Frontiera: analisi della serie tv con Jason Momoa
Analisi della serie "Frontiera" nei suoi punti forti e punti deboli
Frontiera sarebbe potuta essere una serie con un buon potenziale, tuttavia qualcosa non è andato per il verso giusto. Siamo qui per offrire l’analisi di Frontiera (senza spoiler) per rendere più consapevole la visione di questa serie. Frontiera è una serie che racconta di Declan Harp, interpretato da Jason Momoa, a capo di una compagnia che commercia le pelli nel Canada. L’obbiettivo della compagnia di Harp è di conquistare il monopolio del mercato e sconfiggere la “Compagnia della Baia di Hudson”, la compagnia del regno britannico. Ecco, dunque,l’analisi della serie Frontiera (disponibile su Netflix) con i vari aspetti positivi e negativi.
Frontiera: analisi – La trama
Vorremmo tanto approfondire la trama, citata poco fa nelle frasi di introduzione, il grosso problema è che non c’è nulla da aggiungere. La trama è tutta lì. Ambientazioni eccellentemente riprodotte, sia il Regno Unito che il “Nuovo Mondo”; la colonna sonora rende bene l’idea, alcuni personaggi sono costruiti bene, ma la trama è un disastro.
Tutto il potenziale della serie è una macchina in corsa che si va a schiantare sul muro del “conquistiamo il monopolio del commercio di pellame nel Canada del 1600”. Spargimenti di sangue infiniti, amori, circoli viziosi di vendetta e intrighi politici, che ha come sfondo l’ottenimento del monopolio commerciale.
Uno sfondo che stona parecchio. Fortunatamente questi intrighi politici e amorosi tengono testa a una qualsiasi soap-opera alla “Beautiful”, ammortizzando un pochino la noia mortale che proviamo a causa della banalità della trama.
Frontiera: il finto protagonista
Pensi che la serie, dunque, sia in crescita, ma è proprio allora che ti rendi conto di quanto siano costruiti male i personaggi (non tutti, ma ne parleremo dopo). Partiamo dal protagonista, o forse no, Jason Momoa. Ce lo presentano come il temutissimo Declan Harp: meglio stargli alla larga, meglio non farlo alterare, capo della temuta “compagnia del lupo nero”.
La verità? Non lo vediamo per metà della serie fra prigionia, ritiro spirituale e quant’altro; la compagnia del lupo nero è più in crisi di tutte le altre compagnie e Harp si riscopre come il gigante buono tutto amore e fiducia.
L’unica cosa su cui possiamo essere d’accordo è il “non farlo alterare”. Quando parte la furia omicida di Declan Harp si trasforma, ma come dicevamo, si rimane un po’ delusi.
Naturalmente c’è sempre spazio per un po’ d’amore, anche nel cuore dei più duri, ma questo Declan Harp esce troppo dal personaggio che ci viene presentato o comunque dal personaggio che ci aspetteremmo di vedere.
Nel Canada del 1600, a capo di una temutissima compagnia di commercianti di pellame ci saremmo aspettati un personaggio un po’ più cinico.
Frontiera: analisi – La mancanza di un vero protagonista
Ci teniamo a sottolineare il fatto che Harp sia spesso “lontano” dalle vicende della sua compagnia (si intende sia fisicamente che spiritualmente), per le cause spiegate poco fa, quindi il vero protagonista sembra essere Michael Smyth, l’irlandese che si nasconde in un veliero della marina inglese che voleva derubare e che si ritrova alla mercè del cattivone Lord Benton.
Anche Sokanon (l’amica nativa di Harp) sembra essere protagonista a volte, e lo stesso discorso vale per i fratelli Brown, a capo di un’altra compagnia del commercio di pellame e per il capitano Chesterfield, il quale cerca di spodestare Lord Benton grazie all’aiuto di Grace Emberly per ottenere il titolo di governatore di Fort James. Insomma, non si capisce bene chi sia il vero protagonista e questo fatto non aiuta. Non si sa bene “per chi fare il tifo”, perciò i personaggi più apprezzati diventano proprio i personaggi secondari.
Frontiera: i personaggi ben riusciti
Se questa serie fosse una grande e buia foresta canadese, al suo interno troveremmo comunque delle piccole fonti di luce; una fra queste è Cobbs Pond.
Cobbs Pond (Greg Bryk) è guardia del corpo e amante di Samuel Grant, un americano che ha fatto fortuna con il commercio delle pelli. Diverse cose lo rendono un gran personaggio: la prima fra tutte è questo suo apparire un omicida a sangue freddo, ma anche un uomo d’affari. L’altro aspetto meraviglioso è che nel “privato” è il tenero amante di Grant. Insomma, potremmo dire che Pond sia la reincarnazione di Dr. Jackie e Mr Hyde, una doppia personalità che viene gestita splendidamente.
Altri due personaggi che vogliamo almeno citare sono la bellissima Elizabeth Carruthers (Katie McGrath), che dopo la morte del marito diventerà la proprietaria della conceria Carruther (nonostante la sua ottima interpretazione il suo personaggio durerà pochi episodi) e il capitano Chesterfield.
Per le prime due stagioni lo vedremo insieme a Grace Emberly alle prese con un piano politico che lo vede come governatore del forte.
Un personaggio spesso violento e criptico, ma sarà uno dei pochi a farci venire voglia di continuare la serie per vedere cosa succede.
Conclusioni
La mancanza di un vero e proprio protagonista pesa un po’ sulla narrazione, tuttavia crediamo che sia solo una conseguenza della trama poco convincente. Attualmente le stagioni sono 3 e nonostante qualche personaggio costruito bene, la colonna sonora accettabile e le ambientazioni ben fatte, il voto è insufficiente. Tuttavia se con la quarta stagione (che non è ancora ufficiale) ci spiegheranno delle cose che ,specialmente negli ultimi episodi della terza stagione, sono molto poco chiare e venisse aggiunto qualche colpo di scena (perchè sono quasi inesistenti) Frontiera potrebbe raggiungere anche la sufficienza piena, se non di più.
Vi auguriamo buona visione!
Frontiera
Voto - 5
5
Lati positivi
- alcuni personaggi sono ben costruiti
- colonna sonora e ambientazioni fatte bene
Lati negativi
- trama poco convincente
- mancanza di un vero protagonista
- totale mancanza di colpi di scena
La seie è ambientata alla fine del 1700 veramente