Frank: recensione del grottesco film con Michael Fassbender
Chi è Frank? Semplice, un misterioso e grottesco cantante con una maschera di cartapesta in testa
Cosa serve per essere un artista di successo? Un passato traumatico, una personalità esuberante o ci si nasce e basta? Frank, di cui vi proponiamo la recensione, è un film sulla creatività, l’arte e la musica, che prova a rispondere a queste domande, pur nascondendo la verità sotto una maschera di cartapesta. Ispirato al personaggio di Chris Sievey, il film narra le vicende di Jon, un ragazzo che si unisce ad una strampalata band nella speranza che qualcosa dentro di lui si risvegli. La pellicola, disponibile su Amazon Prime Video, è diretta da Lenny Abrahamson, regista di Room, film per cui ha ottenuto una candidatura agli Oscar come miglior regista e ha permesso a Brie Larson di vincerlo nella categoria di miglior attrice.
L’ispirazione a Chris Sevey deriva principalmente dalla caratteristica del cantante di portare sul capo una maschera di cartapesta che dava vita al personaggio di Frank Sidebottom. Allo stesso modo il Frank interpretato da Michael Fassbender, porta una maschera per nascondere il proprio volto. Oltre al già citato Fassbender, il cui volto è coperto dalla testa di cartone, tra i membri del cast vi sono Domnhall Gleeson (Star Wars – Il risveglio della Forza) e Maggie Gyllenhaal (Il Cavaliere Oscuro)
Indice
- Trama: lo stravagante Frank
- Dove posso comprare quella maschera?
- Un’inquietante commedia grottesca
- Considerazioni finali
Trama: lo stravagante Frank – Frank, la recensione
Jon Burroughs è un aspirante cantante incapace di esprimersi. La sua vita non ha nulla di speciale: svolge un lavoro d’ufficio, vive con i genitori e sogna di sfondare nel mondo della musica. Le canzoni che scrive però non sono un granché e nel tentativo di trovare la giusta ispirazione passeggia per le strade della sua città osservando ciò che lo circonda. Un giorno, in uno dei suoi soliti giri, Jon si imbatte in un uomo che tenta di annegarsi nelle acque del mare; ad osservare insieme a lui la disturbante scena vi è una band, i Soronprfbs. Un membro del gruppo, gli spiega che il tizio in mare è il loro tastierista che ha avuto un esaurimento nervoso; guarda caso Jon suona proprio la tastiera, così i membri del gruppo lo assumono come rimpiazzo.
Leader dei Soronfrpbs è Frank, un misterioso individuo il cui tratto più distintivo è la gigantesca maschera che porta sul volto. Frank è ambiguo, enigmatico, misterioso eppure esercita un fascino magnetico su Jon, che resta colpito da quella figura grottesca. Il gruppo invita il ragazzo in Irlanda in una baita in cui insieme comporranno il nuovo album. Arrivati a casa, Jon realizza finalmente di avere l’occasione che aveva sempre sognato; la fonte d’ispirazione che gli avrebbe permesso di sbocciare. In questo periodo di convivenza con il gruppo, il ragazzo avrà modo di conoscere Frank cercando di capire perché non toglie mai quella maschera e che mistero vi si cela al di sotto. Tra musica strampalata, litigi e una buona dose di follia, forse, Jon riuscirà a trovare quello che gli manca.
Dove posso comprare quella maschera? – Frank, la recensione
Jon Burroughs non ha nulla di speciale e non sembra avere talento. Il ragazzo non trova nulla dentro di sé e cerca l’ispirazione volgendo lo sguardo sul mondo; fin quando i suoi occhi non si posano su Frank. Il personaggio di Frank, portando una maschera, è mono-espressivo, eppure riesce a trasmettere così tanto alle persone, riesce ad illuminare l’animo della gente pur nascondendo il proprio volto. Nel corso della pellicola è messo più volte in risalto il carisma del personaggio, che proprio grazie alla maschera affascina e stranisce. Jon è meravigliato da come un uomo, a prima vista strambo e grottesco, riesca a toccare così nel profondo il cuore delle persone e non può credere che tutto ciò avvenga naturalmente. Il ragazzo cerca in tutti modi un’esperienza forte che lo cambi; incapace di produrre qualcosa da solo ed incapace di accettarlo.
