From: recensione della serie tv horror su Paramount+
Tra Lost e Stephen King, From è una serie horror che fa della scrittura brillante e fatta d'attese il suo miglior pregio.
C’è sempre del fascino nelle storie che obbligano un gruppo di persone a cooperare formando, in piccolo, tutte le dinamiche che muovono la nostra società. Se a questo aggiungete anche delle creature che compaiono solo al calar del sole e l’impossibilità di scappare allora il quadro diventa ancora più interessante.
Sono queste le premesse di From, serie tv horror ideata da John Griffin e disponibile su Paramount+. Con i suoi richiami alla letteratura gotica, a Stephen King e a Lost, From è una serie capace di tenere incollati allo schermo.
Indice
- Un albero caduto, dei corvi e un sobborgo decadente
- La paura installata dall’attesa
- Le dinamiche sociali
Un albero caduto, dei corvi e un sobborgo decadente – From, la recensione
In un paesino non meglio identificato dell’America rurale, un gruppo di sconosciuti sono intrappolati in un sobborgo isolati dal resto del mondo. Tutti arrivano lì nello stesso modo: un albero caduto che blocca il passaggio in una strada periferica, con un gruppo di corvi che gracchiano presagendo il peggio. Quando gli sfortunati malcapitati prendono un’altra strada, si ritrovano magicamente in una cittadina desolata e decadente da cui è impossibile uscire.
Come ci sono finiti e chi non li vuole far andar via sono domande che scrostano leggermente soltanto la superficie dell’intricata ed affascinante trama di From.
Ai nuovi arrivati vengono date le poche informazioni che gli abitanti hanno raccolto nel corso degli anni: al calar del sole delle creature assetate di sangue escono dal nulla, pronti per la caccia. Non corrono, non hanno armi, ma i loro metodi sono più persuasivi. Dei mutaforma che prendono sembianze umane e con voci suadenti chiedono di poter entrare. Come dei vampiri, infatti, i visitatori notturni non possono entrare nelle abitazioni se non espressamente invitati.
Chi li ha portati lì, chi sono quelle creature e perché non riescono a sfuggire sono domande a cui i protagonisti vogliono risposte. Dopo anni in cui molti di loro hanno tentato di costruirsi una vita lì, una quotidianità a cui aggrapparsi, l’arrivo di una nuova famiglia decisa a non starsene con le mani in mano cambia le sorti di tutti loro.
La paura installata dall’attesa – From, la recensione
Con una struttura che ricorda Lost e una storia dai tratti kinghiani, From è una serie che vale la pena da recuperare. Gli episodi sono volutamente lenti e danno tutto il tempo necessario per entrare nel mondo dove sono imprigionati i personaggi sia per entrare in sintonia con loro, per conoscerli, ma soprattutto per approfondire il world building che in una serie del genere è fondamentale. Mancava vedere sul piccolo schermo una serie che, dalla struttura e dai toni, ricorda volutamente le serie di fine anni Novanta ed inizio 2000 in cui i cliffhanger sono ben dosati, la storia scorre lenta, ma senza momenti morti, e i personaggi sono così ben caratterizzati.
Quel che è davvero pregevole, però, è l’utilizzo del linguaggio orrorifico. La paura John Griffin la costruisce tramite l’attesa. La struttura del primo episodio riprende il modo in cui si procederà nei successivi episodi. Le cose terribili che accadono di notte vengono prima raccontate e poi mostrate. Il racconto, particolareggiato e sussurrato da voci tremanti, serve ad insinuare la paura che poi arriva quando i mostri entrano in scena. Sebbene sappiamo già cosa accadrà, quando però accade sullo schermo le scene che abbracciano lo splatter sono talmente particolareggiate e non lasciano nulla all’immaginazione da riattivare la paura
Le dinamiche sociali – From, la recensione
Ad essere il motore narrativo della serie, il motivo per cui si macinano le puntate l’una dietro l’altra, non sono solo i misteri da svelare e la curiosità che innesca una trama così intricata, ma è soprattutto la comunità che è al centro della serie. Questa tipologia di trope è così affascinante perché riesce a ricreare alla perfezione diverse dinamiche sociali e a scavare nel cuore dei singoli personaggi.
In From questo è chiaro fin dal primo episodio, con la famiglia Matthews che veste i panni dello spettatore a cui vanno insegnate le regole della storia e il world building che diventa, puntata dopo puntata, sempre più complesso. In questo la scrittura di From eccelle. Ogni personaggio ha una sua funzione, ogni relazione aggiunge qualcosa, ogni episodio arricchisce il quadro generale.
From
Voto - 8
8
Lati positivi
- L'utilizzo del genere di riferimento
- La scrittura dei personaggi e la struttura lenta, che si prende il giusto tempo per creare tensione, paura e curiosità