictures, Universal Pictures, Weed Road Pictures

Analisi

Firestarter è un film che ingrana benissimo la marcia, per poi arenarsi inspiegabilmente in un vuoto narrativo che occupa la maggior parte della durata e conduce infine a un finale frettoloso e inconcludente. Inizialmente la pellicola riesce a presentare in modo giusto la situazione di Charlie, illustrandone i cambiamenti in atto non solo per quanto riguarda la sua giovane età ma anche in relazione ai suoi pericolosi poteri. Questo viene fatto ponendosi dal suo punto di vista: un giusto approccio per identificarsi con i sentimenti contrastanti della protagonista. Inoltre si mostrano i differenti atteggiamenti di Charlie e della sua famiglia nei confronti dei loro particolari poteri, tra chi ha difficoltà a controllarli, chi li utilizza per scopi diversi e chi ha imparato a reprimerli senza mai doverne fare uso.

Dopo l’ingresso in scena del killer Rainbird e di alcune sequenze d’azione, il film inspiegabilmente si perde e inizia a girare a vuoto, in attesa di qualche cambiamento che sembra non arrivare mai. Tutto diventa fin troppo lento, inerte, noioso e privo di qualunque azione o emozione. Negli ultimi quindici minuti tutto finalmente si risveglia con l’azione della resa dei conti finale, non così coinvolgente purtroppo, a causa probabilmente di effetti speciali non all’altezza. Il tutto si chiude poi in modo inconcludente, presentando frettolosamente una situazione che sembra voler aprire a un probabile seguito della storia. Tutto ciò risulta fortemente deludente e dispiace non poco, poiché Keith Thomas con il suo esordio The Vigil si era mostrato molto capace nel generare tensione con pochissimi elementi a disposizione. Firestarter dunque non possiede una struttura narrativa equilibrata e, nonostante una breve durata di 90 minuti, risulta davvero interminabile.

Un film dimenticabile – Firestarter recensione

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Firestarter. Blumhouse Productions, Angry Adam Productions, BoulderLight Pictures, Universal Pictures, Weed Road Pictures

Le possibilità di ottenere un adattamento cinematografico soddisfacente del romanzo di King effettivamente c’erano. Lo sceneggiatore Scott Teems infatti ha introdotto una novità nella storia rimaneggiando il personaggio di Rainbird, una feroce macchina da guerra ma allo stesso tempo vittima della spietata organizzazione governativa. Il killer infatti finisce per instaurare un inedito legame con Charlie, che chiude la storia del film generando un’interessante svolta. Peccato però che questo giunga troppo tardi e venga sfruttato per tenere aperta la porta per un eventuale sequel. Sarebbe stato poi interessante approfondire il passato dei genitori di Charlie, che ci viene mostrato frettolosamente solo durante i titoli di testa del film.

Per concludere questa recensione di Firestarter, bisogna osservare che gli aspetti positivi della pellicola risiedono solo in alcune performance del cast e nella splendida colonna sonora. Ad eccezione di Zac Efron, totalmente fuori parte nel ruolo del padre di Charlie, il resto del cast offre prove convincenti, soprattutto la giovane Ryan Kiera Armstrong, la quale dimostra una certa bravura come quella della giovane Drew Barrymore. Solo lodi poi per le musiche esaltanti di Carpenter e figlio, che riescono a ricreare una perfetta atmosfera anni Settanta e Ottanta. Peccato siano state utilizzate per un film piatto e dimenticabile, un’opera per certi versi di serie B che non riesce quasi mai a intrattenere e rappresenta un grande passo falso nella carriera di Keith Thomas. Resta da capire come possa essere stata apprezzata e approvata da Stephen King in persona.

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Firestarter

Voto - 4.5

4.5

Lati positivi

  • La colonna sonora di John Carpenter
  • Le prove recitative di parte del cast

Lati negativi

  • Una struttura narrativa totalmente disequilibrata
  • Un andamento inspiegabilmente lento e inerte che conduce a un finale frettoloso e inconcludente
  • Zac Efron nei panni del padre della protagonista

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