L’attrazione nei confronti di Frank non è infatti data da ciò che si cela sotto il volto fittizio, ma dalla maschera e da ciò che rappresenta. Il faccione di cartapesta è un simbolo, una vera forma d’arte, e agli occhi del protagonista non è in nessun modo un limite dell’uomo, quanto più una fonte d’ispirazione. Jon si rifugia dietro la convinzione che i grandi artisti siano tali grazie a eventi sconvolgenti ne hanno segnato l’esistenza. La verità è che una maschera è soltanto un oggetto che nasconde le proprie espressioni, che un passato traumatico è soltanto causa di traumi e che un bravo cantante è soltanto un bravo cantante. Il film cerca di mostrare come l’accettazione di sé stessi sia l’unico limite da superare; perché per quanto una maschera di cartapesta renda la testa più grossa, non vi è niente a questo mondo capace di renderci grandi.
Un’inquietante commedia grottesca – Frank, la recensione
Aldilà del particolare significato del film e dell’interpretazione che ne si può dare, Frank si propone come una pellicola leggera e divertente. I Soronprfbs sono un gruppo di persone fuori di testa, eccetto Frank che di teste ne ha due, e questi elementi sono trattati come tali. I personaggi non sono posti sotto una prospettiva particolare che permetta di indagare a fondo la loro psiche, bensì creano situazioni comiche. Lo stesso Frank, il personaggio più affascinante e misterioso della storia interpretato da un magnifico Michael Fassbender; è inizialmente grottesco e buffo e ciò permette di creare momenti di ilarità. Man mano che si procede nella visione però, il tono del film diventa sempre più serio e ciò che inizialmente era grottesco inizia a diventare inquietante.
Lenny Abrahmson è riuscito a mettere in scena entrambi i lati dei personaggi in un crescendo incredibilmente coinvolgente. La pellicola è quindi divisibile in due sezioni ben distinte che il diverso tono si amalgamano perfettamente allo stile della narrazione senza creare bruschi cambi di registro. A condire il tutto vi è poi una colonna sonora diversa dal solito, ma insolitamente adatta. Il gruppo è autore, infatti, di brani a metà tra l’automatismo surrealista, per cui il flusso di pensieri e parole scollegate diventano il testo di una canzone, ed il rumorismo. Nonostante l’inaccessibilità delle canzoni, che rendono appunto i Soronfrpbs una band sconosciuta, nel contesto della pellicola questi assumono un significato totalmente diverso e accompagnano lo spettatore all’interno del gruppo e della loro storia.
Considerazioni finali
Ambiguo, grottesco, surreale, toccante, sono queste le parole più adeguate che possiamo usare per descrivere Frank alla fine di questa recensione; un film che rivela una grande verità grazie ad una storia intima. Il messaggio che trasmette non è banale e nemmeno diretto eppure colpisce nel profondo. L’estetica particolare e i suoi stravaganti personaggi, in un modo o nell’altro segnano lo spettatore. Nonostante tanta bellezza però, Frank non è una pellicola esente dai difetti. La durata di un’ora e mezzo rende perfettamente scorrevole la visione; in questo minutaggio breve non vi è però modo di approfondire i protagonisti e capire un po’ di più della loro personalità. L’assenza di approfondimento non è un effettivo difetto del film, ma si aggiunge al suo carattere stravagante che allo stesso tempo è un punto di forza ma anche uno dei suoi limiti.
Frank non è un film che giunge dritto al punto. Per comprendere appieno la storia è necessario seguirla fino ai minuti finali e pur facendolo non è detto che arrivi. Il suo essere “particolare” lo rende un film sì apprezzabile, ma allo stesso tempo non accessibile a tutti. L’aspetto divertente e comico presentato all’inizio potrebbe ingannare coloro i quali cercano una commedia divertente e leggera, per poi deludere visto l’evolversi della storia. Insomma, Frank non è una film eslicito e questo potrebbe essere un freno per un certo tipo di pubblico; ciononostante Lenny Abrahamson ha confezionato un piccolo gioiellino e anche se non è facile, vale la pena vedere cosa si cela sotto la maschera.
Frank
Voto - 7.5
7.5
Voto
Lati positivi
- Carattere stravagante e grottesco, a metà tra commedia e dramma
- Frank: personaggio memorabile interpretato magistralmente da Michael Fassbender
Lati negativi
- Lo stesso carattere stravagante e grottesco potrebbe deludere alcuni spettatori