“Il Gioco di Gerald” di Stephen King – Recensione del film Netflix
Disponibile da alcuni giorni su Netflix “Il Gioco di Gerald“, l’ultima trasposizione da un romanzo di Stephen King. A differenza di molte altre, come illustreremo in questa recensione, il risultato è molto interessante. Diretto da Mike Flanagan e interpretato da Carla Gugino e Bruce Greenwood, “Il Gioco di Gerald” porta su schermo l’omonimo romanzo del 1992. Una coppia in evidente crisi cerca di ricucire il rapporto con una vacanza in uno chalet isolato. Quando la moglie si lascia ammanettare al letto un improvviso malore dell’uomo (il Gerald del titolo) lascia la protagonista prigioniera di un gioco divenuto incubo. Uno spunto di rara semplicità che Stephen King e Mike Flanagan affrontano attraverso due interpretazioni simili ma consapevoli dei rispettivi mezzi espressivi.
Un gioco tra incubo e realtà
Parliamoci chiaro: lo zio King tende a trasformare in storia ogni idea gli passi per la mente. Questo giustifica la sua prolificità ma anche la qualità altalenante in alcune fasi della sua carriera. Siamo sicuri che “Il Gioco di Gerald” sia nato dalla classica domanda: “Cosa accadrebbe se un giochino erotico si trasformasse in una trappola mortale?” Per fortuna lo scrittore del Maine è talmente abile da saper ampliare un simile espediente fino a renderlo un teso e claustrofobico romanzo. Ovvio che nel corso degli anni molti abbiano cercato di adattarlo per il grande schermo ma il tema “pruriginoso” rappresentava un ostacolo. Come rendere inquietante e terribile una trama il cui spunto sembra uguale a quello di notiziole di cronaca visibili su quotidiani gratuiti distribuiti nella metro?!
Il regista Mike Flanagan (anche sceneggiatore e montatore) cerca di mantenersi fedele alle linee guida di Stephen King e confeziona un film teso ed efficace. Schiva con abilità alcuni dettagli potenzialmente anacronistici come il fatto che nel ’92 fosse possibile “isolarsi dal mondo” in quel modo mentre ora gli onnipresenti cellulari lo renderebbero più improbabile. Decide, inoltre, di sfruttare appieno il mezzo cinematografico “visualizzando” le allucinazioni che la protagonista, interpretata da Carla Gugino, vive durante il suo calvario. Mentre nel romanzo la donna si immagina intere conversazioni con una ex-compagna di college qui affronta sgradevoli “visioni” del marito redivivo che la mettono di fronte ai suoi segreti più oscuri.
Una Regia Spietata
Flanagan non salta nessuno dei passaggi chiave della storia, dal cane randagio che si introduce nello chalet per divorare il cadavere di Gerald fino al misterioso “Uomo Nero” che si palesa la notte e di cui scopriremo l’identità solo alla fine. Ottimizza il ritmo narrativo di una storia così claustrofobica grazie all’uso di flashback sull’infanzia della protagonista e, così facendo, ne approfondisce alcuni tratti nascosti.
Notevoli le performance dei due attori, protagonisti assoluti. Carla Gugino sa passare in maniera credibile da vittima disperata ad energica guerriera mentre Bruce Greenwood illustra luci e ombre del suo Gerald con ammirevole equilibrio. La regia di Flanagan gioca con loro e con noi, costringendoci a “subire” gli eventi proprio come li subisce la protagonista inerme. Non ci permette di staccare gli occhi dalle sequenze più crude e ci trascina nel vortice di fantasie vissute dalla donna come se anche noi fossimo lì, bloccati su quel letto infernale in uno chalet lontano da tutto.
Un Gioco che funziona?
La nostra non può essere che una recensione positiva. “Il Gioco di Gerald” è un film che restituisce non solo le atmosfere ma anche alcune tematiche care a Stephen King con rara efficacia. Ottimi interpreti, efficaci espedienti di scrittura e una regia tesa garantiscono il ritmo per l’intera durata della pellicola. Certo, dobbiamo ammettere che il finale sembra scadere in un vero anti-climax, considerato il crescendo della vicenda fino a quel momento. Quella conclusione così convenzionale e priva di vero pathos rappresenta una scelta molto realistica ma poco efficace sul fronte del puro spettacolo. Una semplice considerazione nei riguardi di un film che consigliamo non soltanto ai fan di King ma anche a chi ama i thriller abilmente confezionati.
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"Il Gioco di Gerald" di Stephen King - Recensione del film Netflix
Rating - 7
7
The Good
- Ritmo teso ed efficace
- Ottime interpretazioni
The Bad
- Un finale anti-climatico e molto convenzionale