Greenland: recensione del disaster movie con Gerard Butler
Gerard Butler alle prese col panico per un disastro naturale che non lascia scampo
L’attuale pandemia da Sars-Cov2 è poca cosa in confronto alla catastrofe naturale cui gli spettatori assisteranno grazie a Greenland film di cui vi proponiamo la recensione. Con questo disaster movie, che abbiamo visto per voi in anteprima, siamo alle prese con l’ennesima storia in cui si affaccia il pericolo della fine del mondo. Dopo alieni, terremoti, inondazioni, invasioni e guerre nucleari questa volta è venuto il turno di una cometa; il rischio che quest’ultima collida col pianeta Terra sembra infatti inevitabile. In Greenland Gerard Butler veste i panni di John, un cittadino americano come tanti che cerca di mettersi in salvo con la propria famiglia.
A differenza di altri disaster movie, in Greenland non ci sono piani o missioni per salvare il pianeta Terra. La fine sembra ormai segnata: la collisione della cometa genererà infatti un’estinzione di massa che interesserà almeno il 75% delle specie viventi. Tutto quello che le persone possono fare è mettersi in salvo in alcuni bunker sparsi per il pianeta. Qualcuno ha però pensato bene di preservare una fetta di umanità (selezionata) per ricostruire una vita futura, dopo l’inevitabile impatto dell’asteroide con la Terra. Se siete curiosi di sapere la nostra su Greenland con Gerard Butler proseguite con la lettura della nostra recensione.
INDICE:
Trama – Greenland recensione
Dopo essere stato tradito e aver subito le dolorose conseguenze di questo gesto, John (Gerard Butler) sta finalmente cercando di riavvicinarsi a sua moglie Allison (Morena Baccarin) e sua figlio Nathan. Un giorno come tanti l’uomo riceve una chiamata sul proprio telefono: si tratta di un’allarme presidenziale. A quanto sembra, la cometa che sta passando vicino alla Terra si disgregherà in una serie di frammenti che impatteranno su diverse città, causando alla fine un’estinzione di massa. Il mondo ha le ore contate. Il governo USA ha già programmato di mettere in salvo persone selezionate che ricostruiranno una nuova civiltà dopo il cataclisma naturale. Tra questi c’è anche John, scelto in quanto costruttore; dovrà raggiungere l’aeroporto designato entro poche ore per salire su un aereo, che porterà lui e la sua famiglia in un bunker nel Canada.
Inizia una corsa contro il tempo dove il vero nemico si dimostra essere l’egoismo degli individui in preda al panico. Il destino terrestre è infatti ormai segnato, e tutti sembrano a ragione fagocitati dalla paura. In questo film mancano del tutto le figure di eroi coraggiosi alla Bruce Willis in Apocalypse Now, pronte a sacrificarsi e correre immani rischi pur di salvare il pianeta e mettersi al servizio degli altri. Il destino del nostro amato pianeta sembra infatti ormai segnato in Greenland, e nessuno può cambiarne le sorti. Qualche mente lungimirante, con una freddezza mentale fuori dal comune (si, siamo molto ironici) ha già pensato di preservare un buon numero di persone per ricostruire una civiltà futura. John è uno di quelli scelti per portare in salvo se stesso insieme alla sua famiglia in dei bunker predisposti, come abbiamo già sottolineato in precedenza.
Analisi – Greenland recensione
Rispetto agli altri film appartenenti allo stesso genere, Greenland è in realtà un disaster movie abbastanza atipico. L’impatto della cometa è più un pretesto per mostrare un’umanità messa a nudo davanti ad un pericolo imminente. La paura mostra il lato peggiore delle persone che nel momento del bisogno si dimostrano ciniche ed egoiste. Questo discorso non vale ovviamente per John, il nostro protagonista, che veste i panni di un paladino del bene. Non è un eroe e non salverà il pianeta Terra da un destino ormai inevitabile, questo è vero. John è una persona comune che in passato ha fatto degli errori ma che vuole recuperare l’affetto della sua famiglia; per questo motivo, il suo personaggio si allontana dalla schiera di eroi che, secondo la consuetudine, sono protagonisti di questo genere di pellicole.Greenland:Anton, G-BASE, Riverstone Pictures, Thunder Road Pictures
Attanagliato come tutti dalla paura, anche John cercherà come gli altri di mettersi in salvo, mentre tutti rischiano di soccombere sotto una pioggia di meteoriti. Ma nonostante il panico per l’imponderabile situazione di pericolo, John riesce a dimostrarsi un individuo generoso e altruista. A differenza di altri disaster movie, in Greenland il vero eroe è quindi una persona che riesce a mantenere un senso di umanità e fratellanza anche in un momento disperato. Nonostante ci fossero tutte le premesse per godere della visione di film adrenalinico e visivamente spettacolare, ci teniamo a sottolineare come Greenland ci abbia lasciato con un po’ di amaro in bocca. L’uso della computer grafica è troppo evidente e questa scelta inficia la qualità del risultato finale e la godibilità della pellicola; inoltre, c’è da dire che le scene di maggior pathos risultano poco movimentate e non coinvolgenti.
Considerazioni finali – Greenland recensione
La trama viene sviluppata in modo fin troppo lineare, mentre la storia non riesce ad appassionare più di tanto a causa di alcune dinamiche fin troppo prevedibili. Di Greenland possiamo dire senza dubbio che, nell’ambito dei disaster movie, si presenta come un film del tutto atipico. Un film che ciononostante mantiene tutti i difetti e i luoghi comuni del genere, senza riuscire a convincere lo spettatore. Il film affronta il tema della fine dell’umanità sotto una luce differente, analizzando più che altro le reazioni di individui disperati e senza riferimenti. Le scene in computer grafica sembrano quelle di un film vecchio di almeno dieci anni, sicuramente non al passo con i tempi. Il plot è prevedibile e scontato fin dai primi minuti, una sorta di noiosissimo deja-vu.
Avviandoci alla conclusione della nostra recensione di Greenland, sottolineiamo come questo nuovo film con Gerard Butler presenti grossi limiti; nonostante infatti cerchi di essere nuovo e originale, ci ha lasciato con quel senso di già visto. La vicenda è banale, l’azione è ripetitiva, priva di adrenalina e con poca frenesia. In Greenland insomma, di buono, c’è davvero molto poco. Si tratta dell’ennesima pellicola dove la natura si ribella all’uomo, ma è un film che visivamente ed emotivamente non coinvolge affatto lo spettatore. Possiamo ancora sottolineare come, nell’ambito dei disaster movies, si possa godere di pellicole molto più soddisfacenti di Greenland.
Greenland
Voto - 5
5
Lati positivi
- Un disaster movie diverso dagli altri
- Svolgimento troppo lineare
- Un film poco coinvolgente
Lati negativi