Gioco pericoloso: recensione del thriller psicologico con Elodie
Elodie torna sugli schermi cinematografici con questo thriller incentrato su un torbido triangolo psicologico
Come altre cantanti, anche Elodie ha intrapreso il suo percorso nel mondo del cinema, dimostrando buone doti anche in campo recitativo. L’esordio era avvenuto in Ti mangio il cuore di Pippo Mezzapesa, un dramma familiare ambientato in un contesto mafioso italiano, in cui la cantante aveva restituito una performance molto convincente. Il suo ritorno sugli schermi cinematografici è rappresentato invece da Gioco pericoloso, di cui vi presentiamo la recensione. Il film, diretto da Lucio Pellegrini, è un thriller psicologico ambientato nel mondo dell’arte contemporanea, in cui un eccentrico artista si insinua nella vita di coppia di uno scrittore e una ballerina.
Nei panni dello stravagante (e inquietante) artista troviamo il talentuoso Eduardo Scarpetta, visto di recente nella serie Netflix Storia della mia famiglia; la coppia invece è interpretata da Adriano Giannini e da Elodie. Completano il cast Elena Lietti, Tea Falco e Iaia Forte. Gioco pericoloso, mescolando neo-noir e film psicologico, è un’interessante esperimento in cui le vicende da thriller erotico si legano a un impianto intellettuale e ambizioso. Tuttavia, alla fine della corsa, sembra di essere finiti in realtà in qualcosa di intellettualoide e privo del giusto coraggio. Gioco pericoloso (qui il trailer) è al cinema dal 13 marzo, distribuito da Vision Distribution.
Indice
- La trama
- Un thriller dalle premesse intriganti
- Un film intellettualoide e poco coraggioso
- Considerazioni finali
La trama – Gioco pericoloso recensione
Carlo Paris (Adriano Giannini) è un famoso critico d’arte, che ha scritto un romanzo molto apprezzato. Bloccato in una fase in cui non riesce più a scrivere, Carlo si sente oppresso dalle aspettative del pubblico e della sua casa editrice. Una sera, durante un vernissage, il critico conosce Peter Drago (Eduardo Scarpetta), un aspirante artista molto eccentrico che cattura subito la sua attenzione. Peter lo invita a bere qualcosa, per parlare della sua arte e del suo talento incompreso. L’artista gli mostra alcuni dei suoi lavori e spera, con una buona parola di Carlo, di riuscire ad avere la giusta attenzione nel mondo dell’arte contemporanea. Lo scrittore decide di aiutare Peter e lo invita anche ad alloggiare nella dependance della sua splendida villa a Sabaudia, dove vive con la sua compagna, la ballerina Giada (Elodie), anche lei in un periodo di crisi artistica.
Ben presto diventa chiaro che l’incontro tra Carlo e Peter non è stato casuale. Il bizzarro artista infatti inizia a tessere una fitta rete di inganni e bugie, insinuandosi nella vita di coppia di Carlo. Peter, inoltre, non è un completo sconosciuto per Giada: i due infatti sono legati da un oscuro segreto, che l’artista minaccia di portare alla luce. Il gioco pericoloso messo in atto da Peter porterà molto presto a conseguenze devastanti nella vita apparentemente felice di Carlo e Giada. Una sfida nel mondo dell’arte ricca di manipolazioni e sfruttamento.

Gioco pericoloso. Groenlandia, Vision Distribution, Sky Italia
Un thriller dalle premesse intriganti
Gioco pericoloso possiede tanti elementi convincenti, in grado di rendere la storia intrigante. L’ambientazione nel mondo dell’arte è sicuramente il primo punto di forza: i tre protagonisti sono infatti tre artisti in crisi, ognuno con le loro frustrazioni, ambizioni e desideri di successo. Come da manuale in una storia di questo genere, questi protagonisti agiscono tramite inganni e bugie, privi di moralità, e non si fanno scrupoli per ottenere un qualsiasi riconoscimento del loro sedicente talento. Carlo cede alle lusinghe di Peter e lo frequenta il più possibile per ottenere la giusta ispirazione per il suo nuovo libro, tralasciando il comportamento invadente dell’artista e l’evidente fastidio di Giada. Da parte sua, la ballerina fa di tutto per tenere nascosto il segreto che la lega a Peter, il quale sfrutta tutto e tutti per vedere finalmente aprirsi le porte del mondo dell’arte contemporanea.
In questo contesto il film imposta un triangolo amoroso e psicologico, sorretto dalla competenza, il carisma e la bellezza del cast principale, in grado di mettere in luce i tormenti, le vulnerabilità e l’apparente forza dei loro personaggi. Questo vicenda, inoltre, è sorretta da un’intrigante ambientazione, una villa di vetro immersa nel verde del Circeo. Una costruzione fredda e asettica, tipica di tanti thriller contemporanei, che si mescola con le suggestioni magiche di quel luogo, in cui viene inserito un mistero mai risolto che sarà la chiave di volta dell’intera storia. La regia, con successo, aderisce ai canoni estetici del cinema neo-noir e si lascia andare anche a inquadrature interessanti, di stampo artistico. Fin qui dunque Gioco pericoloso sembrerebbe un ottimo film, tuttavia i problemi si rivelano ben presto nello sviluppo e nelle intenzioni finali.

Gioco pericoloso. Groenlandia, Vision Distribution, Sky Italia
Un film intellettualoide e poco coraggioso – Gioco pericoloso recensione
Nonostante le buone premesse di partenza, la sceneggiatura di Lucio Pellegrini ed Elisa Fuksas (The App) sembra deliberatamente mandare all’aria quanto di valido la storia poteva offrire. Gioco pericoloso imposta inizialmente un triangolo sulla scia di Challengers e Passages, ma l’elemento erotico è appena accennato e offre poco o nulla allo sviluppo della storia, denunciando anche una mancanza di coraggio nell’approfondire il lato torbido della vicenda. Inoltre nel film viene a mancare un elemento fondamentale del genere thriller, la tensione. Il tono del lungometraggio infatti appare sempre troppo smorzato, si indugia troppo su passaggi poco incisivi della trama e non si approfondisce mai la psicologia contorta dei personaggi; in questo modo non si riesce mai a coinvolgere o a inquietare veramente lo spettatore.
Gli errori della sceneggiatura non si fermano qui: il film colleziona infatti anche diverse situazioni improbabili e personaggi macchiette, che vogliono prendere in giro il mondo dell’arte contemporanea, ma che, all’interno del contesto generale risultano perlopiù fuori luogo. Il vero problema però risiede nel finale: con un particolare twist, Gioco pericoloso alla fine rimescola tutte le carte in tavola e vuole gridare al suo spettatore di aver fatto qualcosa di intelligente e diverso dal solito. In realtà una svolta simile ha già dei precedenti in altri film e rappresenta solamente una chiusura goffa, che rende Gioco pericoloso essenzialmente un’opera molto confusa, intellettualoide, meno intelligente di quanto vorrebbe essere. Le discussioni su arte contemporanea e letteratura che riempiono il film sono proprio la dimostrazione di tutto ciò.

Gioco pericoloso. Groenlandia, Vision Distribution, Sky Italia
Considerazioni finali
Gioco pericoloso, in fin dei conti, è l’ennesima dimostrazione che spesso il cinema italiano non riesce ad approcciarsi in modo corretto al cinema di genere. Il film infatti sembra non conoscere i luoghi comuni del thriller e del noir; lo stesso topos del triangolo amoroso/psicologico viene sfruttato e approfondito nel modo meno coinvolgente e interessante. Si gioca troppo sul sicuro, si scelgono soluzioni rassicuranti, non ci si spinge mai verso l’estremo: per questo la tensione viene a mancare e l’escalation che dovrebbe portare a un confronto finale non coinvolge mai fino in fondo. Il finale poi rende tutto ancora più confuso e si rivela un espediente grossolano per fare di Gioco pericoloso un’opera ambiziosa.
Se non altro la confezione del film è molto raffinata: Pellegrini sa valorizzare le suggestive location e scenografie e dimostra di essere un regista capace, con movimenti di macchina ed inquadrature interessanti. Come anticipato, la scelta del cast si rivela perlopiù vincente, poiché tutti e tre i protagonisti ce la mettono tutta a portare in scena i loro personaggi, offrendo performance convincenti. Eduardo Scarpetta si cala in un ruolo inedito, riuscendo perfettamente a restituire il lato eccentrico, bizzarro e inquietante del suo personaggio. Anche Adriano Giannini risulta perfettamente in parte, mentre Elodie risulta meno incisiva rispetto alla prova recitativa offerta in Ti mangio il cuore. A ogni modo, la sua performance è buona e dimostra che il talento c’è ed è in crescita.
Gioco pericoloso
Voto - 5
5
Lati positivi
- Regia e cast
- Premesse intriganti
Lati negativi
- Il film manca di coraggio e di tensione
- La svolta finale è goffa e grossolana e rende il film meno intelligente di quanto vorrebbe essere